giovedì 18 ottobre 2012

Porto di Spezia: il “porto dei ritardi” in danno alla salute dei cittadini!

La Direttiva europea in materia di emissioni inquinanti da navi è del 2005 ed è stata recepita dallo stato italiano con Decreto legislativo 205 del 2007. Per un esame approfondito del DLgs vedi qui e per il testo vedi qui.
  
In questo Decreto legislativo si prevede, dal 1/1/2010, il divieto di utilizzo di combustibili  per  uso  marittimo  con tenore di zolfo superiore allo 0,1%  in  massa  su navi all'ormeggio.  Il divieto si applica anche ai periodi di carico, scarico e stazionamento. La sostituzione dei combustibili utilizzati con combustibili conformi a tale limite deve essere completata il prima possibile dopo l'ormeggio. La sostituzione dei  combustibili conformi a tale limite con altri combustibili deve avvenire il più tardi possibile prima della partenza.

La Direttiva è nata dal rischio sanitario prodotto dalla sosta delle navi mercantili e passeggeri nei porti come quello della Spezia.
Sui suddetti rischi sanitari e sugli obblighi e le responsabilità in materia (compresi quelli della Autorità Portuale) ho trattato già qui.    

Più recentemente, agosto 2012,  il Centro comune di ricerca (JRC), il servizio scientifico interno della Commissione europea, con un apposito studio ha misurato i parametri chiave della qualità dell’aria nei porti del Mediterraneo prima e dopo l’entrata in vigore  della normativa sopra citata.

Questo studio ha dimostrato che nei porti dove è stata applicata la nuova normativa c’è stata una riduzione delle emissioni di diossido di zolfo (anidride solforosa). Spezia non rientra nei porti monitorati.

Inoltre lo studio ha confermato che vi è una correlazione tra diossido di zolfo ed elementi chimici tipicamente emessi dalle ciminiere delle navi, dimostrando che le navi

rappresentano la fonte principale di diossido di zolfo nei porti.

A tutt’oggi non è dato sapere come e se la suddetta normativa sia stata rispettata nel porto di Spezia, anzi nei mesi estivi dalla centralina di rilevamento dell’Arpal (dati maggio - giugno 2011 rapporto qualità aria della Provincia) sono stati rilevate emissioni anomale, orarie, di anidride solforosa, alle quali nessuno degli enti preposti ha saputo dare fino ad ora risposta.  Non solo ma le medie delle 24 ore delle concentrazioni di anidride solforosa a Fossamastra pur essendo nei limiti di legge sono nettamente al di sopra delle medie delle altre centrali cittadine nei due mesi interessati, a conferma di un problema tutt’altro che transitorio.    





LA RACCOMANDAZIONE DELLA UE DEL 8/5 /2006

Già nel 2006 la Commissione UE raccomandava (vedi qui) agli stati membri come metodo alternativo all’uso di combustibili marittimi più puliti quello dell’utilizzo di elettricità erogata da reti elettriche terrestri per le navi ormeggiate nei porti comunitari; in particolare per quei portiin cui siano stati manifestati timori da parte del pubblico riguardo ad elevati livelli di inquinamento acustico, in particolare negli ormeggi situati nelle vicinanze di zone residenziali” .

Non solo ma questa Raccomandazione contiene in allegato precise specifiche tecniche per l’erogazione di elettricità, da rete elettriche terrestri, alle navi in ormeggio.

Inoltre la Raccomandazione dimostra l’utilità economica, alla luce del rispetto entro il 2010 dei nuovi vincoli di legge sulla qualità del combustibile marittimo, della scelta elettrica. Afferma la Raccomandazione: “I dati dimostrano che, erogando lelettricità da terra, i benefici complessivi in termini monetari dovrebbero variare tra 103 e 284 milioni di EUR lanno (con un tenore di zolfo pari allo 0,1 %). Tutto ciò si traduce in benefici per la salute umana e in una riduzione dei danni materiali grazie allabbattimento delle emissioni inquinanti in atmosfera”,  aggiunge la Raccomandazione: “Il passaggio ad un sistema di erogazione di elettricità di questo tipo porterà anche altri vantaggi che non emergono dalle cifre riportate. Basti pensare che le emissioni di biossido di carbonio (CO2) si ridurranno di oltre il 50 %, il monossido di carbonio (CO) sarà abbattuto del 99 % circa e le emissioni di ossido nitroso (N20) diminuiranno di oltre il 50 %. Saranno

eliminate anche le vibrazioni e il rumore prodotto dai motori ausiliari che, in base a misurazioni effettuate nelle immediate vicinanze, si attesta sui 90-120 dB”.


