SEZIONI DI APPROFONDIMENTO E DOCUMENTAZIONE
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martedì 28 luglio 2020
lunedì 27 luglio 2020
Giunta Toti Regione Liguria: 5 anni di difficile rapporto con la Corte Costituzionale
L'Onorevole del centro destra ha ragione nel dichiarare (QUI) che bisogna documentarsi prima di parlare, dovrebbe però inviare questo consiglio anche al Presidente della Regione Liguria Toti visto il suo difficile rapporto con la Corte Costituzionale .
Perché?
Facciamo un elenco, non totalmente esaustivo, delle sentenze della Corte Costituzionale che hanno DICHIARATO INCOSTITUZIONALI leggi regionali promosse dalla Giunta Toti:
Perché?
Facciamo un elenco, non totalmente esaustivo, delle sentenze della Corte Costituzionale che hanno DICHIARATO INCOSTITUZIONALI leggi regionali promosse dalla Giunta Toti:
martedì 21 luglio 2020
Il Consiglio Regionale della Liguria approva una legge contro il Paesaggio
Approvata
oggi dal Consiglio Regionale della Liguria una legge che proroga i termini per adeguare la
pianificazione urbanistica comunale ai vincoli paesaggistici e alla
pianificazione paesaggistica riguardante
il territorio di competenza.
L’assessore
Regionale all’Urbanistica, nel tipico stile arrogante di questa Giunta
Regionale ha cercato di dare dell’Incompetente a chi nel dibattito ha criticato questa nuova legge
regionale, ma qui la competenza non c’entra nulla, la norma è chiara: un regalo
ai Comuni che ad oggi non si sono adeguati ai Piani Urbanistici Comunali
(previsti dalla legge urbanistica ligure del 1997)
Peraltro
questa è la terza proroga:
1. La prima
fu fatta con legge regionale n° del 2 aprile 2015 (maggioranza di centro
sinistra), un regalino di fine legislatura ai Comuni "cattivoni"
2. La
seconda con legge regionale n° 1 del 18 febbraio 2017 (maggioranza centro
destra)
La Giunta Burlando
aveva prorogato fino al 2017 con la prima proroga, con la seconda proroga la Giunta Toti ha spostato la data al 2020, ora con la terza proroga si passa al 2022. I prossimi che governeranno
la Regione riusciranno a portale il termine al 2030?
Ma veniamo
al merito normativo della questione che ha profili di incostituzionalità come
vedremo di seguito…
Progetto Palmaria: la partecipazione sfigurata secondo il Presidente della Regione Liguria
Il Presidente della Regione Liguria,
ieri in conferenza stampa (QUI) sul
progetto Palmaria ha dichiarato: “Fondamentale condividere le scelte con i territori, è l’essenza della democrazia. C’è stato un lungo dialogo ma la lunghezza ha una sua fine”. Un dialogo? Il dialogo (definizione Treccani) consiste nella: “discussione più o meno concorde o che miri a un’intesa”.
Non c’è stata ne concordia, ne tentativo di intesa ad oggi nel processo decisionale sul progetto in questione e la fine l’ha decisa la Regione fottendosene anche di quanto emerso dal percorso partecipativo.
Non c’è stata ne concordia, ne tentativo di intesa ad oggi nel processo decisionale sul progetto in questione e la fine l’ha decisa la Regione fottendosene anche di quanto emerso dal percorso partecipativo.
Come è noto prima della elaborazione del Masterplan è stato svolto
un percorso partecipativo (denominato Palmaria
nel Cuore) promosso da Regione Liguria e Comune di Portovenere. Questo
percorso è stato svolto su una impostazione metodologica sbagliata secondo una
filosofia che non è neppure di ascolto attivo ma al massimo di generica
consultazione,di sicuro niente a che fare con processi partecipativi rigorosi.
lunedì 20 luglio 2020
Decreto semplificazioni: cosa succede ai regolamenti comunali sulle antenne di telefonia mobile
Introdotta una nuova norma in materia di regolamentazione da parte
di Comuni delle localizzazioni di stazioni radio base per la telefonia mobile.
Il Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76 (Misure urgenti per la semplificazione e
l'innovazione digitale) convertito nella legge 120/2020 all’articolo 38 (QUI) modifica il comma 6 articolo 8 della legge 36 22 febbraio 2001, n. 36 (Legge quadro sulla protezione dalle
esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici – QUI).
Più che una modifica si
tratta di una precisazione su quali dovranno essere i contenuti dei regolamento
comunali sulla localizzazione delle antenne di telefonia mobile.
Vediamo intanto i due
commi a confronto (versione vigente legge 36/2001 v/s versione modificata dal Decreto Legge
76/2020:
domenica 19 luglio 2020
Decreto Semplificazione: la VIA non è un bollino da staccare più velocemente possibile
Con gli articoli 50 e 51
del Decreto Legge 16 luglio 2020, n.76 “Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale” (QUI)
è stato modificato il testo unico
ambientale (DLgs 152/2006 e s.m.i.) in relazione alle procedure di Valutazione
di Impatto Ambientale, in particolare riducendo tutti i termini procedurali ma
anche relativi alla consultazione del pubblico.
Con il presente post, nella
prima parte, analizzo criticamente le
più significative modifiche apportate dal Decreto Legge in oggetto per poi
svolgere nella seconda parte un ragionamento sui principi di diritto comunitario in materia di VIA
palesemente violati, a mio avviso, dal provvedimento legislativo in esame.
