La Partecipazione insieme con il lavoro
sembrano essere i due temi centrali della campagna elettorale in corso per la
elezione del nuovo Sindaco a Spezia. Ma se il secondo tema va ben al di la
del ruolo del Sindaco e della sua Giunta
perchè è il vero nodo del futuro del nostro Paese, sul primo tema almeno a
livello di immagine i due candidati al ballottaggio del 25 giugno si giocano
una fetta non banale di consenso. Ovviamente il candidato del centro sinistra
ancora di più visto che è espressione se non del sistema di potere locale quanto
meno della maggioranza che lo ha gestito fino ad ora.
Allora ai due candidati mi permetto di
sottoporre un questionario che se compilato chiarirebbe bene la loro reale
volontà di trasparenza e partecipazione. Ovviamente in questo momento sarebbe
interessante conoscere il pensiero del candidato del centro sinistra visto che
come parametro ha le amministrazioni che ha sostenuto fino ad ieri, ma in
prospettiva anche per il candidato del centro destra delle risposte puntuali
non sarebbero certo inutili.
Ecco il questionario…..
1. come vengono impostate le decisioni in questa città:
su quali analisi, dati, bisogni reali dei cittadini e degli interessi che
rappresentano?
2. come vengono condotte le istruttorie da parte delle
istituzioni competenti, istruttorie che costituiscono poi la sostanza su cui si
basano gli atti decisori finali?
3. come e quando viene coinvolto il cittadino
direttamente o indirettamente interessato?
4. come vengono rispettate le norme su accesso,
trasparenza da parte delle istituzioni pubbliche. Rispetto di queste norme,
inteso, come premessa per consentire un dibattito pubblico informato,
consapevole ma soprattutto con i tempi adeguati rispetto ai tempi
amministrativi ma anche tecnico economici delle decisioni;
5. i
limiti delle istruttorie dipendono da carenze legislative, organizzative, di
formazione del personale?
6. gli enti preposti alla vigilanza e prevenzione di
illeciti e illegittimità seguono protocolli standardizzati corretti e
trasparenti come richiesto dalla normativa europea e nazionale e
soprattutto dalle buone pratiche italiane ed estere?
7. gli enti preposti ai controlli hanno la sufficiente
autonomia organizzativa, funzionale, finanziaria da livello politico
amministrativo
8. il
livello tecnico amministrativo degli enti pubblici preposti alle politiche
ambientali ha una adeguata formazione culturale nell’affrontare i conflitti
ambientali con la cultura della ricerca del confronto trasparente con i
cittadini
9. esistono figure/strutture terze di garanzie nei processi decisionali strategiche che permettano di superare la assimetria informativa che caratterizza quasi sempre il rapporto tra i cittadini da un lato e istituzioni e committenti di progetti opere piani dall'altro.
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