Su “La Repubblica di
Genova” di oggi relativamente alle emissioni da navi da crociera l'Autorità di
sistema portuale dichiara che nel 2024 saranno finite le banchine elettrificate
mentre Arpal dichiara che le emissioni sono nella legge e i limiti dei
combustibili sono rispettati.
E' così?
NO! Vediamo perché...
PRIMO: nel 2017 e nel 2018 sono stati superati i limiti di
legge per il biossido di azoto (stazione zona ospedale vicino all'attracco
delle navi da crociera). Nel 2019 si è arrivate ad un passo dal superamento del
limite 39,7 microgrammi contro i 40. Nel 2020 c’è stato il Covid. Nel 2021 i
dati ufficiali (valutazione qualità aria della Regione) non sono stati pubblicati.
Nel 2022 ci sono stati per molti giorni superamenti dei valori di legge sempre
nella stessa zona (pieno centro urbano) che dimostrano se non un superamento
dei limiti annuali quanto meno una chiara criticità sanitaria.
SECONDO: la data del 2024 è puramente ipotetica tanto che lo
stesso Presidente della Autorità di Sistema Portuale lo scorso 22 maggio 2022 sul
Secolo XIX (QUI) ha
dichiarato che i tempi sono lunghi e soprattutto che la elettrificazione
potrebbe non bastare per tutelare la salute pubblica dalle emissioni di
centinaia di navi ogni anno stazionanti nel porto spezzino. Per non parlare
della Relazione della Corte dei Conti (QUI) sullo
stato di attuazione del Programma di interventi denominato “Mobilità e
Logistica. Elettrificazione delle banchine dei porti (cold ironing)” che ha valutato
nel 2026 (data, comunque non certa) l'anno di piena operatività di una parte
di detto programma.
TERZO: anche se la data del 2024 di cui parla la Autorità
di Sistema Portuale La Spezia-Carrara venisse rispettata vorrebbe dire che le
banchine sarebbero operative solo nel 2025 quindi avremo per ben tre anni, ulteriori, la situazione attuale registrata al punto 1, una situazione che se fossero in
vigore i limiti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (ma lo saranno tra
non molto come si è impegnato il Parlamento e la Commissione UE) le ricadute
dei fumi delle navi in pieno centro urbano comporterebbero uno stop immediato alle
stesse.
QUARTO: la dichiarazione per cui sarebbero rispettati i limiti
dello zolfo nei combustibili utilizzati dalle navi nel porto di Spezia è molto
discutibile considerato che la Capitaneria di Porto competente territorialmente
continua a non chiarire il rapporto tra i suoi controlli a campione e quanto
stabilisce la normativa internazionale ex Convenzione di Marpol (QUI).
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