SEZIONI DI APPROFONDIMENTO E DOCUMENTAZIONE

mercoledì 30 maggio 2012

Federici 2: accentramento delle decisioni, dubbia competenza... siamo alle solite, anzi peggio!


Il Federici 2 inizia subito con il piede sbagliato, viene creata un'area apposita dedicata, citiamo dal sito del Comune (vedi quiad:  "una serie di progetti strategici e prioritari nell’ambito della mobilità, delle grandi infrastrutture e viabilità, dei progetti speciali e aree militari, del patrimonio, delle attività produttive".  


INSOMMA TUTTA LA CICCIA ANCORA IN BALLO NELLA NOSTRA CITTA' , basti pensare all'attuazione del PRP e al waterfront.

lunedì 28 maggio 2012

Le regole dei dirigenti nazionali di SEL e quelle dello statuto di SEL



"all'interno di SEL ci sono delle regole che devono essere rispettate da tutti" dichiara, perentoriamente, in una intervista al Secolo XIX, di Spezia, il commissario Quaranta della federazione spezzina di SEL. 


Parliamo di regole? Io ci vado a nozze con le regole. 


Allora il punto 7 articolo 8 dello Statuto di SEL attualmente in vigore (vedi questo LINK), recita: "L'Assemblea federale decide le alleanze politiche e le liste per le elezioni provinciali e del Comune capoluogo di Provincia, previa consultazione dei Circoli.....L'Assemblea federale è competente a dirimere i conflitti politici circa le alleanze elettorali nei comuni".  


Ora a me risulta ma se sbaglio qualcuno mi corregga che: 
1. L'assemblea federale aveva votato a grande maggioranza l'uscita di SEL dall'alleanza con Federici
2. il circolo comunale era stato sentito anche perchè alcuni facevano parte dell'assemblea provinciale o federale
3. le eventuali conflittualità dovevano tornare e sono tornate all'assemblea provinciale o federale per usare la dizione dello statuto di SEL. 


Invece cosa succede in sequenza? 

giovedì 24 maggio 2012

La proposta della Giunta Burlando sulla valutazione ambientale dei piani urbanistici: gravi ritardi, poche luci, molte ombre.

La Giunta regionale della Liguria ha finalmente presentato un disegno di legge
(per il testo vedi quiper applicare la Valutazione Ambientale Strategica  (di seguito VAS) ai piani e programmi a rilevanza ambientale e territoriale.
Su cosa sia la VAS, ma soprattutto a cosa possa servire, vi invito a leggere questo breve commento qui


Di seguito analizzerò luci ed ombre del disegno di legge della Giunta Burlando, ma prima è bene ricordare gli effetti dei ritardi della Regione Liguria nell'applicare questa procedura di valutazione peraltro prevista dalla normativa comunitaria. 

giovedì 17 maggio 2012

Giunta Federici: una critica non sui nomi e i posti ma sul modello di governo!


Dopo la presentazione della Giunta Federici, parafrasando ironicamente la battuta di un famoso film, ……”si è scatenato l’inferno”.   Critiche da molti partiti alleati e sostenitori di Federici: dal PD, a SEL, al PSI  per non parlare di mal di pancia diffusi anche nel c.d. popolo di sinistra che ha sostenuto il candidato poi risultato ampiamente vincente (anche se solo parzialmente come ho spiegato qui).   
Ma come dimostro di seguito le critiche dei partiti appaiono più interessate ad una logica autoreferenziale che a promuovere una giunta utile per realizzare un modello di governo dell'ente locale trasparente, efficiente e  nell'interesse generale dei cittadini spezzini. 


martedì 15 maggio 2012

Centrale Enel: novità dalla UE contro le fumate nere, Federici intervenga!

Vi ricordate le fumate nere dei mesi scorsi?  Tipo quella che vedete riprodotta nella foto a fianco ripresa dal profilo di fb Via la centrale enel da Spezia.  Ne ho trattato qui e successivamente qui.  