Conclude la Raccomandazione: “per le navi con motori più grandi che approdano regolarmente nello stesso porto, lerogazione di elettricità da terra dovrebbe essere unopzione da preferire, sotto il profilo ambientale ed economico, rispetto allimpiego di combustibile contenente lo 0,1 % di zolfo. In termini economici, questo sistema di erogazione dovrebbe comportare un risparmio per le navi nuove che utilizzano combustibile a basso tenore di zolfo e che approdano regolarmente nello stesso porto, in particolare ma non solo in presenza di esenzioni fiscali come quelle consentite
dalla direttiva 2003/96/CE. Gli Stati membri e le autorità locali potrebbero voler prendere in esame altri strumenti per incentivare i porti ad investire nellinfrastruttura di erogazione dellelettricità tramite allacciamento alle reti terrestri e a garantirne limpiego.”




LA RACCOMANDAZIONE DELLA UE DEL 21/12/2009
La Commissione della UE relativamente all’obbligo di usare combustibili marittimi a basso tenore di zolfo al momento dell’attracco ai porti nel 2009  (vedi quiha precisato che: “dovrebbero esigere da tali navi prove circostanziate dei provvedimenti che stanno adottando per mettersi in conformità. Tra le prove dovrebbero rientrare il contratto con un fabbricante e il piano di messa in conformità approvato dalle Tra le prove dovrebbero rientrare il contratto con un fabbricante e il piano di messa in conformità.”  Non solo ma nelle premesse la Raccomandazione chiarisce che il processo tecnico per permettere alle navi in oggetto di usare combustibili più puliti può avvenire in non più di 8 mesi!




LA REVISIONE DELLA DIRETTIVA SULLA EMISSIONI INQUINANTI DALLE NAVI
E’ in atto una revisione di questa Direttiva sulle emissioni inquinanti dalle navi frutto  degli studi recenti sopra riportati  e della Comunicazione della Commissione sullo stato di attuazione della Direttiva (si veda qui). 
Inoltre il Parlamento della UE con una recente Risoluzione del 11 settembre 2012
( vedi quiha voluto sottolineare:

1. L'inquinamento atmosferico provocato dalle navi all'ormeggio rappresenta uno dei maggiori problemi di molte città portuali relativamente ai loro sforzi per rispettare i valori limite dell'Unione sulla qualità dell'aria.
2. È opportuno che gli Stati membri sostengano l'utilizzo di un sistema elettrico lungo la costa, poiché attualmente l'alimentazione elettrica delle navi è di solito assicurata da motori ausiliari.
3. L'esperienza derivata dall'attuazione della direttiva ha dimostrato che vi è la necessità di un regime di monitoraggio e applicazione più severo per garantire la corretta attuazione della direttiva. A tal fine è necessario che gli Stati membri assicurino un campionamento sufficientemente frequente e accurato del combustibile per uso marittimo immesso sul mercato o utilizzato dalle navi, nonché una verifica periodica dei giornali di bordo e dei bollettini di consegna del combustibile. È inoltre necessario che gli Stati membri stabiliscano un sistema di sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive in caso di non ottemperanza alle disposizioni della direttiva. Al fine di garantire una maggiore trasparenza delle informazioni, è inoltre opportuno che il registro dei fornitori locali di combustibile per uso marittimo sia messo a disposizione del pubblico.
4. la proposta di Direttiva nuova conferma gli obblighi sulle percentuali di zolfo nei combustibili per le navi nei porti


CONCLUSIONI
Mentre la UE sta elaborando la nuova Direttiva in materia di emissioni da navi in modo ancora più stringente soprattutto sotto il profilo dei controlli-monitoraggi e delle sanzioni da applicare a chi risulta violare gli obblighi di legge…… potremmo sapere:
1. Perché Ministeri, Regione, Autorità Portuale, Terminalisti, Enti Locali non hanno fatto nulla fino ad ora di quanto indicato dalle due Raccomandazioni della Commissione UE sopra esposte?
2. Quando tutti questi signori cominceranno a muovere il loro riverito culo ed invece che pensare agli investimenti plurimilionari nello interesse dei terminalisti (anzi del terminalista vedi LSCT), cominceranno a pensare anche alla salute dei cittadini del Levante spezzino?
3. Infine e in attesa di scelte radicali che potevano essere avviate da anni, come ho dimostrato fino ad ora, cosa stanno facendo Autorità Portuale e Capitaneria di Porto per rispettare o far rispettare gli obblighi previsti dalla vigente normativa in materia di inquinamento e sicurezza nei porti commerciali marittimi? Obblighi che ho elencato da tempo in questo post


PS. GIUSTE PER CAPIRE  COSA E’ IN GIOCO
Secondo uno studio pubblicato dal giornale "Environmental Science &  Technology" dell'American Chemical Society, un'organizzazione indipendente costituita da professionisti del settore della chimica, nel 2002 le  emissioni inquinanti delle navi avrebbero causato la morte di 60mila  persone, una cifra destinata a crescere del 40% nel 2012.



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