mercoledì 22 aprile 2020

Le linee guida della UE sulla gestione dei rifiuti nella emergenza COVID-19


Questo documento fornisce una guida al fine di garantire un elevato livello di protezione della salute umana e l'ambiente, prevenendo e riducendo al contempo le interruzioni nella fornitura di un adeguato servizio di gestione dei rifiuti
Il documento è il prodotto della consultazione tra esperti degli Stati membri sui rifiuti e le principali parti interessate nel settore di gestione dei rifiuti con il supporto del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).

Il documento è diviso in 5 parti, di seguito illustro traducendolo dall’inglese, gli aspetti più significativi. Per il testo completo in inglese vedi QUI.


GESTIONE RIFIUTI URBANI
L’articolo 13 della Direttiva quadro sui rifiuti (Direttiva 2008/98 / CE) afferma che gli Stati membri prendono le misure necessarie per garantire che la gestione dei rifiuti sia effettuata senza danneggiare la salute umana.

A tal fine il documento afferma che le pratiche di raccolta dei rifiuti devono essere adattate nel contesto della crisi del coronavirus, ma tali modifiche devono comunque rispettare il diritto dell'UE in materia di rifiuti, e quindi devono essere limitate alle aree e ai periodi di tempo strettamente necessari per rispondere al rischio COVID-19 come analizzato dagli studi scientifici.  Occorre comunque sia mantenuto l'obiettivo generale di raccolta e riciclaggio separati nonchè la gerarchia dei rifiuti (che ha al primo posto vede la riduzione alla fonte dei rifiuti e al secondo la minor produzione dei rifiuti nonché il riciclaggio di materia prima ancora di quello di energia).

Per i rifiuti prodotti nelle abitazioni o nei luoghi dove sono presenti persone positive al Covid19 occorre:
1. un singolo sacco per i rifiuti deve essere collocato nella stanza del paziente;
2. fazzoletti di carta e le maschere per il viso utilizzati dal paziente devono essere immediatamente riposti nel sacco dei rifiuti di cui al punto 1;
3. guanti e le maschere per il viso usati dal custode e da chi fa la prima rimozione dei rifiuti dalla stanza del positivo devono essere immediatamente messi in detto sacco;
4. i sacchetti per i rifiuti devono essere chiusi prima di essere rimossi dalla stanza del paziente e sostituiti di frequente; non dovrebbero mai essere svuotati in un'altra borsa;
5. questi sacchi per i rifiuti possono essere raccolti insieme e collocati in un sacco per la spazzatura generale pulito;
6. i sacchetti dei rifiuti dei pazienti possono essere immessi direttamente nei rifiuti indifferenziati;
7. dopo aver maneggiato i sacchetti per i rifiuti, è necessario eseguire una rigorosa igiene delle mani: usare acqua e sapone o disinfettanti per le mani a base di alcool

Considerata la situazione di emergenza Covid19 la frequenza della raccolta di materiali riciclabili a secco potrebbe essere regolata temporaneamente, ma non arrestata.

I cittadini devono essere informati direttamente, con apposite modalità comunicative pubbliche, di eventuali modifiche temporanee alle pratiche di raccolta dei rifiuti, in particolare ricordando l’obbligo di non eliminare RAEE, batterie o prodotti chimici domestici tra i rifiuti indifferenziati.

Gli Stati membri dovrebbero garantire un'adeguata pianificazione delle capacità di stoccaggio temporaneo per i rifiuti raccolti per il recupero in previsione di eventuali interruzioni nello smistamento e in altri processi di trattamento.



GESTIONE DEI RIFIUTI DELLE STRUTTURE SANITARIE
I rifiuti prodotti in tali strutture devono essere trattati come pericolosi  ai sensi dell’articolo 17 della Direttiva 2008/98/CE secondo il quale gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché la produzione, la raccolta, il trasporto, lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti pericolosi siano eseguiti in condizioni tali da garantire la protezione dell’ambiente e della salute umana e nel rispetto delle normative nazionali sui rifiuti sanitari.
In particolare i rifiuti provenienti dalla pulizia delle strutture sanitarie devono essere trattate come categoria di rifiuti clinici infettivi B (UN3291), i rifiuti provenienti da strutture non sanitarie devono essere smaltiti in un sacchetto separato e i rifiuti provenienti da strutture generali dovrebbero essere smaltito nei rifiuti residui. Si vedano in tal senso le linee guida ECDC : “Disinfezione in ambienti sanitari e non sanitari potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2” vedi QUI.

In caso di interruzioni del trattamento gestione rifiuti dovute alla mancanza di capacità di smaltimento o incenerimento dedicata per i rifiuti sanitari o comunque infetti, è fondamentale che i rifiuti vengano temporaneamente conservati in modo sicuro fino alla risoluzione del problema di capacità.
Lo stoccaggio dovrebbe considerare l'uso di contenitori sigillati in aree protette in cui l'accesso è limitato solo a personale autorizzato. Le superfici interne ed esterne dei contenitori devono essere trattate con un idoneo disinfettante. I contenitori devono essere conservati localmente.

