Gli studenti del Polo Universitario spezzino a favore del
progetto Buren: "in questo scontro
tra chi guarda al passato e l'Amministrazione, noi siamo con l'Amministrazione"
(vedi QUI).
Io sono molto attento a quello che pensano i giovani, sia perché
mi capita di formare giovani laureati nell’ambito del mio lavoro di consulente
di legislazione ambientale (come sto facendo in questo periodo a Pisa), e soprattutto perché ritengo che senza di loro un
Paese, come una città, siano perduti. Quindi credo valga la pena soffermarsi su questo comunicato anche e sia
pure criticamente, dandogli comunque il giusto peso anche se si tratta di
giovani che non hanno ancora alcun potere o influenza diretta nella vicenda di
P.za Verdi.
Allora secondo questo gruppo di studenti (10 firme in tutto)
chi è contro il progetto Buren guarda al passato. Ma passato non è una brutta parola così come non lo è moderno, il punto come sempre è andare a svelare cosa c’è
dietro alle parole.
E’ quello che hanno fatto gli oppositori al progetto Buren
studiando le carte, ricostruendo un punto di vista autonomo, sulla procedura
svolta per approvare il progetto, ma anche sulla valenza storica della Piazza.
Forse questi ragazzi , volendo riconoscere loro la buona
fede e visto che sono studenti, avrebbero bisogno di un corso accelerato di Diritto dei beni culturali e ambientali.
In questo modo scoprirebbero, in primo luogo, l’articolo
1 del Codice dei Beni Culturali che in attuazione dell’articolo 9 della
Costituzione afferma che la Repubblica tutela e valorizza il patrimonio
culturale al fine di preservare la memoria della comunità nazionale e del suo
territorio.
In questo modo, in secondo luogo, potrebbero conoscere il concetto di risanamento conservativo che deve
essere applicato agli interventi su immobili vincolati come P.za Verdi, potrebbero conoscere anche il concetto
giuridico di albero monumentale,
potrebbero, infine, capire meglio le illegittimità e le carenze istruttorie della procedura seguita per approvare questo progetto, in
particolare leggendo gli atti istruttori di questa procedura per rendersi conto
delle contraddizioni (vedi QUI), a volte al limite del ridicolo, tra i diversi atti: procedure di verifica dell’interesse storico della
piazza prima richieste (novembre 2012), poi considerate inutili (aprile 2013) e poi nuovamente richieste (giugno 2013 sia
pure sotto dettatura ministeriale) in un
gioco delle parti dove la competenza e
il rispetto della legge non esistono ma esistono invece la confusione tecnico-amministrativa
e la sudditanza verso le logiche del
potere politico.
Non solo ma questi studenti avrebbero bisogno anche di una
lezione sul concetto di democrazia
rappresentativa e di sovranità popolare. Di fronte alle dichiarazioni del
Sindaco :”mi hanno votato i cittadini
quindi decido”, magari questi
studenti potrebbero scoprire che il concetto di democrazia rappresentativa non è fondato su deleghe in bianco e che la sovranità
popolare continua ad appartenere al popolo anche dopo le elezioni come afferma
il comma 2 articolo 1 della Costituzione.
E andando un poco più nel particolare scoprirebbero che nel programma elettorale del Sindaco si
faceva riferimento ad una generica riqualificazione della piazza e non ad un
progetto particolare, progetto particolare che non è stato oggetto della
campagna elettorale, tenuto nascosto in un cassetto per tirarlo fuori subito
dopo le elezioni: a proposito di chi “è
stato votato dai cittadini”!
Concludendo invito gli studenti del Polo Universitario a
riflettere bene sul concetto di passato, a non rimuoverlo, a valorizzarlo, ad ascoltare con rispetto le posizioni di
tutti anche di quelli critici verso questo progetto Buren, e soprattutto a non bollarle con etichette facili “vecchio”,
“conservatore” etc. etc. Anche perché di
fronte al modernismo "urlato" di Buren e al decisionismo provinciale del Sindaco Federici
viene in mente un aforisma del grande Ennio Flaiano: “Coraggio, il meglio è passato”.
P.S.
Il prossimo 15 luglio terrò a Pisa una lezione sul Codice
dei Beni Culturali e del Paesaggio, è un
corso a numero chiuso di specializzazione post laurea ma pubblicherò le dispense … Hai visto mai che anche
un “conservatore” come il sottoscritto non possa fornire loro qualche
informazione utile a comprendere meglio il reale oggetto del contendere su
questo progetto.
quando furono annunciati i lavori, il presidente dell'aci chiese al sindaco, a nome dei suoi iscritti, di conoscere il piano del traffico previsto. risposta:-poi vedremo-
RispondiEliminaABBIAMO VISTO.