Nella
proposta di deliberazione da far approvare al Consiglio Comunale di spezzino
che ho avanzato qualche giorno fa in un post (QUI) mettevo al primo punto questo
obiettivo: Avviare immediatamente,
coinvolgendo tutte le autorità tecniche competenti, uno studio del danno
sanitario prodotto dalla centrale a carbone in questi anni ma anche da altre
fonti inquinanti in atto nella zona, al fine di avere un quadro
sulle reali criticità sanitarie necessario per qualsiasi discussione sul futuro
uso delle aree attualmente occupate dalla centrale a carbone.
Non è
una richiesta per fare melina ma deriva dal fatto che in realtà indicatori su uno
stato di malessere sanitario nel nostro territorio ci sono da tempo e solo
capendo le ragioni di detto malessere si possono poi predisporre scenari sul
futuro dell’area attualmente occupata dalla centrale a carbone. Se non sei sicuro di stare bene non cerchi nuovi comportamenti a rischio sanitario no?
Facciamo un esempio recente…
Il V Rapporto di aggiornamento sul rischio sanitario
per chi abita in zone con siti inquinati (Progetto Sentieri) afferma ad un certo punto (pagina 50)
in relazione al sito di Pitelli (come è noto in gran parte ancora da
bonificare): "Nella popolazione residente nel sito, la mortalità generale e per le principali
cause risulta in linea con la media regionale, tranne che per le malattie
respiratorie, così come era già emerso nel precedente Studio SENTIERI sulla
sola mortalità".
Conclude il Rapporto sul sito di Pitelli: "Si raccomandano interventi tesi, in particolare,
all’eliminazione di esposizioni ad amianto e di controllo della qualità
dell’aria e delle sostanze rilasciate in atmosfera dagli impianti presenti nel
sito"
ORA CAPITE PERCHE' PRIMA DI PARLARE DI AUTORIZZARE
NUOVI IMPIANTI INQUINANTI NEL NOSTRO GOLFO OCCORRE AVVIARE UNO STUDIO DEL DANNO
SANITARIO IN ATTO SUI CITTADINI SPEZZINI?
IO DICO CHE LO AVETE CAPITO GLI UNICI A CONTINUARE A NON CAPIRLO SONO I
RESPONSABILI DELLA NOSTRA SALUTE A TUTTI I LIVELLI NAZIONALI REGIONALI E
LOCALI!
P.S. quanto sopra in un quadro in cui lo stesso Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA) prevede una revisione dei modelli di analisi dei siti inquinati come quello di Pitelli. Aggiornando i criteri esistenti in relazione a vari aspetti che trovati QUI.
P.S. quanto sopra in un quadro in cui lo stesso Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA) prevede una revisione dei modelli di analisi dei siti inquinati come quello di Pitelli. Aggiornando i criteri esistenti in relazione a vari aspetti che trovati QUI.
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