Quelle fumate erano quasi sicuramente dovute  ai c.d transitori cioè a fenomeni di arresto ed avvio del gruppo a carbone. A dimostrazione della importanza di questo problema, in termini in primo luogo di impatto sulla salute dei cittadini spezzini, la UE ora ha approvato una Decisione (per  il testo integrale vedi quinella quale ha innovato gli obblighi che gli impianti, come la centrale Enel, hanno in queste situazioni.
Di seguito descriverò le conseguenze di questa Decisione rispetto alla centrale Enel di Spezia ed al ruolo che potrebbe giocare l'Amministrazione Comunale.......

venerdì 11 maggio 2012

Centrale Enel: Assocarboni all’assalto della salute e dell’economia degli spezzini!

Rinaldo Sorgenti, vicepresidente di Assocarboni con vari interventi sui mass media spezzini (da ultimo vedi qui) ha cercato di farsi sponsor tecnico dell’uso del carbone.

Da un punto di vista normativo ho dimostrato qui come sia possibile chiudere il gruppo a carbone, da un punto di vista ambientale e sanitario rinvio all’ottimo lavoro del Comitato Spezia via dal carbone.

Ma le tesi dell’Assocarboni sono più insidiose perché fondate su argomentazioni energetiche ed economiche che stanno alla base delle giustificazioni che i nostri amministratori locali usano per mantenere il gruppo a carbone nella centrale di Spezia.

È quindi fondamentale per dimostrare anche da un punto di vista energetico ed economico la non strategicità del gruppo a carbone alla Spezia e la non strategicità dell’uso di questo combustibile nelle centrali italiane.

Di seguito riporto una serie di tabelle di sintesi nelle quali metto a confronto le tesi di Assocarboni a favore dello sviluppo dell’uso del carbone nella generazione termoelettrica e i documenti delle Istituzioni nazionali e internazionali che dimostrano esattamente il contrario…….

TESI ASSOCARBONI
RISPOSTE DALLA DOCUMENTAZIONE DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI, EUROPEE  E NAZIONALI






Gli incentivi all’uso del carbone sono ridotti solo per ragioni competitive visto che il carbone importato da paese esterni alla UE costa meno anche per il minor costo del lavoro
Decisione della Commissione UE (1)
Con la quale sono stati tagliati gli aiuti alle miniere di carbone non più competitive. Come si legge nelle premesse la definizione di non competitività non dipende tanto dalla diversità del costo del lavoro ma, cito dalla Decisione, dalla affermazione che : “La politica dell’Unione volta a promuovere le fonti energetiche rinnovabili e un’economia a basse emissioni di carbonio sostenibile e sicura non giustificano un sostegno temporalmente illimitato alle miniere di carbone non competitive”. D’altronde sempre la Commissione UE ha stimato in circa 3 miliardi di euro all’anno i sussidi pubblici che hanno sostenuto la filiera europea del carbone tra il 2007 e il 2009 (2 dei quali nella sola Germania).

Rapporto della Agenzia Internazionale per l’Energia 2011 (2)
Se entro il 2017 non verrà implementata una nuova  e decisa azione, le infrastrutture connesse al settore energetico esistenti in quel momento  produrranno l’intero volume di emissioni di CO2 consentito nello Scenario 450 al 2035.  In questa ipotesi, non rimarrebbe alcuno spazio di inserimento per centrali elettriche stabilimenti industriali ed altre infrastrutture di nuova costruzione a meno che non siano  a zero emissioni di anidride carbonica, il che sarebbe estremamente costoso. Ritardare  l’azione è un finto risparmio: per ogni dollaro di investimento evitato nel settore elettrico prima del 2020, sarà necessario investire 4,3 dollari in più negli anni successivi al fine di controbilanciare l’aumento delle emissioni.”   

(1) per il testo vedi qui
(2) per il testo vedi qui
   
TESI ASSOCARBONI
RISPOSTE DALLA DOCUMENTAZIONE DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI, EUROPEE  E NAZIONALI






L’effetto serra è dovuto ai cicli naturali della terra
Rapporto Agenzia Internazionale Energia (1) 

"Le emissioni di CO2 legate all'energia sono ai massimi storici, nel quadro delle politiche attuali, si stima che il consumo energetico e le emissioni di CO2 aumenterebbero di un terzo entro il 2020 e di quasi il doppio entro il 2050. Questo probabilmente porterà le temperature globali di almeno 6° C in più. Tale risultato potrebbe essere affrontato dalle future generazioni con notevoli difficoltà economiche, di sicurezza ambientale ed energetica, un'eredità che, a quanto so, nessuno di noi vuole lasciare».

