Documento (QUI)
della Associazione Transport & Environment (T&E) che fornisce delle
raccomandazioni per rafforzare il sistema di scambio di quote di emissione
dell'UE (ETS) per il settore marittimo, in vista dell'imminente revisione delle
politiche e dell'obiettivo climatico dell'UE per il 2040.
T&E sottolinea la necessità di mantenere sia l'EU ETS
(QUI)
che il Net Zero Framework NZF (QUI)
dell'IMO, poiché nessuno dei due da solo è sufficiente per soddisfare la quota
del trasporto marittimo nell'azione per il clima.
Il documento di T&E dimostra che entrambi i sistemi
sono necessari, soprattutto perché nessuno dei due è sufficiente da solo a
raggiungere gli obiettivi climatici dell'UE o a coprire il reale costo
climatico delle emissioni.
Soprattutto il Documento riprende la Valutazione di
Impatto ambientale ma anche socioeconomico che la Commissione ha svolto in vista
della approvazione della normativa EU ETS. Valutazione che ha chiarito come la
normativa avrà un impatto minimo sulla competitività dei porti, nonché marginale
sui costi ambientali nella scelta del porto. Stesse conclusioni in due Relazioni della Commissione del 2025 di cui tratto nel contenuto del post che segue.
In questo quadro spicca la Relazione (QUI) della Commissione UE sulle emissioni di CO2 generate dal trasporto marittimo dove si afferma che le emissioni di gas serra nel settore non diminuiscono e restano al livello del 2008! Con l'aggiunta delle emissioni di particolato carbonioso, che rappresentano circa il 7% delle emissioni di gas serra del trasporto marittimo internazionale.
Nonostante ciò dobbiamo leggere recentissime dichiarazioni
(QUI) dal fronte “portualista” (armatori
in testa) che attaccano per l’ennesima volta la suddetta normativa…