lunedì 6 settembre 2021

Centrale a gas a Spezia: L'Istituto Superiore di Sanità da il via libera ma con molte contraddizioni. Usiamole!

Come è noto il procedimento di VIA del progetto di centrale a gas a Spezia è in dirittura di arrivo visto che il Decreto di conclusione è alla firma del Ministro della Transizione Ecologica (QUI).

Nel frattempo (con atto datato  31 agosto – QUI)  l’Istituto Superiore di Sanità (di seguito ISS) si è pronunciato sulle integrazioni presentate da Enel SpA nel giugno scorso in materia di Valutazione di Impatto Sanitario del progetto in questione.

Il Parere come vedremo conclude affermando che il progetto, sotto il profilo dell’impatto sanitario, è realizzabile. Però allo stesso tempo il Parere contiene elementi contraddittori con questa conclusione sotto tre profili:

1. il rischio sanitario legato alle emissioni di ammoniaca non adeguatamente valutate nel procedimento in corso

2. le criticità della qualità dell’aria nella zona interessata dal progetto di centrale a gas relativamente agli ossidi di azoto e particolato fine

3. la mancanza, nella documentazione presentata da Enel, di una adeguata valutazione dello stato della salute pubblica nell’area interessata dal progetto di centrale a gas anche alla luce dei dati emersi dallo Studio Sentieri in relazione alla presenza del sito di bonifica di Pitelli

 

 

RELATIVAMENTE AL RISCHIO EMISSIONI AMMONIACA (NH3)

Il Parere ISS afferma che: “… per l’ammoniaca … si individua un aspetto che va tenuto sotto controllo durante le fasi di monitoraggio tenuto conto anche dell’assenza di valori ambientali per l’area di interesse sui quali si andranno a sommare quelli… quando l’impianto entrerà in esercizio… Quindi sarebbe utile realizzare una campagna di misura di NH3 della zone a monte della realizzazione del nuovo impianto (fase di cantiere) poiché i dati di baclground per tale inquinante non sono attualmente disponibili ”.  Aggiunge poi il Parere dell’ISS: “la sostituzione dell’impianto a carbone con unità alimentate a gas porta ad una complessiva diminuzione delle esposizione… Questa diminuzione non è però riferita alle emissioni d ammoniaca e alle relative concentrazioni ambientali. A tale riguardo le stime di ricaduta non indicano valori ambientali critici ma, come già evidenziato, la rete di monitoraggio dovrà essere aggiornata e dedicata a che a questo inquinante”.

La questione ammoniaca appare molto sottovalutata anche dallo stesso Parere dell’ISS questo alla luce di quanto emerge su questo inquinante dai documenti ufficiali della UE. Infatti la Risoluzione del Parlamento europeo approvata il 25 marzo 2021 sull'attuazione delle direttive sulla qualità dell'aria ambiente: direttiva 2004/107/CE [NOTA 1] e direttiva 2008/50/CE [NOTA 2], rileva con preoccupazione che, mentre le emissioni della maggior parte degli inquinanti atmosferici continuano a diminuire in tutta l'Unione europea, le emissioni di ammoniaca (NH3) costituiscono una difficoltà per gli Stati membri dell'UE in quanto ostacolano l'osservanza dei limiti dell'UE rispetto agli inquinanti atmosferici. La Risoluzione aggiunge che, nelle aree urbane, le emissioni di ammoniaca rappresentano circa il 50% dell'impatto dell'inquinamento atmosferico sulla salute, in quanto l'ammoniaca è un precursore fondamentale del particolato; invita la Commissione e agli Stati membri a valutare altresì le opzioni per mitigare queste emissioni nell'ambito della direttiva sulle emissioni industriali.

Non solo ma la relazione "Air quality in Europe - 2020 report" (QUI) dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) del novembre 2020 mostra che, nonostante negli ultimi decenni nell'UE le emissioni della maggior parte degli inquinanti atmosferici siano diminuite, l'inquinamento atmosferico continua a rappresentare un problema significativo.

Per quanto riguarda l'ammoniaca, per l'UE nel suo complesso le misure dei programmi nazionali di controllo dell'inquinamento atmosferico basterebbero appena per ottenere la riduzione delle emissioni corrispondente agli impegni di cui alla direttiva NEC (QUI)

Quindi dal Parere ISS risulta come Enel non abbia pienamente adempiuto alla richiesta di integrazione del Ministero della Transizione Ecologica sulla base della nota della Commissione VIA del 10 marzo 2021 (QUI) nella quale al punto 1 si chiedeva, in relazione alla alternative al progetto presentato, di valutare: “… quelle alternative che prevedano una produzione anche parziale basata sulle fonti rinnovabili o una più contenuta taglia dell’impianto GT al fine di: a) contenere le emissioni di NH3 in fase 2 per traguardare almeno l’invarianza dei contributi massici di tutte le emissioni rispetto alla configurazione autorizzata. Si evidenzia inoltre che il contributo ulteriore di questo inquinante determina un incremento di particolato fine secondario che, seppur modesto, risulta incompatibile con le criticità ambientali dell’area di interesse e comunque non compensato dalla riduzione complessiva di PTS che incide principalmente sulla componente primaria;…”.

