venerdì 30 settembre 2016

Impianto rifiuti Cerri di Follo: le NON risposte di gestore e istituzioni

Dopo il deposito dell’esposto del Comitato dei cittadini della zona sulla situazione dell’impianto rifiuti in località Cerri di Follo ( sul Secolo XIX di ieri vedi a fianco) è intervenuta la Guardia Forestale che ha acquisito i fascicoli e la documentazione in merito all'impianto in oggetto come pubblicato questa mattina dal quotidiano Il Secolo XIX.
Ovviamente attenderemo con fiducia il lavoro di indagine del Corpo Forestale ma nel frattempo ho avuto modo di leggere alcune dichiarazioni incredibili da parte dei gestori e del Sindaco territorialmente competente.



Intanto colpiscono le “non dichiarazioni” dell’Ente principalmente responsabile in questa vicenda e cioè la Provincia della Spezia. La Provincia è l’ente che ha autorizzato l’impianto e che quindi ha le competenze tecniche e amministrative per verificare il rispetto delle prescrizioni contenute in detta autorizzazione.
Sarebbe interessante capire come ha fatto la Provincia ad autorizzare nuovamente questo impianto, con provvedimento n.92 del 19/1/2016, nonostante che da oltre un anno veniva gestito senza rispettare le autorizzazioni precedenti. Quelle autorizzazioni che vengono citate a premessa della nuova autorizzazione nel suo dispositivo,affermando che la stessa è subordinata “ al rispetto di tutte le prescrizioni riportate nelle Determinazioni Dirigenziali n.70 del 18/06/2008, n.41 del 26/03/2009, n.99 del 21/06/2012, n. 216 del 09/04/2014 e n. 476 del 23/07/2015

Quelle prescrizioni prevedevano che, giusto per sintetizzare, i rifiuti non potessero essere mai abbancati nel piazzale dell' impianto. 
Invece è così da molto tempo come si può vedere dalla seguenti fotografie in ordine temporale...... 

Gennaio 2015 















Maggio 2015















Settembre 2015













Gennaio 2016












Aprile 2016




















Settembre 2016















Di fronte a questo perdurante scempio di legalità i rappresentanti della ditta che gestisce l'impianto dichiarano oggi sul Secolo XIX :"Da qualche tempo trattiamo anche il materiale di clienti che facevano riferimento alla ditta Costa di AlbianoMagra- poi chiusa seguito di un incendio -. Così il materiale da trattare è aumentato quasi del 50 per cento.
Può essere questa una giustificazione per violare le prescrizioni di prevenzione sanitaria delle autorizzazioni vigenti? Direi proprio di no
C'è un ordinanza di urgenza che giustifichi deroghe parziali e provvisorie alle autorizzazioni vigenti? No non c'è alcuna ordinanza da parte di nessuna autorità competente. 
D'altronde la vicenda dell'impianto Costa Mauro non c'entra nulla visto che le violazioni delle prescrizioni autorizzatorie vanno avanti da quasi due anni, come ho dimostrato nelle foto sopra pubblicate, mentre l'impianto Costa Mauro è chiuso da qualche settimana. 

I rappresentanti della ditta ma anche il Sindaco del Comune di Follo provano anche a trovare un altra giustificazione allo scempio di legalità sopra dimostrato. Afferma il Sindaco di Follo: "Il 14 di settembre in Comune è stato depositato il progetto per la costruzione di una struttura di circa 1200 metri quadri che coprirà le aree esterne ad oggi interessate all'abbancamento dei materiali. Qualche mese di pazienza e tutto sarà risolto".   

Peccato che questa è la stessa argomentazione che il Sindaco ha usato nel maggio scorso come risulta da questo articolo del Secolo XIX in data 15/5/2016.
















D'altronde anche i rappresentanti della ditta che gestisce l'impianto con una lettera al Comitato dei cittadini residenti nella zona avevano chiesto di pazientare poco tempo e tutto si sarebbe risolto. 
Peccato che la lettera sia datata 11 maggio 2015 e si afferma che tutto sarà risolto entro la fine del mese stesso sic!  E qui la scusa è un nuovo impianto di selezione rifiuti non un nuovo capannone. Nuovo impianto di selezione che non si è mai visto. Infatti la nuova autorizzazione del gennaio 2016 afferma a un certo punto nelle premesse del dispositivo: "Rilevato che, come affermato nella citata comunicazione, oggi l’impianto installato nel corso del 2015 risulta definitivo in tutte le sue componenti e funziona in pieno rispetto ai dati di targa". 

Insomma una sequenza reiterata di scuse per nascondere il dato di fatto che questo impianto da circa due anni, con dimostrato dall'ampia documentazione allegata agli esposti dei cittadini, ha funzionato e continua a funzionare violando le stesse autorizzazione della Provincia. Ma il Sindaco al Secolo XIX del 15 maggio 2015 afferma: "la ditta esiste dagli anni 90 e lavora nel rispetto degli standard". 