(1) "Tracking Clean Energy Progress - Energy Technology Perspectives 2012 excerpt as IEA input to the Clean Energy Ministerial" vedi    qui 
Rapporto presentato lo scorso  Aprile al  Cleanenergy ministerial 3 (Cem3)  

TESI ASSOCARBONI
RISPOSTE DALLA DOCUMENTAZIONE DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI, EUROPEE  E NAZIONALI



Non è vero che l’effetto serra è incrementato dal carbone nella generazione termoelettrica in Italia, la responsabilità maggiore è del metano e dell’olio combustibile

Rapporto Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (1)


1. a parità di energia prodotta il carbone produce oltre il doppio di gas serra rispetto alle centrali a gas” (pagine 27 e 28 del Rapporto ISPRA). Infatti nel 2009 la produzione di grammi di CO2 per Kwh è stata di 892 per il carbone e di 376 per il gas naturale: vedi tabella 1.15 pagina 30 del Rapporto
2. le centrali a carbone sono nettamente meno efficienti di quelle a gas: vedi pagina 15 del Rapporto,
3. le centrali a ciclo combinato (gas) hanno minori consumi proporzionali di elettricità per servizi ausiliari e perdite nei trasformatori, cioè sono più efficienti energeticamente anche nel loro funzionamento interno: vedi pagina 17 del Rapporto;
4.Complessivamente l’intero parco termoelettrico nazionale presenta, a partire dal 1990, un incremento della produzione elettrica cui non è corrisposto un proporzionale incremento delle emissioni di CO2…….La diminuzione del fattore di emissione è dovuta principalmente al costante incremento della quota di gas naturale nella produzione elettrica ed alla continua diminuzione del fattore di emissione specifico per il gas naturale, diminuzione dovuta a sua volta all’incremento dell’efficienza di conversione elettrica degli impianti alimentati da gas naturale.”: vedi pagine 30 e 31 del Rapporto.

(1) per il testo vedi qui

 

 

TESI ASSOCARBONI

 

RISPOSTE DALLA DOCUMENTAZIONE DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI, EUROPEE E NAZIONALI

 

 

 

 

 

 

 

Le emissioni da CO2 non sono inquinanti

La CO2 non è un inquinante diretto (come ad esempio le polveri fini) ma ha un impatto sulla salute indiscutibile.
Secondo Rapporto OMS (1):
1. l’aumento dell’impatto che le ondate di calore hanno sulla salute;
2. l’aumento di effetti negativi per la salute determinati dal freddo;
3. l’aumento dell’impatto delle inondazioni;
4. l’aumento della malnutrizione;
5. il cambiamento delle caratteristiche delle malattie legate al cibo;
6. il cambiamento della distribuzione delle malattie infettive e il potenziale contributo all’estensione di specie patogene tropicali e subtropicali;
7. l’aumento dell’impatto delle malattie legate all’acqua, soprattutto nelle popolazioni in cui l’acqua, la sanità e l’igiene personale sono già scarse;
8. l’aumento della frequenza delle malattie respiratorie a causa delle maggiori concentrazioni di ozono a livello del suolo nelle aree urbane e dei cambiamenti nella distribuzione dei pollini.


(1) Organizzazione Mondiale della Sanità – per il testo vedi qui

TESI ASSOCARBONI
RISPOSTE DALLA DOCUMENTAZIONE DELLE ISTITUZIONI INTERNAZIONALI, EUROPEE  E NAZIONALI




Il carbone in Italia è usato pochissimo
Studio ISPRA (1)
il carbone nella generazione termoelettrica in Italia è passato dalla produzione di 26.000 GWH (nel 2000) a quasi 40.000 GWH (2009)” (vedi pagina 12 del Rapporto).

