Nell’intervista
che riporto a fianco l'Assessore all'Ambiente del Comune della Spezia fa alcune
affermazioni autocritiche sul ritardo nelle bonifiche del sito di Pitelli, autocritiche come dire sempre benvenute ma
per essere veramente utili non devono essere parziali. Parziali in due sensi:
il primo con riferimento ad una parte
di verità, di problematiche ma anche di possibili soluzioni rimosse anche solo come
mera citazione da parte dell’assessore
il secondo rimuovendo sostanzialmente il
dato oggettivo che molte delle scelte che ora vengono criticate sono frutto di
governi locali, regionali e nazionali gestiti dal suo partito.
Vediamo
in particolare perché:
1. il passaggio alla competenza
regionale del sito di Pitelli è una scelta di governi nazionali e locali costituiti
dal suo Partito il PD, una scelta sbagliata fin dall'inizio come dimostra anche
la dichiarazione dell'Assessore ma che venne difesa a spada tratta dal suo Sindaco come la soluzione di tutti i mali, vedi QUI.
2. la scelta del passaggio a
sito regionale di bonifica del Sito di Pitelli è già stata oggetto di una
sentenza del Tar Lazio che ha demolito, sia pure con riferimento ad altro sito
nazionale, i motivi della declassificazione da nazionale a regionale, motivi
applicabili anche al caso Pitelli, vedi QUI, senza
che tutto questo sia mai stato valutato dalla Amministrazione Federici e tanto
meno dai governi nazionali del PD
3. il Sindaco Federici in un
Consiglio Comunale del 7 luglio 2014 ha affermato che per riportare il sito di
Pitelli a sito nazionale occorre cambiare la legge, cosa che non risponde a
verità vedi QUI.
4. la scelta di tagliare i fondi
alle bonifiche dei Siti di bonifica nazionali è stata portata avanti dai
governi del PD come ha dimostrato non solo il sottoscritto in vari
post di questo blog ad esempio vedi QUI, ma un documento della stessa CGIL nazionale (per il testo vedi QUI)
5. non è completamente vero che
non esistevano e non esistano norme per vincolare o coinvolgere i privati.
Premesso che non è neppure vero completamente che il Comune abbia le mani
legate ad imporre la bonifica al proprietario dei terreni (almeno per la parte
a terra del sito di Pitelli) come dimostrano sentenze della Corte di Giustizia
vedi QUI, comunque le procedure di coinvolgimento dei privati esistono eccome ma nessuna
amministrazione locale e regionale le ha attivate in questi anni (vedi QUI)
6. sull'eccesso di burocrazia
anche qui l'Assesssore chieda al suo partito perché ora abbiamo ad esempio 6 tipi di siti di
bonifica ognuno con una normativa ad hoc vedi QUI.
7. sulle aree militari invece
non si dice nulla eppure anche qui molto si potrebbe fare come ho spiegato QUI.
8.
riguardo ai ritrovamenti di nuovi rifiuti pericolosi nell’area delle colline di
Pitelli non solo l’Amministrazione Comunale non ha fatto nulla ma non ha
neppure rispettato gli impegni presi con una mozione approvata dal Consiglio
Comunale , che tra le varie cose prevedeva un impegno del Comune a: “2. avviare, con la collaborazione di Regione Liguria,
Provincia ed Arpal una immediata campagna di monitoraggio integrativa di quella
svolta fino a ora, a partire dalle aree ancora non caratterizzate,
utilizzando strumenti geodiagnostici adeguati” vedi QUI.
CONCLUSIONI
Le dichiarazioni dell’Assessore per avere un senso di una corretta
informazione da fornire ai cittadini devono essere integrate da quanto sopra
riportato. Per il resto nonostante le autocritiche i fatti sono tre e sono
purtroppo incontrovertibili:
1.
la bonifica del sito di Pitelli, area a mare compresa, è ancora lontanissima e molte cose potevano essere fatte anche dal Comune a prescindere dai limiti di legge reali o presunti;
2.
ci sono ancora materiali e rifiuti pericolosi seppelliti senza che si sappia
bene ancora dove e in quali quantità sulle colline di Pitelli (vedi QUI);
3.
l’Amministrazione Comunale vuole insieme con Acam realizzare una nuova
discarica di rifiuti speciali in pieno sito di bonifica di Pitelli: discarica
di Saturnia.
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