Infine sempre il Sindaco di Follo dichiara sul Secolo XIX  di oggi (30 settembre 2016): "Non è vero che l'Amministrazione non ha vigilato - chiarisce il sindaco Giorgio Cozzani -. In passato sono stati elevati anche verbali. Inoltre abbiamo richiesto ad aprile e poi ad agosto verifiche e sopralluoghi ad Arpal, AsleProvincia. Non abbiamo avuto alcun riscontro.

Riguardo all'Arpal e al Comune, della Provincia ho già scritto sopra, rilevo quanto segue: 

In data 11 Febbraio 2015 si è svolta una ispezione dei tecnici del Dipartimento Arpal della Spezia. Dal verbale di ispezione, sottoscritto in data 18 Marzo 2015,  risulta che gli ispettori di Arpal si sono limitati a riportare, in detto atto ispettivo, unicamente la violazione dello stoccaggio in contenitori non coperti. Non risulta alcun riferimento al cumulo e alle violazioni delle prescrizioni sopra rilevate a cominciare dal mancato rispetto delle volumetri dei rifiuti  detenuti all’esterno del capannone,  alla mancanza di pavimentazione adeguata.

In data 20 Marzo 2015  con lettera del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Follo  inviata al rappresentante dei cittadini residenti nella zona limitrofa all’impianto in oggetto, si comunicava che, dopo accertamenti, si era rilevato che non esistevano particolari violazioni in atto all’interno del perimetro dell’impianto.

Ecco la situazione dell'area dell'impianto in quel periodo: 

notare il balcone di una residenza civile dalla quale è stata scattata la foto!

Viene da chiedersi di quali controlli stiamo parlando, ma soprattutto che rapporto c'è tra il contenuto dei verbali delle autorità competenti e la situazione reale dell'impianto.






Su una cosa, in parte, riconosco che i rappresentanti della ditta hanno ragione e cioè quando affermano che non andavano costruite residenze nuove intorno all'impianto. Ma anche questa è una mezza verità perché non tutte le abitazioni civili sono state realizzate dopo la installazione dell'impianto in questione.  E comunque questa è problematica riguardante la normativa sulle industrie insalubri di prima classe che secondo il vecchio, ma sempre in vigore, Testo Unico delle Leggi Sanitarie dovrebbero stare lontane dalle zone residenziali salvo che non dimostrino di recare nocumento ai residenti. Normativa sistematicamente violata nel nostro Paese.  
Ma come ho dimostrato sopra qui si parla soprattutto: 
1. di violazione di prescrizioni di autorizzazioni rilasciate dagli enti preposti, 
2. di mancanza di adeguati controlli pubblici da parte di tutti gli enti competenti, 
3. di mancata applicazione di sanzioni alle violazioni da parte della Provincia, 
4. di diffide della Provincia che non essendo rispettate avrebbero dovuto portare alla sospensione della attività in questione, 
5. di mancato esercizio delle funzioni di Autorità Sanitaria da parte del Sindaco competente.


Cosa significhi quanto sopra sotto il profilo di eventuali responsabilità penali spetterà alla Autorità competenti verificare, il sottoscritto insieme con l'Avvocato Lombardi e i cittadini del Comitato firmatario dell'ultimo esposto abbiamo descritto tutto con ampia documentazione. 

P.S.
peraltro come ho spiegato in questo post QUI,  questa attività andava chiusa da tempo perchè, a prescindere dalle violazioni già di per se gravissime sopra esposte, non ha mai avuto le corrette autorizzazioni che la legge prevede per impianti di queste dimensioni. 

5 commenti:

  1. Gent.mo Grondacci, ho letto con attenzione il suo post, sentendo il dovere nei suoi confronti e di tutti i cittadini di rappresentare quanto la Provincia ha fatto e sta facendo con riferimento all'impianto Ferdeghini di Follo. Penso infatti che sia dovere delle Istituzioni rispondere del proprio operato ed illustrare e motivare le proprie decisioni. Con il rispetto verso tutti, sperando che analogo rispetto verso le Istituzioni (e le persone che nelle Istituzioni operano) risiedano in coloro che segnalano problematiche o pongono interrogativi. Appena letto il post ho cercato di rintracciare "l'esposto". Ho verificato che mai è stato trasmesso dal Comitato alla Provincia. Ho chiesto quindi al Comune di Follo di averne copia. Cosa che il Comune ha fatto. Purtroppo, nella copia pervenuta in Provincia, non è possibile rintacciare nè il nome del firmatario nè un riferimento, telefono od indirizzo, a cui rivolgerci per contattare il Comitato. La prego, dott. Grondacci, di far da tramite, se lo ritiene, presso il Comitato, invitandolo a prendere contatto con l'Ufficio (tel. 0187/742307). Avrei piacere di incontrarli e poter interloquire con i loro rappresentanti. Vorrei poi far presente due soli elementi, evidentemente non conosciuti da parte dell'estensore del post. Riguardano il fatto che gli organi di controllo hanno elevato nei confronti della Ditta le sanzioni previste in caso di infrazione, da un lato, mentre la Provincia non ha mancato, in caso di accertate violazioni della propria autorizzazione, di intimare il rientro dentro i termini di una corretta gestione dell'impianto, diffidando l'impresa. La norma prevede una gradualità di provvedimenti in caso di inadempienze, legate alla loro persistenza o recidiva nonchè alla pericolosità in relazione alla salute pubblica. A questi principi ci siamo ispirati nel definire e decidere i comportamenti da assumere. Da ultimo, a fronte del ragionamento in tema di controlli da parte della Provincia, credo doveroso segnalare che a seguito dei provvedimenti assunti in tema di riordino delle Province da Governo e Parlamento è stato disposto lo scioglimento della Polizia Provinciale e, ad oggi, posso contare in modo molto episodico sulla collaborazione di soli due colleghi che possano legittimamente operare come organi di polizia, da condividere con il Servizio viabilità, per effettuare controlli ed ispezioni. E' di tutta evidenza come, in queste condizioni, sia impossibile sottoporre a controllo routinario tutte le autorizzazioni, non riuscendo nemmeno a rispondere alle segnalazioni ed alle richieste che pervengono all'ufficio da parte di privati ed Enti. Sono quindi ben accetti esposti, segnalazioni, suggerimenti che pervengano da singoli privati o da associazioni, verso i quali assicuro, nei limiti delle nostre limitate risorse umane, la presa in carico ed alle quali garantisco una risposte. Secondo scienza e coscienza. Nel rispetto di tutti gli interlocutori. Ai quali chiedo allo stesso modo, se lo ritengono, rispetto per il nostro lavoro.
    Grazie per l'ospitalità
    Marco Casarino
    Dirigente Provincia della Spezia

