martedì 30 dicembre 2014

Federici,Paita,Forcieri & c.: luogocomunismo spezzino e l'Eptalogo per sconfiggerlo

Spezia è una città ricolma di luogocomunismo.......... non c'è discussione pubblica di merito quasi mai, solo battute sceme tipiche di quel cinismo idiota che costituisce la parte peggiore della spezzinità. 


La vicenda di Piazza Verdi in questo senso è l'emblema di questo modo di ragionare.....tutto viene ridotto ai "4 pini marci" come li ha definiti il Sindaco di Spezia degno rappresentante di questo luogocomunismo spezzino condito con l'arroganza impotente di chi comanda pur rappresentando la minoranza degli spezzini.  Piazza Verdi comunque la si pensasse sul progetto Buren Vannetti poteva diventare l'occasione per aprire una discussione seria sulla storia di questa città, sulla scala di priorità dei bisogni delle diverse aree della città, sulla identità futura di Spezia.

Niente di tutto questo e lo stesso è per tutti gli altri progetti: waterfront, porto mercantile ad esempio. 

Imbevuti di cultura luogocomunista, assistiamo a dichiarazione surreali,  come quella sulla centrale Enel da parte del Sindaco: “chiuderemo il gruppo a carbone entro il 2020”. Nessuno che pubblicamente, tra i soloni che “cazzeggiano” anche su fb sui "4 pini marci o spelacchiati" (come mi ha scritto il solito idiota oggi sul mio profilo di fb) che abbia fatto notare che non è competenza del Sindaco  decidere i tempi di chiusura della centrale a carbone, ma è competenza del Sindaco usare tutti i poteri in materia sanitaria ( e ne ha molti, come dimostrò anni fa un altro Sindaco della vituperata prima Repubblica), per limitare ora (non nel futuribile 2020) l'inquinamento della centrale.

Dobbiamo inoltre leggere dichiarazioni di un Sindaco  che afferma sono “orgoglioso”  di aver autorizzato (da Presidente della Provincia) l’arrivo dei rifiuti di Genova all’impianto di Saliceti.  In questa frase c’è tutta l’arroganza e contemporaneamente il falso "battutismo"  del luogocomunismo tipico della classe dirigente locale. Perché il Sindaco di Spezia non si è altrettanto “orgogliosamente” interessato  dei gravi problemi  sanitari dovuti alle emissioni odorigene di questo impianto che da anni inquina la vita dei residenti? Eppure si tratta di un impianto consortile gestito da Acam  cioè l’azienda di cui il Comune di Spezia detiene  la maggioranza della quota societaria.  Invece il luogocomunismo di Federici lo porta come sempre a sbeffeggiare i problemi dei cittadini che non rappresentano interessi “forti” sul territorio: “cosa volete che siano 4 camion al giorno di rifiuti” dichiara pomposamente il sig. Federici!  Frase che fa il paio con quella dei “4 pini marci” ovviamente.  Battute luogo comuniste e niente più.

Per non parlare del luogocomunismo che pervade  “l’astro nascente” della politica spezzina: Raffaella Paita.  La candidata alle primarie del PD per la Presidenza della Regione Liguria,  dopo aver detto che l’altro candidato non aveva un programma, ne ha pubblicato uno infarcito di slogan il cui oscuro significato probabilmente non è chiaro neppure a lei (vedi QUI).  Una campionessa del luogocomunismo che di fronte all’ultimo evento alluvionale ligure,  a chi gli chiedeva conto dei ritardi e delle inefficienze della Regione nella gestione del sistema di allarme meteo ha avuto il coraggio di dichiarare: “io non sono mica l’Arpal”! Tipica frase luogocomunista che mira a rimuovere le proprie responsabilità da assessore alla Protezione civile scaricandole su chi è mero esecutore delle direttive Regionali in materia  (Arpal appunto).  Il tutto poi infarcito di altre dichiarazioni luogocomuniste su promesse di realizzare scelte che dovevano essere realizzate da anni se non da decenni come ho spiegato  QUI.


