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lunedì 23 settembre 2024

Via libera finale allo sbarco del gnl nel porto spezzino illegittimità della decisione e l’ipocrisia del Comune spezzino

L'approvazione del progetto di sbarco delle bettoline con le autobotti cariche di gnl nel porto spezzino dimostra ancora una volta l'assenza di coordinamento tra gli enti competenti a rilasciare le autorizzazioni. Ma l’importante è mettere in scena una finta preoccupazione “ambientalista” senza che nessuno in modo preciso sollevi le vere questioni rimosse in questa vicenda.

Vediamole le questioni rimosse…

 

1. l'autorità di sistema portuale ha rilasciato la concessione in contrasto con il piano regolatore portuale (QUI) e senza tenere conto dei nuovi parametri ambientali per il rilascio delle concessioni in area portuale (QUI);

2. la prefettura non ha imposto l'aggiornamento del piano di emergenza esterno del rigassificatore di Panigaglia a questo trasbordo che è parte integrante dell'impianto visto che il gnl che sbarcherà nel porto di Spezia non viene da Marte (QUI);

3. Il comune si è accorto che l'uscita delle autobotti con il gnl in viale san bartolomeo potrebbe produrre un rischio, rischio non sollevato quando il procedimento di valutazione di impatto ambientale e del rischio incidentale era in corso così come la amministrazione comunale non ha mai sollevato i veri vizi della procedura che potevano contrastare sul serio la approvazione del progetto:

3.1. il contrasto della concessione con il piano regolatore portuale sopra richiamato al punto 1,

3.2. la mancata applicazione della VIA ordinaria (QUI) che poteva essere oggetto di impugnazione,

3.3 lo spostamento del punto di sbarco da calata Malaspina all’area del pontile Enel richiedeva quanto meno una nuova verifica di assoggettabilità a VIA (QUI)

3.4. la violazione della procedura della valutazione preliminare (successiva alla conclusione della procedura di verifica di assoggettabilità a VIA) che ha l’obiettivo non solo di verificare la ottemperanza delle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente ma di migliorare il progetto e altresì verificare se sono necessari supplementi istruttori di valutazione dell’impatto ambientale QUI.


N.B. le pubblicate nel post sono tratte dallo studio preliminare ambientale presentato dal Snam GNL Italia. 


Il risultato di quanto sopra è che ormai il progetto è approvato, ogni ente ha deciso per conto suo e ora il Comune spezzino vuol far credere che spostare l'uscita delle autobotti di qualche centinaio di metri dall'uscita inzialmente prevista (area ex pontine enel) produrrà un rischio minore in caso di collisione o incidente con fuoriuscita di gnl.

Peraltro nessuno spiega che lo spostamento dalla attuale previstione di sbarco avverrà comunque quando vverà realizzato l'ampliamento del porto.

Insomma il Comune spezzino gioca a fare l'ambientalista su una questione che verrà comunque risolta a prescindere dagli amministratori comunali. Il tutto rimouovendo che il vero problema è l'attraversamento delle bettoline dal rigassificatore al porto, lo sbarco delle autobotti di gnl in un area portuale con altre attività incompatibili e l'uscita dal porto delle autobotti in un una zona che (a prescindere da quello che pensa il Comune) vede comunque traffico urbano e residenze civili.

Il tutto senza che il porto abbia un rapporto di sicurezza portuale generale e un piano di emergenza esterno (QUI) in caso di incidente a tutela della popolazione e dei lavoratori come richiesto da anni (QUI) dal Comando Nazionale dei Vigili del Fuoco e dal sistema delle Agenzie per la protezione dell'ambiente (ARPA).
Ma anche questo il Sindaco e la sua giunta di "ambientalisti strabici" non lo sollevano insime con la giunta regionale prima delle dimissioni di Toti e anche dopo.
Il centro sinistra (campo largo o campo stretto) compresi i c.d. civici ambientalisti e verdi vari? Per ora sul punto non pervenuti, neppure sulle lacune sulle migliori tecnologie disponibili nel rigassificatore (QUI): non si sa mai meglio non disturbare la potente lobby portuale in campagna elettorale per le regionali.

 

 

P.S.

... ecco cosa scrisse il Comune nelle sue osservazioni depositate al Ministero dell’Ambiente in sede di verifica di assoggettabilità a VIA:





Poteva scrivere qualcosa di più preciso il Comune in quelle osservazioni o si è accorto solo, a progetto ormai approvato, che l'uscita dall'area dell'ex molo enel è frequentata da traffico privato, e vede la presenza di una scuola e una chiesa? 

 

 

 

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