L'Igiene
ambientale ASL interrogata dal Comune di Vezzano Ligure sulle emissioni odorigene
dall'impianto di trattamento rifiuti di Saliceti, ha affermato (poi leggeremo
nei particolare quando avremo il verbale della indagine completo) che tutto
sommato gli odori che subiscono da anni, quasi quotidianamente i cittadini della zona non sono pericolosi per la salute!!!!!! NON SONO PERICOLOSI PER LA
SALUTE?????? Ma questi dell'ASL o sono degli incompetenti totali oppure
sono in mala fede...forse entrambe le cose ed in entrambi i casi vanno rimossi
dai lori incarichi.
Eppure la scienza ufficiale, la legge e la giurisprudenza dicono esattamente il contrario di questi "soloni" dell'ASL spezzina, vediamo ....
LA PUBBLICISTA SCIENTIFICA DA ANNI
SOTTOLINEA I RISCHI SANITARI DA EMISSIONI ODORIGENE PROLUNGATE
Già
nel 2008 uno dei massimi esperti italiani ed europei in materia il Prof. Luigi Campanella (ordinario di chimica dell'ambiente alla Università di Roma e
presidente della società chimica italiana) era intervenuto sul punto
degli effetti degli odori. il Prof Campanella, nel convegno sulla
Mitigazione Olfattiva del 2008 (organizzato da Regione Lazio, ordine dei
chimici , Cnr etc.): “in un sondaggio in USA su quale è il valore principale
che una persona metterebbe al centro della vita, è emerso che i valori principali
equamente preferiti sono: ambiente, salute e alimenti. Sono tutti valori
pervasi abbondantemente dagli odori che ne caratterizzano anche la correlazione
con le emozioni”.
Non
solo ma la pubblicistica scientifica seria, anche istituzionale, afferma da
anni la necessità di interventi tempestivi per eliminare emissioni odorigene
prolungate. Afferma
l’Arpat Toscana qui: “ la percezione del disagio è esclusivamente di natura
personale e può anche diventare una componente di sofferenza psicologica. Una
possibile riflessione generale, potrebbe portare a pensare che una prolungata
esposizione ad un disturbo, può provocare una sensibilizzazione nella
popolazione esposta, generando anche importanti stati d'ansia, che a lungo
andare, scalzano il problema stesso, diventando la principale fonte di disturbo. Il tempestivo intervento è quindi da auspicare per contenere questa possibile risposta ansiogena, limitando la
deriva e contendo così il problema all'origine.
Uno
studio recentissimo commissionato dalla Regione Veneto e Provincia di Rovigo (luglio 2014, vedi QUI) ha
dimostrato che la percezione dell’odore da parte degli esseri umani avviene a
soglie di concentrazione nettamente più basse di quelle previste dai limiti
delle autorizzazioni alle emissioni.
Non
solo ma l’odore può considerarsi molesto già al limite tra 5 e 10 Unità Odometriche/m3.
Ricordo che il limite applicato fino ad ora dalla autorizzazione della
Provincia all’impianto di saliceti è attualmente di 200 U.O./m3!
IL MANUALE APAT SULLE EMISSIONI
ODORIGENE
Il
Manuale APAT (ora ISPRA, l’istituto scientifico che supporta il Ministero dell’Ambiente
ma anche le Arpa regionali come la nostra Arpal), vedi QUI nelle sue
conclusioni fornisce affermazioni emblematiche ( e siamo nel 2003!): “…la
presenza di cattivi odori altera l’equilibrio psicofisico della persona,
producendo uno stato di malessere tale da condizionarne il comportamento.Il
primo effetto nocivo riscontrabile è pertanto collegato alla sensazione odorosa
sgradevole che può altresì provocare delle attività riflesse a livello
gastrico, salivare, cutaneo” (pagina 38 del Manuale APAT)
Ora
proiettate la sensazione sgradevole di cui tratta il Manuale APAT, su molti
anni (praticamente da quando è in funzione l’impianto di Saliceti: 2005 la
prima autorizzazione poi rinnovata nel 2009) con una media di moltissimi giorni
all’anno e all’interno del giorno di molte ora e poi spiegatemi come si possa
dire che emissioni odorigene di questo tipo non producano alcun danno alla
salute di chi le subisce!
CONCLUSIONI
Quindi
gli esperti di emissioni odorigene moleste e la giurisprudenza affermano
che le stesse:
1. incidono addirittura sulle nostre emozioni
2. alterano l’equilibrio
psicofisico della persona
3.richiedono quindi
interventi tempestivi,
4.producono, ex lege,
inquinamento anche se vengono rispettati i limiti specifici al singolo impianto
5. i limiti dati nelle autorizzazioni sono troppo elevati rispetto alla reale percezione delle emissioni moleste
5. i limiti dati nelle autorizzazioni sono troppo elevati rispetto alla reale percezione delle emissioni moleste
……
ma
nonostante tutto ciò, per questi “sculacciapolli”
dell'ASL di Spezia dopo anni e anni di emissioni quotidiane, i cittadini possono
stare tranquilli perché "non ci sono rischi per la salute"!
Nessun commento:
Posta un commento