giovedì 31 marzo 2016

Saliceti: business per i conti Acam contro la salute dei residenti

37.000 tonnellate all’anno di rifiuti indifferenziati dal Tigullio all’impianto di Saliceti di Vezzano Ligure. Così decide la Comunità di Ambito (vedi QUI)
Ma in fondo non è una novità, l’arrivo della “rumenta” da oltre provincia era già stata decisa lo scorso anno prima delle elezioni regionali per la emergenza Liguria (vedi QUI)

Ma la vera questione rimossa dalla decisione della Comunità di Ambito è che questa prospettiva di arrivo stabile (per ragioni di mero business legato anche agli accordi per la cessione del 51% di Acam Ambiente) è l’impatto sanitario che questo impianto continua a produrre per i residenti della zona.

Se il buon giorno si vede dal mattino  e  a conferma di quanto sopra si veda la “rocambolesca” determina dirigenziale della Provincia di Spezia (vedi QUI) che da un lato proroga di altri 6 mesi l'applicazione delle prescrizioni di prevenzione ambientale contenute nell'AIA (autorizzazione integrata ambientale) dello scorso 29 ottobre 2015 ma dall'altro chiede al gestore dell'impianto: "di garantire un efficace controllo dell’impianto evitando che lo stesso possa causare disturbo alla cittadinanza o danno ambientale" sic! Come dire non mettere in pratica quello che dovrebbe ridurre il disturbo per altri 6 mesi però dovrai lo stesso non produrre disturbo praticamente più che un atto amministrativo un ossimoro amministrativo............ D'altronde l'atto di proroga della Provincia molto "minacciosamente" dichiara che se ci saranno disturbi come ad esempio odori la proroga verrà revocata............ Ora qui non siamo più all'ossimoro ma alla presa in giro......... se dovesse basarsi sugli odori emessi dall'impianto in questione la Provincia non avrebbe dovuto "solo" revocare questa proroga ma chiudere l'impianto da anni....quindi visto che non l'hanno chiuso nel passato perché dovrebbero farlo ora?
Disturbi ed odori possono restare li i signori dell'Acam possono fare quello che credono come accade da anni ...i cittadini di Saliceti invece possono solo continuare a subire questa situazione mentre Sindaco di Vezzano e Provincia dormono sonni tranquilli.

E non mi si venga a parlare di gare da fare e di ristrutturazione fino a prova contrario la norma è chiara nelle more di una modifica impiantistica non sono previste proroghe al rispetto delle prescrizioni dell'AIA perchè in questo modo di fatto è come se questa ultima fosse sospesa detto in altri termini è come se l'impianto venisse esercito senza autorizzazione.

Questo mio ragionamento non è interpretativo ma si fonda sul dettato della legge: il DLgs 152/2006
Secondo il comma 9 articolo 29-sexies l’AIA può disporre la redazione di progetti migliorativi, ovvero il raggiungimento di determinate ulteriori prestazioni ambientali in tempi fissati, impegnando il gestore ad individuare le tecniche da implementare a tal fine. Tali progetti migliorativi sempre secondo questo articolo devono essere oggetto di una revisione dell’AIA ai sensi dell’articolo 29-nonies secondo il quale se la modifica è sostanziale occorrerà una nuova domanda di AIA.  È, allo stato di quanto indicato dalla determina della Provincia dello scorso 22 gennaio che proroga l’applicazione delle prescrizioni AIA, abbastanza chiaro che si tratterà di modifica sostanziale anzi già ora è modifica sostanziale con l’ultima delibera del Comitato di Ambito in quanto aumenta la quantità di rifiuti portati all’impianto si veda il punto 1.2 della Circolare del Ministero dell’Ambiente del 19/12/2011. Quindi questa delibera è allo stato attuale illegittima.  

Ma tornando alle prescrizioni dell’AIA del 29/10/2015 e della loro sospensione con la determina del 22/1/2016,  l’ultima parte del comma 9 articolo 29-sexies precisa che: “fermo restando  l'obbligo di comunicare i miglioramenti progettati, le disposizioni di  cui  all'articolo  29-nonies non si applicano alle modifiche strettamente  necessarie  ad  adeguare  la funzionalità degli impianti alle prescrizioni dell'autorizzazione integrata ambientale.”. Questo significa che il rispetto delle prescrizioni riguardanti l’AIA esistente non può rientrare nel procedimento di modifica dell’impianto di cui all’articolo 29-nonies e quindi non potevano essere sospese tali prescrizioni come invece è stato fatto.

D'altronde in un certo modo è quello che è sostanzialmente successo in tutti questi anni, ora lo hanno pure formalizzato in una determina.... complimenti!





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