Oggi sul Secolo XIX è
uscita la notizia che l’Autorità Anticorruzione (ANAC) ha aperto un fascicolo
per verificare la compatibilità dell’incarico come dipendente al gruppo MSC da
parte dell’ex Presidente della Autorità Portuale di Genova.
La questione è delicata e
al di la dei giudizi etici o morali che lascio ad ognuno di noi, intanto
riassumo qui cosa dice la legge su questo tipo di incarichi in rapporti ai
pareri in materia rilasciati dall’Anac piuttosto recentemente: 4 febbraio 2017
(vedi QUI).
Metterò semplicemente a
confronto cosa dice la legge quadro sui porti (versione in vigore all'epoca dell'incarico oggetto di indagine) con i passaggi più significativi del
Parere Anac che tratta proprio della materia del rapporto tra incarichi privati
da parte di chi ha ricoperto incarichi pubblici di rilievo in periodi
relativamente vicini al nuovo incarico. La verifica della incompatibilità spetta all'ANAC questa che riporta è solo un contributo di conoscenza per capire l'oggetto del contendere...
Secondo il Parere Anac: "infine,
gli «incarichi di amministratore di enti pubblici e di enti privati in
controllo pubblico», con cui si intende far riferimento agli «incarichi di
Presidente con deleghe gestionali dirette, amministratore delegato e
assimilabili, di altro organo di indirizzo delle attività dell’ente, comunque
denominato, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo
pubblico» (art. 1, comma 2, lett. l)."
"In
secondo luogo, l’art. 53, comma 16-ter del d.lgs. 165/2001 fa riferimento ai
dipendenti che negli ultimi tre anni hanno esercitato poteri autoritativi o
negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni."
Articolo
7 legge quadro sui porti il Presidente è organo della AP
Articolo
8 comma 2 secondo capoverso legge quadro sui porti: "Il
Presidente è soggetto all’applicazione della disciplina dettata in materia di
incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi di cui all’articolo 53 del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e del decreto legislativo 8 aprile
2013, n. 39"
Secondo il Parere Anac: "hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni. Al fine di comprendere il significato di tale definizione, sembra utile sottolineare che (come chiarito in dottrina) il potere autoritativo della PA si estrinseca nell’adozione di provvedimenti amministrativi atti ad incidere unilateralmente modificandole, sulle situazioni giuridiche soggettive dei destinatari."
Articolo
8 comma 2 primo capoverso legge porti: "Al Presidente sono attribuiti
tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione..."
Articolo
8 comma 3 lettera f) legge porti il Presidente: "f) dispone con
propria delibera, sentito il Comitato di gestione, in merito alle concessioni
di cui all'articolo 6, comma 11"
Articolo
8 comma 3 lettera m) legge porti il Presidente: "m)
amministra le aree e i beni del demanio marittimo, ricadenti nella
circoscrizione territoriale di competenza, sulla base delle disposizioni di
legge in materia, esercitando, sentito il Comitato di gestione, le attribuzioni
stabilite negli articoli da 36 a 55 e 68 del codice della navigazione e nelle
relative norme di attuazione;
Secondo
il Parere Anac citando il Piano Nazionale Anticorruzione: "i
«dipendenti interessati sono coloro che per il ruolo e la posizione ricoperti
nell’amministrazione hanno avuto il potere di incidere in maniera determinante
sulla decisione oggetto dell’atto e, quindi, coloro che hanno esercitato la potestà
o il potere negoziale con riguardo allo specifico procedimento
o procedura"
Articolo
9 lettera g) legge porti il Presidente propone al Comitato di
gestione la deliberazione sulle concessioni superiori ai 4 anni.
Secondo
il Parere Anac relativamente al divieto dei tre anni dalla cessazione del rapporto
con l'Ente Pubblico: "Il divieto potrebbe, altresì, essere esteso anche
nei confronti dei soggetti che potenzialmente avrebbero potuto essere
destinatari dei predetti poteri e che avrebbero realizzato il proprio interesse
proprio nell’omesso esercizio degli stessi."
Articolo
1 legge porti:
"1. La presente legge disciplina l'ordinamento e le attività portuali
per adeguarli agli obiettivi del piano generale dei trasporti, dettando
contestualmente princìpi direttivi in ordine all'aggiornamento e alla
definizione degli strumenti attuativi del piano stesso, nonché all'adozione e
modifica dei piani regionali dei trasporti".
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