Se gli Stati membri decidono di autorizzare in via eccezionale processi alternativi di trattamento dei rifiuti sanitari a rischio COVID-19, questi dovranno rispettare il diritto dell'UE e le norme nazionali applicabili. Non solo ma dovranno garantire che l’uso di detti processi sia limitato nel tempo solo lo stretto necessario e devono essere conseguenti a dimostrate  carenze di capacità di trattamento ordinario. Le precauzioni appropriate per quanto riguarda le misure di salute e sicurezza sul luogo di lavoro dovranno comunque essere rispettate.



SALUTE E SICUREZZA DEGLI OPERATORI DI GESTIONE DEI RIFIUTI
L’Agenzia Europea per la salute e al sicurezza ha predisposto linee guida per i posti di lavoro nella emergenza COVID-19. Le linee guida spiegano  come aiutare a prevenire la diffusione di infezioni respiratorie da COVID-19 e cosa fare se qualcuno, presente sul posto di lavoro,  è sospettato o confermato positivo al  COVID-19. Vedi QUI per il testo delle linee guida.

Le buone pratiche comunicate dalle parti interessate nel settore della gestione dei rifiuti includono comunque:
1. adattare l'organizzazione del personale per evitare di trasmettere infezioni tra le squadre, ovvero rispettare le distanze tra individui, riducendo al minimo il numero di lavoratori presenti nella stessa area;
2. garantire la disponibilità e l'uso adeguato di adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI) nonché di idonei prodotti disinfettanti;
3. garantire il rigoroso rispetto di standard igienici più elevati, inclusi frequenti cambi e pulizie di DPI e abbigliamento professionale; sostituzione di guanti professionali in caso di rottura o incidente da potenziale contaminazione; igienizzare regolarmente strutture, cabine di veicoli e vestiti;
4. garantire che laddove le maschere siano solitamente indossate, siano rigorosi i protocolli su come mettere e togliere i DPI, evitando così il contatto accidentale e la contaminazione;
5. se del caso, incoraggiando condizioni di lavoro specifiche per le persone vulnerabili, come gli anziani lavoratori e persone con specifici problemi di salute cronici o da immunodepressione.



SOSTEGNO DA FONDI UE E AIUTI DI STATO
Per il periodo 2014-2020, gli Stati membri hanno stanziato 4,9 miliardi di euro di finanziamenti per la politica di coesione gestione dei rifiuti.  A fine 2019, il 31% di questo importo non è stato ancora assegnato a progetti specifici che potrebbero essere dirottati per finanziare la gestione dei rifiuti nell’emergenza COVID-19.

La Commissione UE ha adottato una iniziativa di finanziamento agli Stati membri per la emergenza COVID-19. Si tratta della  Coronavirus Response Investment Initiative (CRII) vedi QUI con una notevole flessibilità dei fondi previsti.  Si tratta di un'iniezione di liquidità anticipata di 8 miliardi di euro dai fondi di coesione dell'UE che potrebbero accelerare fino a 37 miliardi di euro di europei investimenti pubblici per combattere il coronavirus.
Tali fondi possono essere utilizzati anche al fine della gestione dei rifiuti durante l’emergenza. Ci sono poi ulteriori fondi per le aree più colpite dalla emergenza con ulteriori 800 milioni di euro.

Inoltre, in base alle norme dell'UE in materia di aiuti di Stato, può essere concesso un sostegno sotto forma di sovvenzioni dirette o agevolazioni fiscali dagli Stati membri (finanziamenti nazionali) alle imprese in tutti i settori, compresa la gestione dei rifiuti, che si trovano ad affrontare un'improvvisa carenza o indisponibilità di liquidità.

Per affrontare l'attuale crisi, il 19  marzo 2020 la Commissione ha adottato un nuovo quadro temporaneo di aiuti di Stato, in base al quale gli Stati membri possono concedere diverse forme di aiuto, comprese sovvenzioni fino a € 800.000, garanzie pubbliche per prestiti o misure per consentire prestiti con tassi di interesse agevolati. 
Gli Stati membri possono sfruttare tutte queste possibilità per garantire gli operatori economici che sono coinvolti nella gestione dei rifiuti hanno accesso ai finanziamenti necessari a far fronte alla crisi del coronavirus.



SCAMBIO DI INFORMAZIONI E SENSIBILIZZAZIONE
La Commissione monitorerà costantemente la situazione con gli Stati membri e gli operatori dei rifiuti e li invita a comunicare le misure adottate in risposta alla crisi del coronavirus nell'area dei rifiuti gestione al seguente indirizzo mail:  

La Commissione attira l'attenzione su un'utile panoramica delle pratiche attuali in tutta l'UE pubblicata e aggiornato dall'Associazione delle città e delle regioni per la gestione sostenibile delle risorse, vedi QUI.

Nessun commento:

Posta un commento