SEZIONI DI APPROFONDIMENTO E DOCUMENTAZIONE

martedì 27 luglio 2021

Al Presidente della AdSP: non sono gli operatori a decidere la attuazione del PRP ma le prescrizioni del 2006 violate da sempre!

Il Presidente della Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale dichiara oggi sul Secolo XIX che il cronoprogramma delle opere previste dal Piano Regolatore Portualeè determinato dalla volontà degli operatori”. Questa è una affermazione gravissima e non fondata che lede prima di tutto il ruolo della Autorità definito dalla legge quadro sui porti che non è solo quello di promuovere lo sviluppo del porto ma di governarlo nel rapporto con la città (si vedano gli articoli 5 e 6 della legge 84/1994 QUI).

In realtà quel cronoprogramma deve rispettare le prescrizioni del Ministero dell’Ambiente e del Consiglio Regionale quando, rispettivamente, approvarono la Valutazione di Impatto Ambientale ed il PRP.

Queste prescrizioni erano fondate su una precisa metodologia nella attuazione del Piano Regolatore Portuale del 2006:

1. prima si valuta lo stato ambientale dell’impatto attuale e futuro (dopo la realizzazione di quanto previsto in via generale dal PRP),

2. sulla base di questa valutazione si verifica la sostenibilità ambientale del potenziamento delle banchine.

3. sulla base della valutazione del punto 2 si capiscono le reali dimensioni dello sviluppo del porto commerciale e quindi si realizza prioritariamente la fascia di rispetto quale misura di mitigazione principale del futuro sviluppo delle banchine così come definito nella valutazione stessa.

Ma cosa prevedevano le prescrizioni del Ministero dell’Ambinte del 2006 propedeutiche, non dimentichiamolo, per legge ad approvare il PRP? …  

sabato 24 luglio 2021

Centrale a gas: cosa devono chiedere i Parlamentari spezzini al Governo Draghi

I Parlamentari spezzini del centro destra propongono una iniziativa unitaria verso il Governo per chiedere lo stop alla centrale a carbone e il no al progetto centrale a gas.

Si tratta di una iniziativa tardiva a mio avviso ma comunque condivisibile almeno in generale. Il problema è cosa verrà chiesto al Governo. Quello che la politica locale continua a far finta (oppure proprio non è in grado) di non capire è che il progetto di centrale a gas per Spezia si inserisce in un progetto complessivo italiano ed europeo di transizione e in questo contesto va valutato comprese gli strumenti normativi con cui questa transizione, ad oggi, è stata attuata in Italia. A questo occorre aggiungere, questione non banale, che è in fase conclusiva il procedimento di VIA del progetto di centrale a gas spezzino, questione che a me pare decisiva nel senso che se non verrà archiviato rischia di spazzare via ogni proposito di stop a questo progetto salvo eventuali e improbabili ricorsi al TAR Lazio.

Provo ad elencare una serie di proposte che potrebbero avanzare i parlamentari spezzini al Governo anche se devo dire che ad oggi i due Governi Conte e il Governo attuale sul tema della transizione alla generazione elettrica da fonti rinnovabili hanno dimostrato una sudditanza inquietante verso le fonti fossili gas in primo luogo.

Comunque vediamo queste proposte che per ragioni di sintesi elenco di seguito schematicamente:

giovedì 22 luglio 2021

Ricollocare il rigassificatore di Panigaglia? Prima applichiamo la normativa che ne dimostra la incompatibilità con il sito attuale

Leggo l'ennesima generica proposta per ricollocare il rigassificatore di Panigaglia a Spezia. Penso che il punto non sia dichiarare di volere la ricollocazione ma di dimostrare ora la incompatibilità di questo impianto con il sito attuale, altrimenti si fanno solo affermazioni generiche che piacciono molto ai mass media sempre pronti a dare spazio alle battute e, purtroppo, poco alle analisi rigorose.

Insomma è possibile dimostrare la incompatibilità dell'impianto di Panigaglia con il golfo di Spezia? Io penso di si ma bisogna entrare nel merito della normativa che disciplina la sicurezza per questi impianti e soprattutto vedere questo impianto nel contesto complessivo del nostro golfo.

Da anni scrivo e propongo un percorso di questo tipo vorrei che cominciassimo da qui e finirla, per ora, con le battute sulla ricollocazione. D'altronde studiare approfondire è faticoso lo capisco bene e non porta consenso perché comporta analisi complesse e percorsi non facili ma inevitabili se vogliamo davvero espellere dal nostro golfo il rischio di incidenti catrastrofici o anche solo parziali.