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. E' proprio perché credo nel rispetto del lavoro degli altri che ho scritto il post e soprattutto credo nella decisiva importanza dei controlli pubblici. Se questi controlli non funzionano non sarà colpa dei dirigenti della Provincia ma tanto meno dei cittadini che subiscono i disagi. So bene,essendo esperto del settore, come funziona la gradualità dei provvedimenti sanzionatori ma qui la gradualità ha superato ogni limite temporale e si è permesso ad una ditta di gestire l'impianto a proprio totale piacimento praticamente per due anni. Questo è un fatto non una illazione. Ovviamente i cittadini, dei quali mi onoro di essere consulente con l'Avvocato Lombardi, sono persone ragionevoli e chiedono solo ed unicamente il rispetto delle leggi e la garanzia di una buona qualità della loro vita quotidiana. Se siamo arrivati all'esposto depositato alla Guardia Forestale da parte dei cittadini è perché dopo solleciti di ogni tipo, da oltre due anni ripeto, non sono arrivate risposte esaurienti da parte di tutte le istituzioni competenti. Infine sui referenti dei cittadini l'Amministrazione Comunale di Follo conosce bene chi sono ma evidentemente ha convenienza a dimenticarlo come ha dimenticato,il Sindaco di questa amministrazione, di esercitare i propri poteri di massima autorità sanitaria sul territorio comunale. Comunque riferirò della sua nota ai cittadini residenti della zone. Grazie comunque per la disponibilità. Cordiali saluti.

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  2. Mi occupo da meno di due anni della materia ma, di questo sono sicuro, non ho mai ricevuto alcuna segnalazione riguardante l'impianto. Nei giorni scorsi due colleghi hanno potuto effettuare un controllo sull' impianto, a seguito del quale la Provincia ha disposto il blocco di ogni ingresso di materiale fino al ripristino delle condizioni indicate in autorizzazione. Come sempre anche questo provvedimento viene pubblicato sul sito internet consentendo a chiunque di venirne a conoscenza. Rimango a disposizione per ogni chiarimento ed approfondimento.
    Marco Casarino

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    1. io non mi metto a disquisire sulla sua buona fede mi limito solo a esporre fatti e atti per conto di cittadini. Già nel giugno 2015 venne presentato un esposto dai cittadini alla Procura della Repubblica, poi lettere al Sindaco e una diffida ad intervenire al Presidente della Provincia nel maggio 2015 interviste e articoli sui quotidiani e televisioni locali verbali di arpal, esposti diffide (giugno 2015) dei cittadini ma al di la di questo, vorrei capire come sia possibile che arpal con un sopralluogo nel febbraio 2015 scriva alla Provincia solo di cassoni non gestiti correttamente quando da mesi il piazzale era stracolmo di rifiuti non ben definiti con altezza di qualche metro a pochi metri in linea d'area dalle case. Situazione continuata fino ad oggi per cui è falso quanto dichiarato dal Sindaco di Follo che l'emergenza dei piazzali nello stabilimento sia frutto della situazione determinatasi dalla chiusura dell'impianto di Albiano Magra (impianto che conosco bene visto che lo sto seguendo a tutela dei cittadini albianesi). La domanda è come vengono svolti i controlli i questo territorio? Comunque essendo il mio ragionamento finalizzato solo ed unicamente alla tutela della salute dei cittadini e al buon funzionamento delle istituzioni pubbliche, mi pare di capire che finalmente qualcosa si stia muovendo. Mi auguro e soprattutto se lo augurano i cittadini residenti che la attuale situazione nei piazzali dello stabilimento cessi al più presto. Grazie comunque delle sue risposta.

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