Approvato documento strategico per i porti di Spezia e Carrara: un atto a senso unico
Approvato il Documento
di Pianificazione Strategica del sistema portuale della Autorità di Sistema
Portuale del Mar Ligure Orientale - DPSS (porto di Spezia e Carrara). Si tratta
di un documento che seguendo (anzi riprendendo quasi pedissequamente i
contenuti e il metodo del PRP di Spezia del 2006) si presenta come un atto a senso unico che esprime una visione della
attività portuale e dell’uso del demanio portuale come fosse un corpo estraneo
al resto della città.
L’ennesima occasione
persa, dopo quella del Tavolo per attuare il PRP del 2006, da una classe
politica locale e regionale (di destra, di sinistra, di sopra e di sotto)
incapace di esprimere una propria visione di uso del territorio fuori dalla
pressione dei portatori di interessi forti nel caso specifico, i grandi
operatori portuali anzi per Spezia il “grande”. E gli scontri e i distinguo dei
mesi scorsi tra Comune Autorità di
Sistema Portuale e LSCT assumono, dopo aver analizzato questo documento i toni
del gioco di ruoli per arrivare ad un risultato già deciso in partenza, come
era già stato confermato dall’accordo tra Comune e Autorità di Sistema Portuale
su questo DPSS.
Ma andiamo con ordine e analizziamo la procedura di questo
DPSS e i suoi contenuti dal punto di vista di quella parte della città che sta lato
monte al porto (migliaia di residenti dei quartieri limitrofi)
giovedì 9 luglio 2020
Centrale a gas a Spezia: cosa deve chiedere la città al Governo e alla Regione Liguria
Come si ricava dall’articolo del portale on line Città della Spezia: “Enel ha costituito una società per il recupero e la riconversione in Italia, di aree e strutture inutilizzate adiacenti alle centrali elettriche, situate nelle vicinanze di luoghi strategici come porti, aeroporti e interporti da destinare a deposito doganale per la logistica, la movimentazione e lo stoccaggio di merci. I primi due siti pilota potrebbero essere operativi a inizio 2021, con la collaborazione delle istituzioni locali, nelle aree della centrale Eugenio Montale alla Spezia e all’interno del sito della centrale Marzocco a Livorno.”, (vedi QUI articolo completo).
Enel ci ha abituati a queste forzature ma occorre dire che in un momento così delicato come quello attuale dove è in discussione il contestatissimo progetto di centrale a gas nell’area della attuale centrale a carbone, questa uscita assume i toni della vera e propria provocazione e devo dire bene ha fatto il Sindaco a rispondere (QUI) con fermezza a questa proposta!
Dato al Sindaco e alla nostra città quello che è giusto dare, occorre dire che questa uscita è anche frutto della assenza di iniziativa da parte della Regione Liguria ma, diciamo la verità soprattutto dalle scelte del Governo nazionale a cominciare dal Ministero dello Sviluppo Economico oltre che dal Ministero dell’Ambiente; infatti:
Enel ci ha abituati a queste forzature ma occorre dire che in un momento così delicato come quello attuale dove è in discussione il contestatissimo progetto di centrale a gas nell’area della attuale centrale a carbone, questa uscita assume i toni della vera e propria provocazione e devo dire bene ha fatto il Sindaco a rispondere (QUI) con fermezza a questa proposta!
Dato al Sindaco e alla nostra città quello che è giusto dare, occorre dire che questa uscita è anche frutto della assenza di iniziativa da parte della Regione Liguria ma, diciamo la verità soprattutto dalle scelte del Governo nazionale a cominciare dal Ministero dello Sviluppo Economico oltre che dal Ministero dell’Ambiente; infatti:
martedì 7 luglio 2020
Corte Costituzionale boccia la legge ligure sulle Aree Protette: molte luci ma un ombra...
La Corte Costituzionale
con sentenza n°134 del 6 luglio 2020 (QUI) dichiara incostituzionale gran parte della nuova
legge regionale approvata nel 2019 con la quale la Amministrazione Toti aveva
apportato importanti modifiche alla legge quadro regionale n° 12 del 1995 sulla
disciplina delle aree protette.
La Sentenza ha molte luci
e, a mio avviso, un'unica ombra in
particolare relativamente al ruolo della
Comunità del Parco, ma vediamo nel merito la sentenza in questa sintetica
ricostruzione…
sabato 4 luglio 2020
Centrale a gas di Spezia: il lavacro di tutte le responsabilità ambientali della politica spezzina
Vogliono dimostrare (i politici spezzini che governano
il Comune e alcuni che fanno opposizione) che una centrale a gas è insalubre, e l’Amministrazione comunale spezzina darà un incarico ad un
professore di chiara fama per raggiungere questo obiettivo (QUI).
Per decenni, tutti (destra e sinistra) non hanno voluto dimostrare i pericoli
sanitari del carbone tanto che il Sindaco precedente non rilasciò neppure il
Parere Sanitario all'autorizzazione integrata ambientale (AIA) anche se era
obbligatorio per legge.
venerdì 3 luglio 2020
Consiglio Comunale a Spezia su progetto centrale a gas: cosa discutere, cosa proporre
Giovedì
9 luglio si svolgerà l’ennesimo
Consiglio Comunale (QUI) sul progetto di centrale a gas proposto da Enel per il sito
che vede ad oggi la presenza della storica centrale a carbone.
Non
so cosa vorranno dire e proporre i vari gruppi consiliari ma spero che non si limiteranno
a ribadire la contrarietà al progetto o a giocare a scaricabarile tra maggioranza ed opposizione, perché questa sarebbe una impostazione
che produrrà sicuramente due conseguenze :
1. la prima la realizzazione della centrale a gas a breve termine (massimo due
anni)
2. la seconda il prorogarsi della centrale a carbone per altri anni come
minimo fino al 2025.
Cosa
dovrebbe discutere il Consiglio Comunale e proporre al Governo Nazionale e alla
Regione Liguria …