lunedì 15 maggio 2017

PARLIAMO DI DIRIGENTI DEL COMUNE DI SPEZIA E DI POTERE TRASVERSALE…

Uno delle ipocrisie più insopportabili del sistema di potere spezzino è che tutti sanno ma quasi nessuno fa i nomi giusti quando si tratta di criticare le scelte della Amministrazione Comunale compresi i candidati "pseudo sinistri-alternativi" presenti in questa campagna elettorale.

Ma la vicenda della Scalinata Cernaia, di Piazza Verdi, di Piazza del Mercato, del finto fronte urbanistico per i quartieri del Porto, dell’Acam, degli appalti pubblici che finiscono sempre con variante in danno della casse comunali, della bonifica dell'area ex IP con relativo centro commerciale etc. etc. hanno dietro due cose:

1. la pochezza del ceto politico dirigente spezzino (assessori che non sanno, non vedono, non si ricordano ma soprattutto non capiscono un cazzo di quello di cui si occupano)
2. il potere di un gruppo trasversale che governa il Comune da anni fuori da ogni circuito democratico: Ingegnere Canneti, Architetto Erario, dott. Fusoni (in pensione forse ma spero non abbia già, o in arrivo, qualche consulenza), dott.ssa Ratti e la “corte” che si sono creati intorno dentro e fuori del Palazzo.

Non solo e non tanto, questi signori, decidono le vere scelte amministrative sulla città ma fanno da garanti stabili per il permanere del sistema di potere locale trasversale. Potere che nonostante la crisi che attraversa sta organizzandosi per dare l'ennesimo assalto al Comune nascondendosi dietro una apparente (solo apparente credetemi) articolazione di posizione e schieramenti.


Se non avessi fatto, anche solo 9 mesi ma emblematici, l'assessore nel periodo 1999-2000 non avrei capito fino in fondo come funziona questo sistema di garanti.

Non posso dimenticare la faccia smarrita e preoccupata del Sindaco dell'epoca quando gli proposi di rimuovere l'Ingegnere Canneti dal dirigere il settore ambiente di cui ero responsabile politicamente, per non parlare del resto della giunta (di cui faceva parte uno che ora se la tira da sinistro innovativo e pure civico, indovinate chi? :-) ) che reagì come le famose tre scimmiette!


Rinnovare profondamente la macchina comunale a partire dai dirigenti apicali sarà la vera scommessa per chi vorrà cambiare il governo di Spezia insieme con la rottura dei legami profondi trasversali che dal Comune si diramano nel mondo delle professioni e soprattutto degli ordini, dei burocrati di altri enti pubblici, delle organizzazioni sociali di categoria.


Io una ricetta ce l'ho da tempo (l'ho pure scritta in un post di anni fa vedi QUI)  ma come dire forse è troppo per questa città.
Forse (lasciatemelo scrivere in queste note politicamente scorrette) anche per questo io non sono candidato a sindaco e soprattutto da quando fui costretto alle dimissioni dalla giunta Pagano (si costretto per non avvallare quel sistema di potere ancora vivo e vegeto purtroppo) non ho più svolto incarichi politici e professionali di alcuna genere nonostante la insopportabile e mielosa campagna "di stima" che mi insegue.

Non sto rivendicando nulla ho già scritto che con la politica attiva io ho chiuso a Spezia e continuo solo a mettere a disposizione le mie competenze per chi vorrà utilizzarle (Movimento 5stelle in primo luogo) al fine di tutelare i diritti dei cittadini. Il mio è quindi un ragionamento che partendo da una esperienza personale vuole invece porre una questione ben più generale. 

Perché qui a Spezia puoi anche criticare, contestare, urlare, fare il “duretto” nelle assemblee popolari, mettere in piedi le listine che non conteranno mai un belino elettoralmente,  ma se tocchi certi ambienti, se cerchi di costruire progetti realistici di governo  e soprattutto se dai l'impressione di essere in grado (messo alla prova del potere) di avere il coraggio di fare certe scelte beh diventi peggio di un intoccabile delle caste indiane.

Non è così dite voi? La situazione non è come quella che descrivo? Può darsi, anzi me lo auguro per la città, e io darò cmq umilmente una mano a chi dichiara di voler provare a cambiare le cose (5stelle in testa) ma certo che il dubbio che sia in atto una gigantesca operazione trasformistica, vedendo certe candidature di riciclati in tutti gli schieramenti, ti viene cazzo se ti viene!



P.S. per gli smemorati:  
La rotazione dei dirigenti apicali la prevede la legge che spiega anche come farla (comma 10 articolo 1 legge anticorruzione, delibere ANAC, delibere Corte dei Conti), applicando in primo luogo questi due principi:
1. la rotazione è obbligatoria solo per gli operatori assegnati agli uffici che, a seguito dei processi di valutazione e ponderazione dei rischi, risultino essere maggiormente esposti ai rischi corruttivi;
2. la rotazione dev’essere effettiva. E’ importante porre attenzione all’aggettivo “effettiva”, in quanto l’effettiva rotazione costituisce una delle misure di prevenzione in presenza delle quali, in caso di commissione all’interno dell’ente di un reato di tipo corruttivo, consegue la responsabilità del responsabile anticorruzione.

Nessun commento:

Posta un commento