domenica 29 dicembre 2013

Comune di Spezia: come insultare un Ministro usando i soldi dei cittadini!

I Motivi Aggiunti al ricorso del Comune contro gli atti degli organi periferici del Ministero dei Beni e attività Culturali li ho esaminati e pubblicati QUI

In questo nuovo post mi preme rilevare una questione che, in quello sopra linkato, accennavo soltanto e che riguarda i vergognosi e gratuiti insulti che, un atto processuale prodotto da un Ente Pubblico, ha indirizzato nei confronti di un Ministro della Repubblica: nella specie il Ministro Bray dei Beni e Attività Culturali


Si legge  a pagina 18 dei Motivi Aggiunti:  “…… non è dato comprendere come, a scapito del Comune, il Ministro laureato in Lettere e Filosofia, abbia potuto dar credito allo scomposto attacco di Sgarbi – tra l’altro condannato in via definitiva per truffa aggravata e falso continuato ai danni della sua Amministrazione – ed assecondarlo. E come abbia potuto riservarsi la decisione sulla realizzazione del progetto con atti che, quantunque non rispondenti agli usuali canoni formali, hanno rilevato una determinante efficacia.  Non ci si può  non interrogare sulla ragione e sul contesto che hanno indotto il Ministro a presentare l’annuale libro-strenna dello Sgarbi: fatto che è stato giustamente censurato da autorevole organo di stampa (il Sole24ore 17/11/2013).”

Intanto in questa frase c’è una dichiarazione totalmente falsa: il Ministro sulla vicenda di Piazza Verdi non ha emanato alcun atto ma ha esercitato la sua funzione di vigilanza nei confronti degli organi periferici del Ministero di cui è responsabile.  
Ma come dire qui siamo nel campo del diritto amministrativo, un campo proprio di un atto come i Motivi Aggiunti ad un ricorso al TAR.

La gravità di quanto riportato sopra sta in tutto il resto del passaggio sopra riportato.
In poche righe, gli avvocati del Comune affermano i seguenti concetti:
1. Il Ministro darebbe considerazione, nell’esercizio delle sue funzioni, ad un pluripregiudicato
2. Il Ministro avrebbe invitato gli organi periferici del suo Ministero a rivedere l’autorizzazione del progetto di Piazza Verdi solo per “assecondare” Sgarbi
3. Il Ministro intratterrebbe rapporti di scambi di favore con Sgarbi tanto che, oltre ad assecondarlo nell’esercizio delle sue funzioni, addirittura presenzierebbe alla presentazione di suoi libri.

Non male per un atto redatto a nome e per conto di un Ente Pubblico, pagato con soldi pubblici.  E’ chiaro che qui il diritto amministrativo c’entra poco, c’entra invece la logica calunniosa atta a screditare personalmente un Ministro a prescindere dalla legittimità degli atti e/o comportamenti istituzionali da esso tenuti nello esercizio delle sue funzioni. 


Questa è la cultura della burocrazia e del ceto politico che governa il Comune di Spezia: arroganza, insulti a  tutti coloro che si oppongono alle loro decisioni, in più in questo caso usando soldi pubblici (decine di migliaia di euro) per incaricare un avvocato esterno alla Avvocatura Civica. Ma non era una causa, per il Comune, vinta in partenza?  E allora che bisogno c’era di ingaggiare principi del foro e soprattutto di insultare e calunniare un Ministro che, nel caso in esame,  ha solo esercitato le sue funzioni? 



Nessun commento:

Posta un commento