(1) Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale – per il testo vedi qui


MA IL CARBONE E’ DAVVERO STRATEGICO?: ALCUNI ESEMPI FINALI

1. Secondo lo studio ISPRA, più volte citate nelle schede sopra riportate, la minor efficienza delle centrali a carbone (che producono solo energia elettrica) a differenza dei cicli combinati gas/vapore (centrali a turbogas) comporta negli ultimi anni un sempre minor utilizzo di questi impianti a carbone quindi una sempre minore strategicità degli stessi in chiave di generazione elettrica nazionale: vedi pagina 16 del Rapporto.

2. la Relazione annuale del Gestore dei Mercati energetici per il 2010. Relativamente alla evoluzione del mercato del carbone la Relazione afferma (pagina 55 e 56): “A partire dalla seconda metà del 2009, il flusso tipico del carbone nelle principali macro-aree geografiche è stato stravolto dalle differenti velocità di crescita economica, fino al punto che quote consistenti di prodotto sudafricano (prodotto di riferimento storico per il mercato europeo) vengono esportate in India e altri paesi orientali, per far fronte alla crescente richiesta del continente asiatico rispetto al calo di domanda europea (-6% nel 2009). Una trasformazione epocale se si considera che il prodotto sudafricano, dall’avvio della sua commercializzazione, è stato rivolto per circa il 98% al solo mercato atlantico e in particolare all’Europa. In effetti la Cina nel 2009 haregistrato un boom di importazioni che hanno raggiunto i 92 milioni di tonnellate (M/t) di steam coal (+173% rispetto al 2008) contro un crollo del 47% delle esportazioni (18 M/t). Similmente in India l’import nel 2010 è cresciuto del 49% (da 38 M/t a 56 M/t)……..L’andamento degli indici di prezzo medio nel 2010 ha registrato un incremento pesante attestandosi a 92,5 $/t al porto di sbarco di Rotterdam (CIM CIF ARA: +31,1%), a 91,7 $/t al porto di imbarco di Richards Bay-Sud Africa (FOB RB: +43,0%) e a 115,4 $/t per l’indice di prezzo cinese (Qinhdao STM FOB: +32,4%).”
Il Gestore dei Mercati Energetici è la società costituita dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale SpA (GSE SpA) a cui è affidata la organizzazione e la gestione economica del mercato elettrico (Borsa elettrica italiana), secondo criteri di neutralità, trasparenza, obiettività e concorrenza tra produttori. Essa assicura, inoltre, la gestione economica di una adeguata disponibilità della riserva di potenza.

3. Secondo il Rapporto "Coal occupying the London Stock Exchange" (per il testo vedi qui) siamo di fronte ad un possibile rischio finanziario visto il collegamento tra la forte presenza nei mercati finanziari di imprese minerarie e politiche contro l’effetto serra ormai sempre più avviate dai vari stati e organizzazioni internazionali.






E LA CENTRALE ENEL DI SPEZIA? INEFFICIENTE E PRO EFFETTO SERRA
La centrale Enel di Spezia conferma i dati negativi generali riportati nelle schede precedenti in relazione alla sua inefficienza e forte capacità di emissione di CO2. Anche qui mi limito a citare i dati ufficiali:
Dal Rapporto dei consulenti del Comune per il nuovo Piano Energetico Comunale (PEC)
1.A fronte di una riduzione della produzione elettrica, nel corso degli anni descritti nel grafico, del 35% circa, la CO2 risulta ridursi solo del 13%. Ciò è principalmente dovuto allo specifico utilizzo della centrale. Come già descritto in bilancio, infatti, la stessa nonostante sia costituita da 2 unità a turbo gas ed una a carbone, viene fatta funzionare prevalentemente a carbone, con una riduzione costante della quota di gas naturale nel corso degli anni.” E’ evidente che a livello nazionale, si registri, per kWh prodotto dal parco termoelettrico, una lenta decrescita della quota di CO2 emessa. All’opposto, alla Spezia, la Centrale, nel corso degli ultimi anni tende ad emettere una quota specifica sempre maggiore. Percentualmente il fattore di emissione medio nazionale (escludendo la quota di rinnovabili parte del mix elettrico nazionale) decresce fra 2002 e 2007 del 13% circa; presso la Centrale spezzina, tale fattore, all’opposto, si incrementa del 36% circa, negli stessi anni.”