Non solo ma nel Parere ISS del 21/7/2020 (QUI), precedente a quella ora esaminato, affermava: “Si rileva la completa assenza di valutazioni rispetto all’impatto delle emissionid NH3, inquinante le cui emissioni aumentano nel nuovo progetto, che dovranno essere necessariamente prodotte e integrate nel documento”.

 

 

CRITICITÀ DELL’ARIA NELLA ZONA INTERESSATA DAL PROGETTO DI CENTRALE A GAS

Il Parere dell’ISS evidenzia: “… che l’area oggetto di studio presenta alcune criticità in relazione ai livelli di concentrazione di NO2 .. e per il PM10 e il PM2,5 per i quali in alcune stazioni le concentrazioni annuali, registrate in questi ultimi anni, sono superiore a quelle raccomandate dall’OMS a tutela della salute


  

MANCATA VALUTAZIONE DELLO STATO DI SALUTE PUBBLICA ATTUALE NELLA ZONA INTERESSATA DAL PROGETTO DI CENTRALE A GAS

Il Parere ISS afferma: “Per quanto riguarda i profili di salute ante operam, si evidenzia che il proponente non ha prodotto tali profili come richiesto nei precedenti pareri emessi dall’Istituto “.

In relazione ai profili di rischio sanitario emersi dallo Studio Sentieri anche in relazione all’area interessata dal sito di bonifica di Pitelli il Parere ISS precisa: “l’area di interessa a prescindere da quali ne siano le cause, risulta pertanto avere dei profili di salute specifici che presentano rischi in eccesso. La diminuzione delle esposizioni associate all’opera in esame dovrebbe contribuire ad un miglioramento del quadro di insieme ma non si può escludere che la presenza nel territorio della centrale termoelettrica abbia contribuito al determinarsi di tali profili di rischio”.

Il Parere ISS così conclude: “ … è necessario che il proponente provveda quanto prima a produrre i profili di salute generali e specifici delle popolazioni comunali interessate dalle emissioni dell’impianto e il cui disegno di studio possa includere valutazioni ante-post operam tramite modello di studio “differences in differences [NOTA 3]. Si raccomanda che l’esecuzione di tale studio sia effettuata da un Ente terzo”.

Risulta quindi da questo passaggio che la documentazione presentata da Enel non sia stata esaustiva anche in relazione alle richieste di integrazioni avanzata dal Ministero della Transizione Ecologica a suo tempo sulla base della nota del 10 marzo del 2021 (QUI) della Commissione VIA. In particolare la richiesta di quella nota al punto 12 prevedeva: “Relativamente all’indagine ecotossicologica, per evidenziare gli eventuali impatti sulla salute non attesi derivanti da esposizione multipla a inquinanti chimici anche a bassi livelli, si Pag.4/4 richiede di presentare un piano per l’effettuazione dei saggi ante-operam, da ripetere, con frequenza almeno annuale, in fase di monitoring: a) per l’ecosistema acquatico; b) per l’ecosistema terrestre; c) per l’ecosistema marino costiero (ove è presente attività di mitilocoltura). “.

 

 

NECESSITÀ ANCHE IN CASO DI APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI CENTRALE A GAS DI UN MONITORAGGIO EPIDEMIOLOGICO MA ANCHE DELLO STATO DI SALUTE PUBBLICA DELL’AREA INTERESSATA

Il Parere dell’ISS afferma: “ … è necessario che il proponente provveda quanto prima a produrre i profili di salute generali e specifici delle popolazioni comunali interessate dall’opera per il quinquennio precedente alla stessa secondo tutte le specifiche indicate nel precedente parere dell’ISS” .

Il parere precedente (QUI) dell’ISS del 21/7/2020 affermava: “In termini di Valutazione di Impatto Sanitario… è necessario capire quale sarà la realistica esposizione della popolazione interessata per effettuare una corretta valutazione delle variazioni dell’impatto ante e post, nonché identificare gli eventuali interventi preventivi di riduzione dell’impatto e le attività per la successiva fase di monitoraggio e sorveglianza sanitari”

Conclude il nuovo Parere dell’ISS: “Inoltre, visti i profili di rischio finora evidenziati dallo studio SENTIERI nell’area in esame, si ritiene necessario provvedere al monitoraggio epidemiologico da eseguire tramite uno studio di coorte residenziale retrospettivo e prospettivo relativo alla popolazione interessata dalle emissioni dell’impianto”.

