venerdì 20 maggio 2016

Comune di Brugnato trasparente? Dipende a cosa ci si riferisce

Il  Sindaco uscente di Brugnato dichiara: “Sulla trasparenza - ricorda - siamo al primo posto sul sito del Ministero dell'Interno con punteggio pieno in provincia per la pubblica amministrazione”.

Davvero è così? Secondo l’analisi diretta (vedi QUIche ho svolto sul sito del Comune non mi risulta che il Comune di Brugnato brilli più di altri Comuni della Provincia spezzina in fatto di trasparenza. Certo ci sono Comuni che stanno peggio ma insomma addirittura parlare di punteggio pieno viene da chiedersi come le facciano le graduatorie al Ministero degli Interni, ma su questo torno a breve su questo post.
Preciso che questo post non ha la finalità di contestare specificamente il Comune di Brugnato (ci sono Comuni in Provincia di Spezia messi molto peggio sotto il profilo della trasparenza) ma di prendere ad esempio le dichiarazioni del Sindaco per spiegare sinteticamente come funzionano le classifiche di merito sulla trasparenza dei siti istituzionali e soprattutto cosa deve essere inserito in questi siti sulla base di quale normativa.



UN ESEMPIO: LE INFORMAZIONI AMBIENTALI DA PUBBLICARE
Sicuramente non è completo il sito Amministrazione Trasparente del Comune di Brugnato relativamente alle questioni ambientali. La sezione informazioni ambientali  (vedi QUIcontiene solo le informazioni relative alla procedura di eco certificazione del Comune.
Ma la normativa prevede ben altro, anche perché come è noto la eco certificazione costituisce una procedura volontaria non disciplinata da obblighi di legge puntuali se non la pubblicazione di documenti di sintesi.  Ma soprattutto la normativa in materia di trasparenza (Delibera CIVIT  n. 50/2013 “Linee guida per l’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014-2016” (per il testo completo vedi QUI ) prevede che nella sezione informazioni ambientali debbano essere inseriti:
1. Stato dell'ambiente : Stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali,  compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi,  compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi
2. Fattori inquinanti: Fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le  emissioni, gli scarichi ed altri rilasci nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi  dell'ambiente
3. Misure incidenti sull'ambiente e relative analisi di impatto: Misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli  accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o  possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi  economiche usate nell'ambito delle stesse
4. Misure a protezione dell'ambiente e  relative analisi di impatto: Misure o attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed  ipotesi economiche usate nell'ambito delle stesse
5. Relazioni sull'attuazione della legislazione: Relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale
6. Stato della salute e della sicurezza umana: Stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le  condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse culturale, per quanto influenzabili  dallo stato degli elementi dell'ambiente, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore
7. Relazione sullo stato dell'ambiente del  Ministero dell'Ambiente e della tutela del
Territorio.

Allora come mai se uno va nel sito del Ministero dell’Interno nell’apposita sezione può leggere che il Comune di Brugnato ha un sito che aderisce al 100% alla normativa sulla trasparenza? La risposta la potrà trovare proprio sulla sezione del sito (vedi QUI), dove si chiarisce che la classifica è basata solo sugli indicatori : “… correlati alla realizzazione della struttura così come definito dall’Allegato A[1] al D.lgs. n.33/2013.  Se uno va a leggersi questo allegato capisce che il riferimento è relativo al rispetto delle sottosezioni in cui deve essere organizzato il sito Amministrazione Trasparente.  In questo senso il sito del Comune di Brugnato è certamente completo.  Quindi la classifica è certamente corretta ma è riferita solo ad una parte del rispetto della normativa sulla trasparenza diciamo all’involucro non al contenuto che invece è definito dalla delibera CIVIT che ho citato sopra.


LE INFORMAZIONI INCOMPLETE SULLA POLITICA AMBIENTALE DEL COMUNE DI BRUGNATO
Detto questo andiamo comunque a vedere cosa dice l’unico documento pubblicato nella sezione Informazioni Ambientali quello relativo al sistema di gestione ambientale per l’ecocertificazione del Comune. Cito testualmente dal verbale del riesame della politica ambientale del Comune (vedi QUI)
1. Manca regolamento acustico
2. Raccolta differenziata molto bassa
3. Manca la formazione del personale
4. Manca comunicazione all’esterno dei propri impatti ambientali (quelli del Comune anche se non si capisce se si tratta delle strutture o delle politiche, è questo secondo dato che sarebbe interessante da produrre come ho riportato sopra citando la delibera Civit 50/2013)
5. Manca la pubblicazione dei dati sulla qualità delle acque pur citate nel Verbale del Riesame
6. Manca l’allegato del Programma Ambientale 2015

Certo molti di questi obiettivi (ad es. raccolta differenziata, mancata formazione del personale) dipendono principalmente dalla carenza di risorse e dalla cattiva gestione generale della raccolta rifiuti in tutta la Provincia, quindi non si tratta di addossare eccessive responsabilità ad un Comune piccolo come Brugnato. Ma qui interessava soltanto chiarire cosa e come devono essere pubblicati o contenuti delle informazioni ambientali.



UNA INFORMAZIONE AMBIENTALE INTEGRATA
Peraltro credo che su questo tema occorrerebbe superare, e qui il Comune di Brugnato non ha alcuna responsabilità diretta, la gestione dei flussi informativi ambientali e territoriali su scala Comunale ma creare dei siti intercomunali che forniscano dati integrati sull’area vasta (nel caso specifico la Val di Vara) perché solo così si riuscirà a capire l’efficienza delle politiche ambientali e territoriali messe in campo dalle istituzioni. In questo senso un ruolo decisivo lo potrebbero svolgere i siti dell'Arpal. Ma questo purtroppo la normativa sulla trasparenza non lo prevede, ma lo prevede invece altra normativa.
Occorrerebbe una sistematizzazione delle procedure autorizzatorie con sistemi di contabilità ambientale di area secondo le migliori indicazioni che emergono dall’attuazione:
• della Convenzione di Aarhus Convenzione sull'accesso alle informazioni, la partecipazione dei cittadini e l'accesso alla giustizia in materia ambientale,
• della direttiva sull’accesso alle informazioni ambientali,
• del Protocollo di Kiev sull’attività di reporting ambientale di impresa e di area e sui nuovi registri per le emissioni inquinanti e i loro trasferimenti (PRTR)
Ciò potrà servire per autorizzare non solo le attività e gli impianti compatibili con la normativa di settore o con gli strumenti di pianificazione territoriale e di programmazione anche sovraordinati, come è avvenuto spesso nella nostra Provincia con i risultati che sappiamo, ma anche tenendo conto degli impatti cumulativi e della specificità ambientale e sanitaria di un dato territorio e delle interrelazioni che lo attraversano: ambientali, sanitaria, sociali.






[1] http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2013_0033.htm

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