Dopo l’articolo di oggi
sul Secolo XIX relativo alla mia decisione di non partecipare alla Comunarie di
5stelle, sono apparse sulla rete dichiarazioni e interpretazione varie
totalmente false e oltretutto in palese contrasto perfino con quanto riportato
nello stesso.
Credo quindi sia
necessario per una questione di trasparenza e rispetto verso il mio pensiero,
quello vero non le interpretazioni “interessate”, riportare l’integrale lettera che lo scorso 17 agosto ho
inviato al Movimento 5stelle della Spezia.
Ciao a tutti.
Anche su richiesta di alcuni di voi
con questa mail voglio mettere per iscritto quanto affermato più
genericamente e meno sistematicamente, nella ultima plenaria a cui ho
partecipato.
In quella sede avevo esordito
affermando che prendevo atto della impossibilità di perseguire l'obiettivo che
avevo posto a condizione della mia candidatura nella mia mail dello scorso 21
maggio 2016: la creazione di una coalizione civica con al centro la lista
5stelle. Le ragioni sono conosciute ma anche ovvie per voi: le regole del
Movimento non permettono alleanze neppure con liste civiche. Non sto qui a
ribadire le ragioni che mi avevano portato a fare questa proposta perché
affondano tutte sulla specificità delle prossime elezioni amministrative su cui
vi ho già "tediato" in varie plenarie e chiacchierate informali, ma
anche sulla mia storia personale che come è noto non è certo collimante con
quella del Movimento se non altro per ragioni anagrafiche.
Bene! Ma c'è un ma......
Nell'ultima plenaria a cui ho partecipato svolgevo un ulteriore
ragionamento frutto della mia riflessione di questi mesi anche alla luce degli
ultimi risultati nella recente tornata elettorale amministrativa, ma anche
dell'avere avuto la possibilità, frequentandolo e non solo a Spezia, di
conoscere molto meglio il Movimento da dentro, la sua filosofia, la sua visione
della politica, i suoi limiti ma anche la sua ricchezza umana.
Voglio quindi sviluppare meglio il
mio ragionamento che ho già accennato in plenaria.
Come dicevo anche alla plenaria il
Movimento, in vista delle prossime elezioni spezzine. aveva ed ha due
alternative circa la scelta della tipologia del candidato "ideale" a
Sindaco.
La prima è quella di puntare su una candidatura "forte" secondo
parametri tradizionali della politica. Vale a dire un candidato conosciuto,
presente da tempo sul territorio, con esperienza e competenza politico
amministrativa non maturata dentro o solo dentro il movimento per ovvi motivi
temporali. Con queste caratteristiche molti di voi si erano orientati sulla mia
persona. In questo primo indirizzo di scelta del candidato, come ho avuto più
volte occasioni di ribadire, le primarie non avevano, non hanno e non avranno
alcun senso. Infatti, e lo dico con la mia solita franchezza, un candidato
migliore del sottoscritto non c'è. Se ci fosse stato sarebbe emerso in
questi mesi e quindi come dire le primarie non servono a nulla, anzi
rischiano di indebolire i caratteri di una mia eventuale candidatura. E non mi
si cerchi di spiegare che non è così perché queste spiegazioni non hanno alcun
fondamento, peraltro le primarie, a differenza del divieto di accordi
elettorali, non sono neppure obbligatorie come è noto a tutti voi. Non solo ma
le primarie, sempre nella logica della candidatura "forte", sono solo
servite a buttare vie 6 mesi in discussioni sul regolamento mentre fuori in
città succedeva di tutto e come dire un progetto elettorale pronto sarebbe
stato utilissimo. Ora si rischia di fatto di partire per la campagna elettorale
a novembre inoltrato se non addirittura a gennaio. Ma tant'è ormai è andata
così e anche di questo prendo atto come della impossibilità della coalizione
civica.
Ma io non appartengo alla
categoria degli innamorati del proprio ruolo e non ho mai, nella mia vita
recente o remota, espresso pensieri politici o effettuato scelte che partissero da me stesso, anche in senso buono intendiamoci e non opportunistico ma diciamo
semplicemente di consapevolezza del proprio valore e delle proprie
aspirazioni, umanamente legittime come quelle di tutti.
