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giovedì 5 gennaio 2023

Nuovo Regolamento UE su ripresa e resilienza: limitare uso dei fossili, gas compreso

Con 471 voti favorevoli, 90 contrari e 53 astensioni, il Parlamento UE ha approvato emendamenti alla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2021/241 che ha introdotto Dispositivo per la ripresa e la resilienza da cui i vari PNRR degli Stati Membri. La proposta di Regolamento in particolare introduce al Regolamento 2021/241 (testo attuale Regolamento 2021/241 QUIun apposito capo III-bis dedicato al Pino REPowerEU (QUI).

Testo Proposta di Regolamento della Commissione con gli emendamenti del Parlamento UE (in grassetto): QUI.

Gli emendamenti in sintesi prevedono che i Paesi UE che presenteranno un piano di ripresa e resilienza (PNRR - QUI) modificato dopo l'entrata in vigore di questa proposta saranno obbligati a includere misure per il risparmio energetico, la produzione di energia pulita e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico, come previsto da REPowerEU (QUI).

Un indirizzo in rotta di collisione con le politiche della transizione dei governi italiani compreso quello attuale.

 

 

SINTESI PRINCIPALI INDIRIZZI INNOVATIVI CHE EMERGONO DAGLI EMENDAMENTI APPROVATI DAL PARLMENTO UE

Gli emendamenti introdotti dal Parlamento UE vanno, a parole, in senso contrario su come invece si sta affrontando la transizione alla neutralità climatica dopo la crisi Ucraina. In sintesi gli emendamenti affermano:

1.L'eliminazione graduale della dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili russi dovrebbe comportare una riduzione della dipendenza energetica complessiva dell'Unione.

2. No all’aumento eccessivo della dipendenza dalle importazioni di materie prime da Paesi extraeuropei quindi non solo la Russia.

3. Aumentare rapidamente gli investimenti nelle misure di efficienza energetica.

4. Le misure contenute nei capitoli dedicati al piano REPowerEU non dovrebbero compromettere i livelli generali di ambizione verde e digitale delle decisioni di esecuzione già adottate dal Consiglio con le quali si approvano i piani per la ripresa e la resilienza.

5. I PNRR devono mirare a una riduzione significativa della dipendenza dai combustibili fossili. 

6. semplificazioni autorizzatorie (per altri versi comunque discutibili QUI) non solo per le fonti rinnovabili ma anche per le fossili (vedi in Italia le semplificazioni vergognose introdotte per i rigassificatori QUI e non solo, vedi QUI)

 

 

 

IL PIANO REPowerEU

Il Piano REPowerEU mira a ridurre rapidamente la dipendenza della UE dai combustibili fossili russi imprimendo un'accelerazione alla transizione verso l'energia pulita e unendo le forze per giungere a un sistema energetico più resiliente e a una vera Unione dell'energia. Il Piano REPowerEU punta ad esempio a rivedere al rialzo dell'obiettivo per il 2030 della direttiva sulle energie rinnovabili, passando dal 40 % della proposta dello scorso anno al 45 %. Il Piano si basa sulla piena attuazione delle proposte del pacchetto "Pronti per il 55 %" presentato lo scorso anno, mantenendo inalterata l'ambizione di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 in linea con il Green Deal europeo. Avrà un impatto positivo sulla riduzione delle emissioni nell'UE nel prossimo decennio, anche se la repentina rinuncia alle importazioni di combustibili fossili dalla Russia modificherà la traiettoria di transizione o le modalità di conseguimento dell'obiettivo climatico rispetto alle ipotesi precedenti.

D'altro canto il piano REPowerEU non può prescindere da un'attuazione tempestiva di tutte le proposte di "Pronti per il 55 %" e da obiettivi più ambiziosi per le rinnovabili e l'efficienza energetica. In queste nuove circostanze il consumo di gas dell'UE diminuirà a ritmi più serrati, limitandone il ruolo come combustibile di transizione. Per abbandonare i combustibili fossili russi serviranno però anche investimenti mirati a sostegno della sicurezza dell'approvvigionamento nell'infrastruttura del gas e modifiche molto limitate dell'infrastruttura petrolifera, nonché investimenti su vasta scala nella rete elettrica e in una struttura portante per l'idrogeno a livello dell'UE. In parallelo parte della capacità attuale riservata al carbone potrebbe essere usata più a lungo di quanto inizialmente previsto e potrebbero svolgere un ruolo anche l'energia nucleare e le risorse interne di gas.

