Gli
inquinanti organici persistenti (POP). I POP sono composti chimici tossici
persistenti che si propagano, anche a lunga
distanza, nell'aria acqua e suolo. Sono caratterizzati da elevata persistenza, tossicità e capacità di bioaccumulo. I dodici POP, denominati “la
sporca dozzina”, identificati come prioritari dal Programma Ambientale delle
Nazioni Unite (UNEP) sono: ...
aldrin, clordano, dicloro difenil tricloroetano
(DDT), dieldrin, endrin, eptacloro, mirex, toxafene, esaclorofene e tre gruppi
di composti, policlorobifenili (PCB), policlorodibenzodiossine (PCDD o più
comunemente detta diossina), policlorodibenzofurani (PCDF).
Avviato
uno studio (QUI) per
rivedere i valori limite per le emissioni di POP dai rifiuti disciplinati dal
Regolamento UE 2019/1021 (QUI).
Il Regolamento
UE 2019/1021 abroga il Regolamento 850/2004 al fine di aggiornare la disciplina
di tutelare la salute umana e l'ambiente dai POP vietando, eliminando
gradualmente il prima possibile o limitando la fabbricazione, l'immissione in
commercio e l'uso di sostanze soggette alla convenzione di Stoccolma (QUI) sugli inquinanti organici persistenti («convenzione») o al protocollo sugli
inquinanti organici persistenti della convenzione del 1979
sull'inquinamento atmosferico
transfrontaliero a grande distanza («protocollo»), riducendo al minimo, in
vista dell'eliminazione, ove possibile e in tempi brevi, il rilascio di tali
sostanze ed istituendo disposizioni concernenti i rifiuti costituiti da tali
sostanze o che le contengono o che ne sono contaminati.
L'obiettivo principale di questo
studio è
sostenere la DG Ambiente nella preparazione di una valutazione d'impatto che accompagni una
proposta legislativa per modificare gli allegati IV e V del regolamento sugli
inquinanti organici persistenti (POP).
Lo
studio comprende cinque attività interconnesse:
Compito 1: aggiornamento delle
informazioni sui flussi di massa associati alle sostanze POP oggetto dello
studio e loro presenza nei rifiuti;
Compito 2: valutare l'uso dei valori dei
fattori di equivalenza tossici (TEF) (2005) dell'Organizzazione mondiale della
sanità (OMS) per i bisfenili (PCB) diossina-simili (dl) e della loro robustezza
rispetto a quelli derivati, per il dibenzo-policlorurato -dioxine (PCDD) e
dibenzofurani policlorurati (PCDF) elencati nell'allegato IV;
Compito 3: indagine sui metodi di
campionamento e analitici per difenil eteri polibromurati (PBDE),
esabromociclododecano (HBCDD) e paraffine clorurate a catena corta (SCCP) nei
rifiuti POP;
Compito 4: valutazione dell'impatto delle
opzioni di limite di contenuto POP basso (LPCL) per ciascuna sostanza;
Compito 5: raccomandazioni e analisi delle
incertezze.
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