2. “il Monossido di carbonio (CO), presente nelle emissioni al camino della centrale, è sintomo di una probabile incompleta combustione. Infatti, in generale, il carbonio, durante la combustione, in presenza di ossigeno, si combina per formare l’anidride carbonica. Per ragioni difficili da definirsi, in camera di combustione si possono creare zone ristrette dove la reazione risulta incompleta, per cui nei fumi emessi risulta presente una certa quantità di monossido. La presenza di monossido si traduce sia in perdita in termini di calore che di efficienza della centrale ed economica complessiva.

A questi dati elaborati direttamente sulla centrale di Spezia occorre aggiungere che:

1. La centrale di Spezia nel solo 2007 (vedi qui) ha emesso 3 milioni e seicentomila circa tonnellate di CO2! Il Comune prevede nel suo piano una riduzione massima (nello scenario a breve termine o comunque più fattibile perché legato a scelte nazionali/regionali o politiche in atto della UE) di sole 28.246 tonnellate di CO2, di contro ad una centrale che ne produce oltre 3 milioni/anno
2. Secondo lo studio ISPRA più volte citato in pr3cedenza, relativamente alla produzione di emissione di gas serra evitati tra il 1990 al 2009 (grazie al mix di combustibili o interventi tecnologici) si afferma che ”per gli impianti alimentati da combustibili solidi e da prodotti petroliferi occorre considerare il contributo dei processi di desolforazione e denitrificazione la cui richiesta energetica spesso compensa o supera i progressi tecnologici in efficienza.” Quindi la desolforazione dei fumi delle centrali termoelettriche riduce l’efficienza energetica degli impianti e quindi contribuisce a produrre più gas serra a parità di energia prodotta. Come è noto la sezione a carbone della centrale di Spezia ha la desolforazione dei fumi!

NONOSTANTE QUANTO SOPRA LA CENTRALE ENEL RISCHIA DI VENIRE NUOVAMENTE AUTORIZZATA PER ALTRI 10-15 ANNI CON L'ATTUALE GRUPPO A CARBONE!!!













giovedì 10 maggio 2012

Nuove leggi su dragaggi, bonifica e immersione in mare di materiali di escavo


Non smetterò di riprodurre la mappa qui a fianco almeno fino a quando il nostro golfo non verrà pulito.
Questa mappa dimostra come la bonifica del nostro golfo sia lontana da venire mentre fino ad ora si è “ripulito” solo la parte di mare meno inquinata ad uso e consumo del porto commerciale e delle sue navi inquinanti come  centrali termoelettriche. Per la parte restante si parla solo di ulteriori dragaggi cammuffati da bonifiche per l’eventuale ampliamento del rigassificatore di Panigaglia. Come sempre gli interessi dei soliti noti prevalgono su quelli dell’ambiente e dei cittadini spezzini che vorrebbero un golfo degno della tradizione della nostra terra.  

Ebbene abbastanza in “sordina”, come si dice, sono stati approvati recentemente due provvedimenti legislativi che riguardano da vicino la mappa qui riprodotta per l’ennesima volta. Si tratta:
1. della nuova disciplina sull’autorizzazione alla immersione in mare di materiali di escavo di fondali marini o salmastri
2. della nuova disciplina sul dragaggio/bonifica dei siti marini di interesse nazionale.

Entrambe queste norme sono applicabili agli eventuali futuri dragaggi/bonifiche del nostro golfo che come è noto è collocato nel sito di bonifica nazionale di Pitelli.

martedì 8 maggio 2012

Bonifica Area ex IP: il Comune continua a dare spiegazioni non vere!

Il Comune di Spezia, probabilmente sollecitato dalle contestazioni di questi mesi, ha cercato in una apposita sezione del proprio sito
(vedi QUIdi rispondere alle critiche sulle modalità di bonifica attuali e future nell’area ex IP.
Di seguito analizzerò le principali affermazioni dell’Amministrazione Comunale contestandole punto per punto come è mio costume su questo blog.


lunedì 7 maggio 2012

Elezioni a Spezia: dai dati elettorali una riflessione per agire subito.