Di seguito elenco, sintenticamente, le problematiche che devono essere affrontate per dimostrare la incompatibilità del rigassificatore ma anche per mettere davvero in sicurezza il nostro Golfo contro gli incidenti.

venerdì 16 luglio 2021

Consiglio Regione Liguria no alla Intesa sulla centrale a gas: come impostare questo atto

Ieri in Commissione del Consiglio Regionale è stato approvato un atto che impegna la Giunta Regionale a formulare un no alla Intesa sul progetto di centrale a gas proposto da Enel a Spezia grazie agli incentivi del capacity market nato per gestire la transizione alla generazione elettrica da fonti rinnovabili ed oggi diventato strumento di promozione (con soldi pubblici) delle centrali a gas.

L’atto approvato dalla Commissione e si spera poi dal Consiglio Regionale è importante perché il diniego della Intesa può essere uno strumento fondamentale per fermare il progetto di centrale a gas. Certo non è uni diniego assoluto in quanto la decisione ultima spetta al Consiglio dei Ministri ma se impostato correttamente può diventare decisivo.

Vediamo quindi come deve essere impostato l’atto di diniego della Intesa (ci vuole una delibera della Giunta Regionale)…

 

martedì 13 luglio 2021

La Governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: accentramento e accelerazione delle decisioni.

Il Decreto Legge 77/2021 (QUI) disciplina le modalità con le quali il Governo Draghi gestirà la attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (di seguito PNRR). Avanza in modo chiaro un modello decisionale caratterizzato:

1. accentramento principali decisioni nella Presidenza del Consiglio dei Ministri (vedi Cabina di Regia e relativa Segreteria Tecnica

2. procedura accelerata per superare dissensi di organi statali e Regioni anche con un esercizio forzato del potere sostitutivo del Presidente del Consiglio dei Ministri

3. applicazione delle misure di cui ai precedenti punti 1 e 2 anche al Piano Complementare (PNC)  che prevede finanziamenti integrativi nazionale per realizzare le opere previste dal PNRR

4. procedura ultrasemplificata per un elenco di opere pubbliche allegato al Decreto Legge

5. riduzione ad un termine di soli 30 giorni per lo svolgimento del Dibattito Pubblico per le opere finanziate dal PNRR e dal Piano Nazionale Complementare al PNRR

 

Questo modello di governo per attuare il PNRR e il PNC accentratore è strettamente legato alle parallele norme di deroga in materia ambientale approvate:

1. con il Governo Conte II  (QUI)

2. ora con il Governo Draghi, vedi QUI sulla VIA, QUI sugli impianti da fonti rinnovabili e il paesaggio, QUI  sull’uso del combustibile derivato dai rifiuti, QUI sulle reti e infrastrutture di comunicazione elettronica e QUI sulla Intesa Stato Regioni per le centrali termoelettriche.

Vediamo specificamente le novità di questa Governance…

I Biodigestori senza AIUTI durerebbero "quanto un gatto in tangenziale"!

UN ESEMPIO CONCRETO, SENZA TROPPE INTERPRETAZIONI, PER CUI SENZA GLI INCENTIVI DEL BIOMETANO I BIODIGESTORI NON REGGONO LO LEGGETE NELLA MEMORIA DI REPLICA DI IREN AL NOSTRO RICORSO CONTRO IL BIODIGESTORE SPEZZINO IN RELAZIONA ALLA UDIENZA DI SOSPENSIVA DI DOMANI DI FRONTE AL TAR LIGURE. ECCO COSA SCRIVONO QUESTI SIGNORI:

Nuova disciplina sulla Intesa Stato Regioni per le autorizzazioni alle centrali di generazione elettrica

Luci ed ombre della norma del Decreto legge semplificazioni per l’attuazione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) che modifica la disciplina della Intesa Regione Stato per la autorizzazione degli impianti di produzione energia elettrica sopra i 300MWe.

La nuova norma da un lato conferma la necessità della Intesa secondo indirizzi precedenti della Corte Costituzionale (QUI), chiarisce che occorre il parere del Comune territorialmente interessato. Le ombra stanno nella sospensione, fino alla autorizzazione finale, ogni atti urbanistico edilizio comunale.

Vediamo più precisamente queste modifiche…

lunedì 12 luglio 2021

La Corte Costituzionale boccia l’ennesima legge della Regione Liguria contro il Paesaggio

La sentenza della Corte Costituzionale n° 124 del 17 giugno 2021 (QUI) ha dichiarato incostituzionale la norma regionale ligure che consente «il riutilizzo per i fini di legge di locali accessori e di pertinenze di un fabbricato, anche collocati in piani seminterrati, nonché di immobili non utilizzati, anche diroccati, [...] in deroga alla disciplina dei vigenti strumenti e piani urbanistici comunali, nonché alla disciplina del vigente Piano territoriale di coordinamento paesistico regionale, approvato ai sensi della legge regionale 22 agosto 1984, n. 39 (Disciplina dei piani territoriali di coordinamento) e successive modificazioni e integrazioni».