E che dire del luogocomunismo della burocrazia pubblica spezzina. Un esempio è la Direttrice dell’Arpal di Spezia che giorni fa in relazione alla bonifica dell’area ex IP ha dichiarato che quando pensa a questo tema  "mi commuovo per il lavoro fatto". 
Ora, a prescindere dalla questione se quello che è stato fatto sia stato svolto bene o meno (vedi QUI), quando mai la Direttrice e il Direttore che l’ha preceduta hanno dichiarato di essersi “commossi” per i cittadini spezzini (migliaia) che per anni (ed in parte tutt’ora) hanno respirato emissioni nauseabonde da quell’area?
Emissioni prodotte non dal destino cinico e baro ma da una pessima gestione della bonifica avvallata, PER ANNI,  da tutti gli enti preposti: Comune e Arpal in primo luogo, per non parlare dell’ASL, il tutto nella ignavia assoluta della Procura del Tribunale di Spezia con annessi ufficiali di PG attivi, ed "eroici", solo su certe inchieste, magari nella riviera.


E del luogocomunismo dell’Igiene Ambientale dell’ASL vogliamo parlarne? Questi signori sempre molto fiscali quando si tratta di “cazziare” le cappe dei ristoranti, di fronte ad anni di emissioni odorigene nauseabonde dal già citato impianto di trattamento rifiuti di Saliceti, hanno redatto una mezza paginetta in cui invece che verificare tecnicamente e scientificamente l’impatto sanitario di dette emissioni si limitano a “prendere atto delle dichiarazioni del gestore”, sbagliando addirittura perfino il Comune di riferimento territoriale di questo impianto sic!   Non sono dei funzionari pubblici preposti alla prevenzione sanitaria, sono dei “nuncius”, senza alcun ritegno, nella miglior tradizione luogocomunista di questa città.  


E vogliamo parlare del luogocomunismo del sig Forcieri Presidente della Autorità Portuale  (campione della disinformazione ambientale che pubblica solo quello che gli conviene, vedi  QUIche, non più tardi di qualche mese fa, di fronte alla possibile riapertura della Inchiesta Giudiziaria sulle Navi dei Veleni, ha dichiarato che è l’ora di finirla di parlare di Pitelli e dell’inquinamento del golfo perché tutto questo getta “una immagine negativa” sulla città.  Come se dietro l’immagine non ci fosse un golfo ancora completamente (tranne parti secondarie) da bonificare.


Ma il luogocomunismo non è solo di questa classe dirigente,  è un male che pervade la nostra città, tutta,  da anni e, per essere sconfitto, richiederebbe nuovi paradigmi culturali.
Questa città ha bisogno di conflitto regolato democraticamente. 
Questa città ha bisogno di dibattito pubblico sui contenuti e non sulle battute o sugli schieramenti precostituiti. 
Questa città ha bisogno di istituzioni trasparenti e terze rispetto ai conflitti che si muovono sul territorio. 
Questa città ha bisogno di respirare un altra aria e non solo biologicamente parlando! 
Per questo Enel, Acam, Piazza Verdi, Porto, Waterfront, discariche, bonifiche e le altre cento/mille vertenze sparse sul territorio si tengono insieme! 


Questa città aggiungo infine ha bisogno di un'altra opposizione a cominciare da quella ambientalista o presunta tale, una opposizione che sappia esprimere una nuova cultura di governo.
Per farlo, questa nuova opposizione, dovrebbe mettere in pratica i principi di questo eptalogo che riproduco di seguito:
1. Lavorate sui problemi concreti con determinazione con competenza e soprattutto con continuità
2. Lavorate a fianco dei cittadini ma avendo una idea generale quindi strategica dei problemi evitando di inseguire ogni singola stronzata corporativa e quindi ogni singola polemica
3. Affermate sempre la verità anche quando questa è in contrasto con i vostri obiettivi e i soggetti organizzati che rappresentate
4. Evitate sempre di dare l'impressione che gli interessi del soggetto organizzato che rappresentate siano più importanti di quelli del territorio in cui operate.
5. Se sollevate un problema dovete anche trovare la soluzione altrimenti non servite i cittadini ma gli date solo delle scariche di cocaina e alla lunga li perderete perchè ci sono sempre spacciatori più bravi di voi
6. La soluzione non può prescindere dalla analisi della collocazione gerarchica del suddetto problema nella comunità interessata in altri termini devi conoscere la comunità in cui operi e devi continuamente riflettere su di essa e sui suoi comportamenti
7. Ogni proposta e/o soluzione deve contenere scenari di attuazione il cui parametro di realizzabilità è strettamente legato al rispetto dei precedenti principi.






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