giovedì 11 aprile 2019

A Spezia stazione crocieristica da repubblica indipendente!


Tutti a Spezia parlano  del nuovo progetto di stazione crocieristica come prima parte del nuovo waterfront.

Si va avanti con i colpi di “mano”, pardon di ipotesi progettuali, senza visione complessiva, senza rispettare la pianificazione portuale esistente, senza rispettare i contenuti della VIA del vigente Piano Regolatore del Porto, senza applicare le procedure necessarie per  per permettere concretamente detta visione complessiva e soprattutto valutarla preliminarmente.

Mi chiedo se a Spezia abbiamo aderito ad una “repubblica indipendente” dove le procedure di valutazione ambientale europee, le direttive europee sulla pianificazione degli ambienti costieri e degli spazi marittimi (QUI) non si applicano  e si rimuovono anche gli atti già approvati da anni e ancora perfettamente applicabili anzi da applicare ex lege.  

Ma si sa per una certa classe dirigente l’Europa conta solo quando bisogna difendere le banche e massacrare il welfare!

Esagero? Non direi…


IL BANDO
Le buste del bando sono state aperte giovedì 17 gennaio 2019 al bando ha partecipato solo un soggetto imprenditoriale costituita dalla cordata ,formata da Royal Carribean, Costa Crociere e MS.

La impostazione della procedura scelta dalla Autorità di Sistema Portuale e avvallata dalla Amministrazione Comunale spezzina ha potenziali profili di illegittimità in quanto rimuove completamente la prescrizione (ex delibera Consiglio Regionale di approvazione del PRP) che prevedeva che la fattibilità della funzione crocieristica doveva essere preventivamente sottoposta ad adeguata valutazione degli enti interessati anche sotto il profilo della  accettabilità ambientale.

Non solo ma questo errore metodologico era presente nel vecchio Masterplan del Waterfront dove il progetto di allora veniva considerato dal Comitato Portuale scontato nei suoi caratteri urbanistici ed edilizi, stazione crocieristica compresa, senza aver minimamente tenuto conto delle prescrizioni ambientali del Ministero dell’Ambiente in sede di giudizio di VIA.
Non solo ma il vecchio progetto di Masterplan è stato elaborato senza aver elaborato in precedenza un set di indicatori ambientali in grado di misurarne , con fondatezza scientifica e trasparenza comunicativa, l’impatto ambientale potenziale (parere Regione sulla VIA del PRP) . Ovviamente di questo set non c’è notizia neppure oggi. Si va avanti a colpi di rendering (QUI) e battute.

Vediamo sinteticamente di cosa stiamo trattando


IL MOLO CROCIERE NON DEVE ESSERE OBBLIGATORIAMENTE QUELLO GENERICAMENTE INDIVIDUATO DAL PRP
A conferma si veda il Decreto Ministeriale relativamente all’ambito 5 del Piano regolatore del porto “Marina della Spezia” dove sono previsti l’ampliamento del Molo Italia nonché del nuovo Molo Crociere a servizio della Stazione Marittima, rinvia ad ulteriori e indispensabili valutazioni di impatto ambientale. 


La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per l’ambito 5 andava e va applicata a tutto l’ambito.Invece la scelta, della Autorità di sistema portuale avvallata da Amministrazione Comunale e Regione, di spezzare la progettazione (prima la stazione crocieristica poi il waterfront) slegandola inoltre dall’area vasta (resto ambiente urbano spezzino, golfo spezzino) significa aggirare la VAS..
Eppure la delibera del Consiglio Regionale di approvazione del PRP afferma che quando si andrà a progettare negli ambiti del demanio portuale spezzino occorreranno “schemi di assetto urbanistico” cioè strumenti urbanistici attuativi del vecchio PRP del2006. Questi strumenti devono essere sottoposti a VAS secondo gli indirizzi della giurisprudenza comunitaria e costituzionale italiana


Se si applica la VAS (la VIA restando statale non prevede la VIIAS) la procedura di VAS (di competenza regionale perché la pianificazione portuale viene approvata dalla Regione) deve essere integrata da una valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario  (VIIAS) dei progetti di Waterfront e Stazione Crocieristica diventata ormai legge nella Regione Liguria. In particolare, il nuovo articolo 15 della legge regionale 32/2012 (modificato con legge regionale 6/2017: testo coordinato QUI) prevede che il Rapporto Ambientale che deve accompagnare il Piano ai fini dello svolgimento  della VAS debba contenere tra gli altri i criteri per effettuare la VIIAS.  
Questo è necessario se dal contenuto del Piano soggetto a VAS possano emergere potenziali  impatti sulla salute dei cittadini. Quindi comunque questa valutazione deve essere prima elaborata dalla Autorità Procedente del Piano (in primo luogo la Autorità di Sistema Portuale che lo predispone) e poi la Autorità Competente di VAS regionale dovrà valutare se e come tale VIIAS è stata svolta al fine del rilascio del Parere Motivato positivo o negativo a conclusione della procedura di VAS.  


L’ordine del giorno di costituzione del Tavolo di Confronto sull'attuazione del PRP  e relativo regolamento ( Tavolo istituito con apposito odg del Consiglio Regionale in parallelo alla approvazione del PRP) prevedeva un coinvolgimento permanente della comunità spezzina nelle varie fasi attuative quando si andrà negli ambiti in cui detto PRP è diviso.
Tutto questo è stato cancellato da tempo e non solo per l’ambito  relativo alla stazione crocieristica ovviamente.


Il tutto senza minimamente tenere conto del rischio di incidente portuale esistente nel nostro golfo e  gestito  in modo inadeguato come spiego QUI.


N.B. 
Per chi vuole approfondire quanto sopra sintetizzato vedi QUI.

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