La decisione di un
cittadino residente nella zona est del fronte a mare spezzino di denunciare la
nave MSC per le emissioni rumorose di una intera notte passata in porto e del
112 per non avere neppure accettato la telefonata di segnalazione del disagio ,
ha riaperto la discussione sul rapporto porto/qualità della vita del quartieri
di Canaletto e Fossamastra.
Come è noto la Autorità di
Sistema Portuale ha avviato la realizzazione della fascia di rispetto ma in
formato ridotta e frazionato.
Questa impostazione oltre
ad essere sbagliata in se è anche in palese contrasto perfino con le prescrizioni
del giudizio di VIA del Ministero dell’Ambiente sul Piano Regolatore del Porto
di Spezia
Credo che almeno per
quanto riguarda la tutela della nostra fascia costiera e del nostro golfo,
insieme con il Progetto Preliminare ICRAM sulla bonifica della parte a mare del
sito di Pitelli, tali prescrizioni di VIA sul PRP sono gli atti più rimossi e
violati nel territorio del Comune di Spezia.
Allora le ricordo queste
prescrizioni e invito tutti a confrontarle con quello che si sta facendo o
meglio non si sta facendo nella fascia portuale confinanti con i quartieri
residenziali.
Prescrizione n.15
“15. al fine di mitigare gli impatti prodotti dalle attività portuali
sulle componenti ambientali delle aree limitrofe , dovrà essere valutata
la possibilità di estendere la prevista fascia di rispetto ad altre aree
significative la cui progettazione dovrà realizzarsi con la partecipazione
dell’A.P. e dei Comuni che si affacciano sul Golfo della Spezia e con
l’auspicabile presenza anche di altri soggetti pubblici e non;detto progetto
dovrebbe abbracciare l’intero fronte d’acqua e qualificarsi delle specificità
ambientali e dell’urbanizzazione che incontra...".
Prescrizione n. 16
“16-dovrànno essere realizzate tutte le opere di mitigazione
previste nello SIA;in particolare,la realizzazione delle opere
infrastrutturali finalizzate alla riduzione preliminare
delle cause di impatto sulle componenti ambientali previste dall’attuazione del
nuovo PRP dovrà precedere il completamento delle opere vere e
proprie destinate a potenziare le attività produttive portuali quali moli
e banchine”.
Il tutto proprio per
evitare che l’impatto dell’ampliamento del porto non venga valutato nella sua
complessità come afferma la:
Prescrizione n. 10
“10- il potenziamento delle attività portuali previste dal PRP ,in
grado di determinare incremento degli inquinanti tale da determinare
valori critici degli stessi, potrà essere realizzato subordinatamente
alla concomitante riduzione di detti valori in altri ambiti operativi;al
riguardo , il Proponente,in accordo con gli Enti preposti ,dovrà dare
attuazione per quanto di competenza a tutte le azioni previste nella proposta
di Piano di risanamento a tutela della qualità dell’aria adottato dalla Regione
Liguria anche sulla base di ulteriori azioni aggiuntive previste per
detto piano da parte del Consiglio Regionale”.
Per non parlare della prescrizione n°13 del giudizio di VIA
del Ministero dell'Ambente: ""13.
le attività con maggiore indice di rumorosità,dovranno essere confinate in
apposite strutture protette e isolate acusticamente."
Non solo ma vogliamo
parlare dei monitoraggi delle emissioni
aeriformi dal porto. Anche qui basterebbe che si leggesse a pag. 54 nel Decreto VIA 11 aprile 2006,
sul Piano Regolatore del Porto di Spezia, quanto segue: “Per l’acquisizione di dati rappresentativi dell’inquinamento prodotto
sulla qualità dell’aria dal traffico diretto ed indotto dall’attività
propriamente portuale sulla fascia di probabile propagazione degli
impatti dovrà essere posto in atto un programma di monitoraggio esteso a
tutta la fascia urbana di possibile coinvolgimento in accordo con
l’ARPAL;detto monitoraggio -da effettuarsi in continuo con postazioni fisse
integrate da postazioni mobili gestite dal Proponente a titolo compensativo,
individuate con particolare attenzione ai siti dove si prevede
incremento delle emissioni-dovrà verificare l’attuale situazione ambientale
della componente atmosfera nonché l’evolversi delle possibili variazioni
determinate dall’attuazione del PRP per l’adozione delle eventuali misure di
mitigazione;”. Dove sono tutti questi monitoraggi? E questa che ho
appena riportato è una prescrizione mai fatta rispettare da 12 anni!
Aggiungo che oltre violare
queste prescrizioni appena elencate la dichiarazione della Presidente della
Autorità di Sistema Portuale appare in contrasto anche con quanto previsto
della Delibera di Giunta Regionale
648 del 2004 (parere regionale nella procedura di VIA sul PRP) secondo
la quale: "dovranno essere definiti
interventi relativi a idonee riduzioni delle emissioni in atmosfera
in particolare per gli ambiti 6,7,9, valutando che nelle aree del
Canaletto e Fossamastra , oggetto di riempimenti sia previsto un
maggior allontanamento delle attività rispetto alla zona urbana
;"
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