Il Sindaco uscente di Brugnato dichiara: “Sulla
trasparenza - ricorda - siamo al primo posto sul sito del Ministero
dell'Interno con punteggio pieno in provincia per la pubblica amministrazione”.
Davvero è così? Secondo l’analisi
diretta (vedi QUI) che ho svolto sul sito
del Comune non mi risulta che il Comune di Brugnato brilli più di altri Comuni
della Provincia spezzina in fatto di trasparenza. Certo ci sono Comuni che
stanno peggio ma insomma addirittura parlare di punteggio pieno viene da
chiedersi come le facciano le graduatorie al Ministero degli Interni, ma su
questo torno a breve su questo post.
Preciso che questo post
non ha la finalità di contestare specificamente il Comune di Brugnato (ci sono Comuni in Provincia di Spezia messi molto peggio sotto il profilo della trasparenza) ma di
prendere ad esempio le dichiarazioni del Sindaco per spiegare sinteticamente
come funzionano le classifiche di merito sulla trasparenza dei siti
istituzionali e soprattutto cosa deve essere inserito in questi siti sulla base
di quale normativa.
UN ESEMPIO: LE INFORMAZIONI AMBIENTALI DA
PUBBLICARE
Sicuramente non è completo
il sito Amministrazione Trasparente del Comune di Brugnato relativamente alle
questioni ambientali. La sezione informazioni ambientali (vedi QUI) contiene solo le informazioni relative alla
procedura di eco certificazione del Comune.
Ma la normativa prevede
ben altro, anche perché come è noto la eco certificazione costituisce una
procedura volontaria non disciplinata da obblighi di legge puntuali se non la pubblicazione di documenti di sintesi. Ma soprattutto la normativa in materia di
trasparenza (Delibera CIVIT n. 50/2013 “Linee guida per l’aggiornamento del Programma triennale per
la trasparenza e l’integrità 2014-2016”
(per il testo completo vedi QUI ) prevede che nella sezione informazioni ambientali debbano
essere inseriti:
1. Stato dell'ambiente : Stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera,
l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi gli igrotopi,
le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi
costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre,
le interazioni tra questi elementi
2. Fattori inquinanti: Fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i
rifiuti, anche quelli radioattivi, le emissioni, gli scarichi ed altri
rilasci nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi
dell'ambiente
3. Misure incidenti sull'ambiente e relative analisi di impatto: Misure, anche amministrative,
quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi,
gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa,
nonché le attività che incidono o possono incidere sugli elementi e sui
fattori dell'ambiente ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed
ipotesi economiche usate nell'ambito delle stesse
4. Misure a protezione dell'ambiente e relative analisi di impatto: Misure o attività
finalizzate a proteggere i suddetti elementi ed analisi costi-benefìci ed altre
analisi ed ipotesi economiche usate nell'ambito delle stesse
5. Relazioni sull'attuazione della legislazione: Relazioni sull'attuazione
della legislazione ambientale
6. Stato della salute e della sicurezza umana: Stato della salute e della
sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le
condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici
d'interesse culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli
elementi dell'ambiente, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore
7. Relazione sullo stato dell'ambiente del Ministero dell'Ambiente e della
tutela del
Territorio.
Allora come mai se uno va
nel sito del Ministero dell’Interno nell’apposita sezione può leggere che il
Comune di Brugnato ha un sito che aderisce al 100% alla normativa sulla
trasparenza? La risposta la potrà trovare proprio sulla sezione del sito (vedi QUI), dove si chiarisce che
la classifica è basata solo sugli indicatori : “…
correlati alla realizzazione della
struttura così come definito dall’Allegato A[1]
al D.lgs. n.33/2013.” Se uno
va a leggersi questo allegato capisce che il riferimento è relativo al rispetto
delle sottosezioni in cui deve essere organizzato il sito Amministrazione
Trasparente. In questo senso il sito del
Comune di Brugnato è certamente completo.
Quindi la classifica è certamente corretta ma è riferita solo ad una
parte del rispetto della normativa sulla trasparenza diciamo all’involucro non
al contenuto che invece è definito dalla delibera CIVIT che ho citato sopra.
LE INFORMAZIONI INCOMPLETE
SULLA POLITICA AMBIENTALE DEL COMUNE DI BRUGNATO
Detto
questo andiamo comunque a vedere cosa dice l’unico documento pubblicato nella
sezione Informazioni Ambientali quello relativo al sistema di gestione
ambientale per l’ecocertificazione del Comune. Cito testualmente dal verbale
del riesame della politica ambientale del Comune (vedi QUI)
1. Manca
regolamento acustico
2. Raccolta
differenziata molto bassa
3. Manca la
formazione del personale
4. Manca
comunicazione all’esterno dei propri impatti ambientali (quelli del Comune
anche se non si capisce se si tratta delle strutture o delle politiche, è
questo secondo dato che sarebbe interessante da produrre come ho riportato
sopra citando la delibera Civit 50/2013)
5. Manca
la pubblicazione dei dati sulla qualità delle acque pur citate nel Verbale del
Riesame
6. Manca
l’allegato del Programma Ambientale 2015
Certo
molti di questi obiettivi (ad es. raccolta differenziata, mancata formazione del
personale) dipendono principalmente dalla carenza di risorse e dalla cattiva
gestione generale della raccolta rifiuti in tutta la Provincia, quindi non si
tratta di addossare eccessive responsabilità ad un Comune piccolo come
Brugnato. Ma qui interessava soltanto chiarire cosa e come devono essere
pubblicati o contenuti delle informazioni ambientali.
UNA INFORMAZIONE AMBIENTALE
INTEGRATA
Peraltro credo
che su questo tema occorrerebbe superare, e qui il Comune di Brugnato non ha
alcuna responsabilità diretta, la gestione dei flussi informativi ambientali e
territoriali su scala Comunale ma creare dei siti intercomunali che forniscano
dati integrati sull’area vasta (nel caso specifico la Val di Vara) perché solo
così si riuscirà a capire l’efficienza delle politiche ambientali e
territoriali messe in campo dalle istituzioni. In questo senso un ruolo decisivo lo potrebbero svolgere i siti dell'Arpal. Ma questo purtroppo la normativa
sulla trasparenza non lo prevede, ma lo prevede invece altra normativa.
Occorrerebbe una sistematizzazione delle procedure
autorizzatorie con sistemi di contabilità ambientale di area secondo le migliori
indicazioni che emergono dall’attuazione:
• della Convenzione di Aarhus Convenzione
sull'accesso alle informazioni, la partecipazione dei cittadini e l'accesso
alla giustizia in materia ambientale,
• della direttiva sull’accesso alle informazioni
ambientali,
• del Protocollo di Kiev sull’attività di reporting
ambientale di impresa e di area e sui nuovi registri per le emissioni
inquinanti e i loro trasferimenti (PRTR)
Ciò potrà servire per autorizzare non solo le attività
e gli impianti compatibili con la normativa di settore o con gli strumenti di
pianificazione territoriale e di programmazione anche sovraordinati, come è
avvenuto spesso nella nostra Provincia con i risultati che sappiamo, ma anche
tenendo conto degli impatti cumulativi e della specificità ambientale e
sanitaria di un dato territorio e delle interrelazioni che lo attraversano:
ambientali, sanitaria, sociali.
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