Tutti
a Spezia parlano del nuovo progetto di stazione
crocieristica come prima parte del nuovo waterfront.
Si va
avanti con i colpi di “mano”, pardon
di ipotesi progettuali, senza visione complessiva, senza rispettare la
pianificazione portuale esistente, senza rispettare i contenuti della VIA del
vigente Piano Regolatore del Porto, senza applicare le procedure necessarie
per per permettere concretamente detta
visione complessiva e soprattutto valutarla preliminarmente.
Mi
chiedo se a Spezia abbiamo aderito ad una “repubblica indipendente” dove le
procedure di valutazione ambientale europee, le direttive europee sulla
pianificazione degli ambienti costieri e degli spazi marittimi (QUI)
non si applicano e si rimuovono anche
gli atti già approvati da anni e ancora perfettamente applicabili anzi da
applicare ex lege.
Ma si
sa per una certa classe dirigente l’Europa conta solo quando bisogna difendere
le banche e massacrare il welfare!
Esagero?
Non direi…
IL BANDO
Le
buste del bando sono state aperte giovedì 17 gennaio 2019 al bando ha
partecipato solo un soggetto imprenditoriale costituita dalla cordata ,formata
da Royal Carribean, Costa Crociere e MS.
La
impostazione della procedura scelta dalla Autorità di Sistema Portuale e
avvallata dalla Amministrazione Comunale spezzina ha potenziali profili di
illegittimità in quanto rimuove completamente la prescrizione (ex delibera
Consiglio Regionale di approvazione del PRP) che prevedeva che la fattibilità
della funzione crocieristica doveva essere preventivamente sottoposta ad
adeguata valutazione degli enti interessati anche sotto il profilo della
accettabilità ambientale.
Non
solo ma questo errore metodologico era presente nel vecchio Masterplan
del Waterfront dove il progetto di allora veniva considerato dal
Comitato Portuale scontato nei suoi caratteri urbanistici ed edilizi,
stazione crocieristica compresa, senza aver minimamente tenuto conto delle
prescrizioni ambientali del Ministero dell’Ambiente in sede di giudizio di VIA.
Non
solo ma il vecchio progetto di Masterplan è stato elaborato senza aver
elaborato in precedenza un set di indicatori ambientali in grado di misurarne ,
con fondatezza scientifica e trasparenza comunicativa, l’impatto ambientale
potenziale (parere Regione sulla VIA del PRP) . Ovviamente di questo set non c’è
notizia neppure oggi. Si va avanti a colpi di rendering (QUI)
e battute.
Vediamo
sinteticamente di cosa stiamo trattando
IL MOLO CROCIERE NON DEVE ESSERE
OBBLIGATORIAMENTE QUELLO GENERICAMENTE INDIVIDUATO DAL PRP
A
conferma si veda il Decreto Ministeriale relativamente all’ambito 5 del Piano regolatore del porto “Marina della
Spezia” dove sono previsti l’ampliamento del Molo Italia nonché del nuovo Molo
Crociere a servizio della Stazione Marittima, rinvia ad ulteriori e
indispensabili valutazioni di impatto ambientale.
La
Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per l’ambito 5 andava e va applicata a tutto l’ambito.Invece la scelta, della Autorità di sistema portuale avvallata da Amministrazione Comunale e Regione, di spezzare la
progettazione (prima la stazione crocieristica poi il waterfront) slegandola
inoltre dall’area vasta (resto ambiente urbano spezzino, golfo spezzino) significa aggirare la VAS..
Eppure la delibera del Consiglio Regionale di approvazione del PRP afferma che
quando si andrà a progettare negli ambiti del demanio portuale spezzino
occorreranno “schemi di assetto urbanistico” cioè strumenti urbanistici
attuativi del vecchio PRP del2006. Questi strumenti devono essere sottoposti a
VAS secondo gli indirizzi della giurisprudenza comunitaria e costituzionale
italiana
Se si
applica la VAS (la VIA restando statale non prevede la VIIAS) la procedura di
VAS (di competenza regionale perché la pianificazione portuale viene approvata
dalla Regione) deve essere integrata da una valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario (VIIAS) dei progetti di
Waterfront e Stazione Crocieristica diventata ormai legge nella Regione
Liguria. In particolare, il nuovo articolo 15 della legge regionale 32/2012 (modificato con legge regionale
6/2017: testo coordinato QUI) prevede che il Rapporto
Ambientale che deve accompagnare il Piano ai fini dello svolgimento della VAS debba contenere tra gli altri i
criteri per effettuare la VIIAS.
Questo
è necessario se dal contenuto del Piano soggetto a VAS possano emergere
potenziali impatti sulla salute dei
cittadini. Quindi comunque questa valutazione deve essere prima elaborata dalla
Autorità Procedente del Piano (in primo luogo la Autorità di Sistema Portuale
che lo predispone) e poi la Autorità Competente di VAS regionale dovrà valutare
se e come tale VIIAS è stata svolta al fine del rilascio del Parere Motivato
positivo o negativo a conclusione della procedura di VAS.
L’ordine
del giorno di costituzione del Tavolo di Confronto sull'attuazione del
PRP e relativo regolamento ( Tavolo istituito con apposito odg del
Consiglio Regionale in parallelo alla approvazione del PRP) prevedeva un
coinvolgimento permanente della comunità spezzina nelle varie fasi attuative
quando si andrà negli ambiti in cui detto PRP è diviso.
Tutto
questo è stato cancellato da tempo e non solo per l’ambito relativo alla stazione crocieristica
ovviamente.
Il tutto senza minimamente tenere conto del
rischio di incidente portuale esistente nel nostro golfo e gestito in modo inadeguato come spiego QUI.
Per chi
vuole approfondire quanto sopra sintetizzato vedi QUI.
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