Elezioni del 2007 Federici ha 25.569 voti. 
Elezioni 2012 Federici ha 21.448 voti
persi in 5 anni 4.121 voti 

Elezioni del 2007 votanti 52.339
Elezioni del 2012 votanti 43.238
persi in 5 anni  9.101 votanti

Con i voti presi oggi Federici nel 2007 sarebbe andato dritto al ballottaggio allora i candidati alternativi più schede nulle e bianche arrivarono infatti ad oltre 26.000.

Nonostante ciò ora tutti i sostenitori diretti o indiretti di questo sistema di potere parlano di vittoria schiacciante di Federici.


In realtà i dati parlano chiaro con un progetto politico e un candidato a sindaco credibile e alternativo, con una coalizione larga ed un programma vero
(vedi qui  e quisi poteva portare al ballottaggio Federici e allora molte cose sarebbero cambiate in questa città.  


venerdì 4 maggio 2012

Federici: la balneabilità della diga e l’inquinamento "nascosto" sul fondo marino


Federici nel presentare (vedi quiil suo programma ambientale e le cose fatte in questi anni 5 anni ha affermato: ”…. Dopo la dichiarazione di balneabilità del tratto interno alla diga foranea”.. .

La balneabilità della diga foranea? Ma Federici ha spiegato ai cittadini cosa c’è sotto nel fondale di quel tratto di mare?

La vedete l’immagine qui a fianco le parti in rosso sono le aree del nostro golfo pesantemente inquinate e non bonificate a tutti oggi, inquinate da sostanze tossiche e cancerogene che resteranno li per chi sa quanti altri anni visto che nessuno (governo nazionale, Regione, amministratori locali, imprese che hanno sfruttato/inquinato il nostro golfo per i comodi loro come enel, snam, operatori portuali, cantieri navali) si è fino ad ora preoccupato di bonificarle.

Federici dovrebbe sapere cosa c’è in quel tratto di mare e nel resto del nostro golfo,  perché è tutto scritto in un documento ufficiale dell’ICRAM (Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica Applicata al Mare) ora assorbito nell’ISPRA.  

Si tratta del Progetto preliminare dell’area marina inclusa nel nella perimetrazione del sito di bonifica nazionale di Pitelli. Per il testo integrale vedi qui.   

giovedì 3 maggio 2012

Promemoria elettorale: Ambiente i cittadini battono il Comune 3 a 0!


Visto che siamo a pochi giorni voglio ricordare soprattutto ai candidati i dati ambientali reali a Spezia. 
I dati confermano una indicazione clamorosa: se la nostra città al confronto con le altre ha una discreta classifica non è grazie alle politiche del Comune ma ai comportamenti individuali di cittadini ed imprese!. 


FONTE DEI DATI
La mia elaborazione è basata sui dati ISTAT, Ministero Ambiente, e rapporti del Sole   24ore e Italia Oggi, nonché dell’Amministrazione Comunale, “depurati” dalla propaganda di questi giorni di campagna elettorale. 
I dati sono rapportati ai capoluoghi di provincia italiani tra gli 80.000 e i 200.000 abitanti.  A questi dati di confronto nazionale, già di per se significativi, si aggiungono quelli che si possono rilevare specificamente a Spezia come quello delle aree da bonificare (colline di Pitelli, Golfo di Spezia, aree militari, area ex IP per la quale come ho dimostrato in questo blog la bonifica non è finita) o quelli relativi alla informazione sui dati ambientali e alle politiche di prevenzione sanitaria dalle malattie ambiente correlate.

mercoledì 2 maggio 2012

Promemoria elettorale: i dati socio economici di Spezia


Visto che siamo a pochi giorni dal voto, voglio ricordare, soprattutto ai candidati a sindaco, i dati reali, aggiornati, dell’economia spezzina, basati sui elaborazioni ISTAT, Bank Italia e rapporti del Sole 24ore e Italia Oggi e rapportati con gli altri capoluoghi di provincia italiani.

Riporterò i dati così come emergono dalla pubblicazioni ufficiali perché credo si commentino da soli.