 

 

GLI EMENDAMENTI PIÙ SIGNIFICATIVI DEL PARLAMENTO UE

Nei considerando introducono questi passaggi significativi :

- “L'eliminazione graduale della dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili russi dovrebbe comportare una riduzione della dipendenza energetica complessiva dell'Unione. In linea con il dispositivo per la ripresa e la resilienza, i capitoli dedicati al piano REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza dovrebbero contribuire ad aumentare e rafforzare l'autonomia strategica dell'Unione, senza però aumentare eccessivamente la sua dipendenza dalle importazioni di materie prime dai paesi terzi.”

- “È indispensabile aumentare rapidamente gli investimenti nelle misure di efficienza energetica, come la diffusione di soluzioni di riscaldamento e raffreddamento sostenibili ed efficienti, che rappresentano un modo sostenibile ed efficace per affrontare alcune delle sfide più urgenti legate all'approvvigionamento energetico e al costo dell'energia.”

- “Le misure contenute nei capitoli dedicati al piano REPowerEU non dovrebbero compromettere i livelli generali di ambizione verde e digitale delle decisioni di esecuzione già adottate dal Consiglio con le quali si approvano i piani per la ripresa e la resilienza.”



- “L'eccessiva durata delle procedure amministrative è uno dei principali ostacoli alla realizzazione di progetti nel campo delle energie rinnovabili in linea con gli obiettivi fissati per gli investimenti nelle energie rinnovabili. Tra tali ostacoli figurano la complessità delle norme applicabili per la selezione dei siti e le autorizzazioni amministrative dei progetti, la complessità e la durata della valutazione dell'impatto ambientale dei progetti o la mancanza di personale sufficiente delle autorità responsabili del rilascio delle autorizzazioni. È necessario semplificare e abbreviare ulteriormente le procedure autorizzative amministrative di rilascio delle autorizzazioni, con termini più brevi e più chiari per l'adozione delle decisioni da parte delle autorità competenti, al fine di garantire che l'Unione consegua i suoi obiettivi in materia di energia e clima. Al fine di accelerare le procedure di rilascio delle autorizzazioni, la Commissione dovrebbe aiutare gli Stati membri a individuare le zone particolarmente adatte allo sviluppo di progetti nel campo delle energie rinnovabili per i quali, pur nella piena applicazione del pertinente acquis ambientale, i termini possono essere più brevi.”. 
Quindi semplificazioni per le FR non certo per le fossili gas e gnl compresi, il contrario di quanto si fa in Italia (QUI)!

Gli emendamenti all’articolato della proposta di Regolamento che modifica il Regolamento 2021/241 (meccanismo ripresa e resilienza e relativi PNRR):

-alla modifica dell’articolo 4 paragrafo 1 si introduce l’obiettivo che i PNRR debbano mirare a: “una riduzione significativa della dipendenza dai combustibili fossili e mediante un maggiore utilizzo dell'energia da fonti rinnovabili, un incremento dell'efficienza energetica e della capacità di stoccaggio dell'energia”;

- viene introdotto un nuovo articolo che recita: “ll piano per la ripresa e la resilienza contenente un capitolo dedicato al piano REPowerEU può essere accompagnato da una richiesta di prefinanziamento. Fatta salva l'adozione da parte del Consiglio della decisione di esecuzione di cui all'articolo 20, paragrafo 1, e all'articolo 21, paragrafo 2, entro il 31 dicembre 2023, la Commissione versa un prefinanziamento per un importo fino al 20 % dei fondi aggiuntivi richiesti per finanziare il capitolo dedicato al piano REPowerEU

 

 


 

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