Ancora una legge regionale in materia ambientale bocciata dalla Corte Costituzionale dopo tante altre (QUI). Ma torniamo alla nuova sentenza…

sabato 10 luglio 2021

Piani antenne telefonia mobile come redigerli e a cosa servono

Leggo anche in relazione alla vicenda delle antenna da telefonia mobile nella zona della Fortezza di Sarzanello dichiarazioni di amministratori pubblici per cui anche con i regolamenti comunali non servirebbero a fermare le antenne come quella di cui sopra. In realtà chi fa queste affermazioni dimostra di non conoscere le competenze del Comune che amministra e soprattutto i limiti e le potenzialità non tanto e non solo di regolamenti comunali che disciplinano le mere procedure autorizzatorie (sempre più semplificate) ma di veri e propri piani di localizzazione antenne.

giovedì 8 luglio 2021

Le nuove norme sulle semplificazioni per le istallazioni di reti e impianti di comunicazione elettronica

Il nuovo (ennesimo sarebbe meglio precisare) Decreto Legge semplificazioni accelera ulteriormente le decisioni per installare infrastrutture di comunicazione elettronica disciplinate dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche (DLgs 259/2003 QUI). 

N.B. siamo alla modifica n° 35 di questo Codice!

Si tratta del Decreto Legge n° 77 del  31 maggio 2021Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure” convertito nella legge 108/2021 (QUI).

Con il nuovo Decreto Legge:

1. Si accelerano i tempi per concedere il suolo pubblico alle infrastrutture di comunicazione elettronica.

2. Si rende praticamente obbligatoria la Conferenza dei Servizi in una logica, come vedremo nel merito del post che segue, punitiva del dissenso in materia ambientale di salute e sicurezza pubblica in quanto pur restando la opposizione ex articolo 14-quinquies questa comunque ora appare comunque assorbita dal termine perentorio gestito dal responsabile del potere sostitutivo o dal commissario.

3. si deroga a varie norme del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (DLgs 42/2004)

4. Tra i 12 mesi previsti dalla versione originale dell’articolo 87 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche e i 90 giorni (riducibili ulteriormente come sopra riportato) forse c’era una via di mezzo che non si vuole perseguire in questa degenerazione legislativa e amministrativa decisionista. N.B. il Codice delle Comunicazioni Elettroniche

 

Ma vediamo nel merito le modifiche apportate…

mercoledì 7 luglio 2021

La newsletter su leggi sentenze in materia ambientale pubblicate a GIUGNO 2021


Pubblicate, nell'apposita sezione del Blog (QUIla Newsletter Ambiente su Leggi, Sentenze pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale italiana e della UE nel mese di Giugno 2021

La NewsLetter contiene la sintesi delle parti più significative di detti  ATTI  con i link alla versione completa degli stessi.

In particolare tra i provvedimenti più significativi di questo mese:

lunedì 5 luglio 2021

Il Decreto legge semplificazioni estende l'uso del Combustibile Derivato dai Rifiuti

Nuova norma che favorisce l'estensione dell'uso del Combustibile Solido Secondario (CSS) in impianti ulteriori a cementifici e centrali termoelettriche sopra i 50MW. 

La norma è stata introdotta dal Decreto Legge 77/2021 con l'articolo 35 intitolato misure di semplificazione per la promozione della economia circolare. Cosa abbia di economia circolare un materiale che è di fatto un rifiuto e che solo grazie ad una normativa precedente è stato, declassificato a combustibile per definizione normativa ma rifiuto resta.  

giovedì 1 luglio 2021

La Proroga capacity market decisione sbagliata che può favorire il gas

Il Ministro della Transizione Ecologica con una lettera indirizzata (QUI) ai responsabili di Terna spa e Arera, ha definito la proroga di quattro mesi per il capacity market.

Si tratta del meccanismo di derivazione comunitaria, attuato in Italia con Decreto Ministeriale 28 giugno 2019 (QUI),  che disciplina il sistema di remunerazione della disponibilità di capacità produttiva di energia elettrica ex Regolamento UE 2019/943.

Il Ministro nella sua lettera precisa che ci sarà quindi una nuova asta entro novembre 2021 e che occorrerà avviare una modifica dei meccanismi del sistema di incentivi del capacity market per recuperare la promozione degli impianti di generazione elettrica da fonte rinnovabile.

Ma c’è un passaggio che dimostra come nell’immediato questa proroga rischia di favorire le centrali a gas…