Continuo a pensare come la
mia filosofa preferita: che "gli
uomini e non l'uomo abitano la terra" e quindi che la politica sia
azione collettiva.
E qui veniamo alla seconda
ipotesi di candidatura a Sindaco che a mio avviso emerge
prepotentemente dall'ultima tornata elettorale e che renderebbe, questa si,
utili e sensate le prossime primarie. Cosa ci hanno detto le elezioni non solo
di Roma e Torino ma anche di altri Comuni minori compresi quelli dove non
abbiamo vinto ma abbiamo ottenuto un risultato significativo, penso in Liguria
a Savona ad esempio ma tutto sommato anche a Milano e Napoli?
Ebbene quelle elezioni ci hanno
detto che il Movimento deve credere fortemente in quello che è uno dei suoi
obiettivi originari e fondanti: portare il cittadino comune alla
politica e al governo delle città e del Paese. Certo questo cittadino dovrà
essere scelto con criteri di razionalità ci mancherebbe, non si può mandare uno
a caso per intenderci, ma allo stesso tempo deve essere espressione della
cittadinanza comune, deve essere un cittadino che è emerso dal precedente
mandato comunale (vedi i casi di Roma e Torino) del Movimento o, ancora meglio, emergerà da primarie dove il principio da perseguire dovrà essere: vogliamo
dimostrare che non solo un cittadino comune può fare politica, ma può andare al
governo e dimostrare di essere capace di circondarsi di competenze meglio degli
"scafati" militanti con lunghe esperienze politiche come il
sottoscritto. Qui sta il messaggio rivoluzionario del Movimento 5stelle che lo
distingue da tutti gli altri soggetti politici in campo. Noi non
cerchiamo il "nome" da buttare sul terreno del marketing
politico, noi cerchiamo un programma costruito con i cittadini e
vogliamo un candidato a Sindaco che non sia una "storia a se" che non
sia "una star di luce autoprodotta" ma il semplice garante di
attuazione di quel programma e sappia per far questo circondarsi dalle
competenze adeguate e qui si che contano le "storie" passate ma in
termini di competenze tecniche prima di tutto. Noi vogliamo dire ai cittadini:
votate non un candidato singolo, votate il VOSTRO PROGRAMMA! Ma per far questo
davvero dobbiamo dimostrare con il modo di scelta del candidato che siamo noi i
primi a credere in tutto ciò.
Insomma cari miei la prima ipotesi
quella del candidato "forte" è certamente sensata ma è tutta dentro
il vecchio orizzonte della politica e comunque non ha alcun senso se ricercata
attraverso le primarie. Ma è la seconda ipotesi che davvero farebbe diventare
la nostra campagna un fatto rivoluzionario sin dalla partenza recuperando, in
termini mediatici, tutti questi mesi persi a guardarci l'ombelico.
Vi invito caldamente a perseguire la
seconda ipotesi di candidatura attraverso le prossime primarie. Io sarò con voi
fino in fondo perché noi a quel punto non difenderemo il tizio "x" ma
difendendo il nostro candidato "cittadino comune" difenderemo tutti i
cittadini spezzini. E se tutto ciò funzionerà e riusciremo a governare non solo
avremo fatto il bene di Spezia ma avremo compiuto una rivoluzione democratica
assoluta in questi tempi di qualunquismo dilagante e di crisi apparentemente
irreversibile della democrazia rappresentativa e di delega passiva.
Vi chiedo di andare fino in fondo
nel perseguire i vostri principi, non cercate scorciatoie (belle in apparenza e
più semplici ma sempre in apparenza) perché, consentitemi la chiosa
finale (del mio filosofo preferito): "se l’uomo è formato dalla
circostanze occorre formare umanamente le circostanze”.
you
are ready?
un
saluto,
Marco Grondacci
P.S.
per favore non mi si dica che non ci
sono, nei militanti storici del Movimento ma anche tra quelli meno
"storici", persone in grado di svolgere questo ruolo: me ne
vengono in mente così immediatamente mentre sto scrivendo almeno tre o quattro....
quindi non cerchiamo scuse.... quanto alla competenza i competenti ci sono e
gli altri li troveremo statene certi... . intanto sull'ambiente siamo già in grado di fare un c.... così a tutti, indovinate perché ah ah ah!
Sono contento della sua candidatura.
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