venerdì 12 maggio 2017

Impianto rifiuti Cerri di Follo: si amministra con gli atti non con le promesse!

Dopo il mio post di ieri (vedi QUI),  sull'impianto rifiuti di Ferdeghini la notizia di oggi è che l'ordinanza della Provincia di cui hanno scritto i mass media locali nei giorni scorsi  non esiste; però, dichiarano dalla Provincia di Spezia,  l'impianto è sotto controllo per impedire nuovi accumuli di rifiuti. Accumuli che in realtà dovevano essere impediti peraltro da oltre due anni.

Come ormai è assodato l'impianto attualmente è autorizzato per quantità di rifiuti non adatti alla attuale struttura dello stesso come hanno ammesso onestamente gli stessi rappresentanti della ditta ma anche dalla Provincia visto che sta avviando la procedura per applicare all’impianto una disciplina più rigorosa (AIA autorizzazione integrata ambientale, per una analisi di questa disciplina vedi QUI). 
Una disciplina che costringerà a valutare anche l’impatto sanitario dell’impianto cosa fino ad ora mai fatto nonostante la normativa sulle industrie insalubri sia addirittura di epoca fascista per non parlare di quella successiva (vedi QUI)! 


Comunque alla luce di quanto sopra scritto sorge inevitabile una domanda agli amministratori pubblici in primo luogo la Provincia. Una domanda non polemica ma solo finalizzata a capire la miglior tutela della sicurezza e della salute dei residenti nella zone limitrofe all’impianto.
La domanda è la seguente: senza una ordinanza o una revisione della attuale autorizzazione le Autorità competenti come possono impedire che nell'impianto arrivino quantità e qualità di rifiuti non adeguati alla sua attuale conformazione?

I cittadini non possono aspettare i tempi lunghi della nuova autorizzazione (AIA) per essere certi che l'accumulo di rifiuti nel piazzale non si riproduca.

Quanto ai controlli "rigorosi" delle autorità pubbliche, in base a dichiarazioni riportate dal Secolo XIX di oggi,  mi si consenta, dopo oltre due anni di violazioni sistematiche delle prescrizioni autorizzatorie impunite salvo la blanda diffida dl 2015, di diffidare (scusandomi per l'uso giuridicamente improprio del termine) di queste promesse.


SI AMMINISTRA CON GLI ATTI NON CON I DISCORSI!

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