Il
gruppo di lavoro che in sede IMO (Organizzazione Internazionale Marittima (QUI) si è
recentemente riunito per avvallare nuovi obiettivi più stringenti per le
emissioni di gas serra dalle navi ha rinviato ogni decisione alla prossima
riunione del giugno 2023. Per ora le proposte che girano non sono molto diverse
dagli obiettivi concordati nel 2018 e che comunque sono insufficienti affinché
anche il trasporto marittimo contribuisca gli obiettivi di decarbonizzazione
internazionali ed europei.
Però
mentre la lobby degli armatori agisce per bloccare gli obiettivi verso la
neutralità climatica arriva la notizia che il principale operatore del porto di
Genova (PSA) ha piantato 300 alberi sic!
Ma
torniamo a quello che è successo alla riunione (QUI il
resoconto completo) in sede IMO…
Il
gruppo di lavoro intersessionale sulla riduzione delle emissioni di gas a
effetto serra delle navi (ISWG-GHG 14) si è riunito dal 20 al 24 marzo, con
oltre 750 partecipanti registrati provenienti da quasi 80 Stati membri dell'IMO
e da organizzazioni internazionali non governative in stato consultivo con l'IMO
e intergovernative organizzazioni. L'incontro si è tenuto di persona con
partecipazione ibrida a distanza.
La
Strategia aggiornata e rivista dovrebbe essere adottata dal Comitato per la
protezione dell'ambiente marino (MEPC), che è l'organo decisionale, nella sua
prossima 80a sessione dal 3 al 7 luglio 2023. Un'ulteriore sessione del Gruppo
di lavoro intersessionale si terrà il 26- 30 giugno (ISWG-GHG 15).
Il
Gruppo ha concordato una bozza di strategia rivista sui gas a effetto serra da
utilizzare come base per i negoziati in corso nella prossima sessione su quella
che diventerà la strategia dell'IMO del 2023 sulla riduzione delle emissioni di
gas a effetto serra delle navi. La bozza di documento sviluppata dal
gruppo contiene diverse opzioni per testo e numeri, che riflettono diverse
proposte presentate su varie parti della bozza di strategia sui gas serra
dell'IMO per il 2023, che saranno ulteriormente prese in considerazione durante
le prossime riunioni sul clima dell'IMO.
L’ipotesi
di accordo prevede misure legalmente vincolanti per garantire una riduzione del
40% dell'intensità di carbonio su tutta la flotta globale entro il 2030,
rispetto al 2008, e che costituisce un trampolino di lancio fondamentale per
raggiungere il 100% di decarbonizzazione nel più breve tempo possibile dopo il
2050. Siamo non lontani dalle proposte iniziali concordate in sede IMO nel 2018
(QUI):
ridurre le emissioni di CO2 per lavoro di trasporto, in media nel trasporto
marittimo internazionale, di almeno il 40% entro il 2030 rispetto al 2008 mentre per percentuali sopra il 50% si parla del dopo 2050.
Le
associazioni ambientaliste come Clean Shipping Coalition chiedevano un
dimezzamento entro il 2030 e l’azzeramento delle emissioni di gas serra entro
il 2040.
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