 

 

CONCLUSIONI

Il Parere di ISS conclude sulla realizzabilità del progetto di centrale a gas anche in termini di rischio della salute pubblica. Ma questa conclusione appare contraddittoria con le significative lacune evidenziate dal Parere stesso nella documentazione presentata da Enel proprio in relazione al rischio salute pubblica nell’area interessata dal progetto.

In altri termini rinviare a dopo la realizzazione del progetto di centrale a gas (sia alla fase di cantiere che di ordinario esercizio) monitoraggi e verifiche di inquinati pericolosi come l’ammoniaca come pure di valutazione sullo stato di salute pubblica esistente nell’area interessata si presenta in contraddizioni con i principi tipici della VIA: precauzione e preventivo in quanto la VIA “è una attività preventiva non successiva (Consiglio di Stato sez. IV 24/2/2008 n° 782)

Infatti questa mancata completa valutazione si inserisce, come afferma lo stesso parere dell’ISS, in un quadro con criticità emissive (non solo ammoniaca ma anche NO2 e particolato fine) di patologie ambiente correlate (studio Sentieri citato nel Parere).

Si ricorda che l’allegato VII alla Parte II del DLgs 152/2006 afferma che lo Studio di Impatto Ambientale deve contenere:

4. Una descrizione dei fattori specificati all'articolo 5, comma 1, lettera c), del presente decreto potenzialmente soggetti a impatti ambientali dal progetto proposto, con particolare riferimento alla popolazione, salute umana,…”;

5. Una descrizione dei probabili impatti ambientali rilevanti del progetto proposto, dovuti, tra l'altro: d) ai rischi per la salute umana…”;

6. La descrizione da parte del proponente dei metodi di previsione utilizzati per individuare e valutare gli impatti ambientali significativi del progetto,…”;

7. Una descrizione delle misure previste per evitare, prevenire, ridurre o, se possibile, compensare gli impatti ambientali significativi e negativi identificati del progetto … Tale descrizione deve spiegare in che misura gli impatti ambientali significativi e negativi sono evitati, prevenuti, ridotti o compensati e deve riguardare sia le fasi di costruzione che di funzionamento”.

Appare chiaro che anche alla luce delle lacune documentali e istruttorie rilevate dal Parere dell’ISS, e descritte in precedenza, tali contenuti non siano stati completamenti rispettati.

Non ma in relazione alle richieste di integrazioni avanzate a suo tempo dal Ministero della Transizione Ecologica e non compiutamente evase, secondo il Parere dell’ISS, rileva quanto previsto dal comma 4 articolo 24 del DLgs 152/2006: “Nel caso in cui il proponente non ottemperi alla richiesta entro il termine perentorio stabilito,  l'istanza si intende respinta ed é fatto obbligo all'autorità competente di procedere all'archiviazione.”.

Non solo ma in realtà Enel non aveva adempiuto anche ad altre richieste di integrazioni del Ministero della Transizione Ecologica come ho dimostrato QUI.

Insomma e per concludere le norme sopra riportate dimostrano che anche se non si interpretasse la mancata completezza delle integrazioni richieste come causa di archiviazione, non ci sono ancora le condizioni per firmare il Decreto Ministeriale favorevolmente a questo progetto di centrale a gas!

Resta comunque il dato normativo per cui anche ci fosse un provvedimento di VIA favorevole alla centrale a gas la Regione potrebbe negare l’Intesa sotto il profilo energetico nei termini che ho spiegato QUI.

 

 



[NOTA 1] https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:02004L0107-20150918&qid=1617366603031&from=IT

[NOTA 2] https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:02008L0050-20150918&qid=1617366669243&from=IT

[NOTA 3] Il modello differences in differences è una metodologia utilizzata per stimare l’effetto di un “trattamento” (ad esempio l’introduzione di un provvedimento di policy) su un gruppo di soggetti (“trattati”), relativamente a un secondo gruppo di soggetti non esposti al trattamento (gruppo di “controllo”). I due gruppi vengono osservati in due periodi, uno precedente e uno successivo al trattamento. I dati possono essere ripetizioni di cross section o dati panel.

 

 

1 commento:

  1. Mi domando cosa aspettiamo a mettere mano alle pentole e scendere in piazza.

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