SEZIONI DI APPROFONDIMENTO E DOCUMENTAZIONE

sabato 31 ottobre 2015

Discarica Lotto 6 di Sanremo: una procedura illegittima, rimossa la salute.

Il nuovo lotto (il sesto) della discarica pubblica provinciale per rifiuti urbani e assimilati in località Collette Ozotto, Comuni Sanremo e Taggia.  
Ho esaminato su richiesta dei cittadini che da mesi si battono contro questo progetto, l’iter  amministrativo che ha portato ad autorizzarlo.

Di seguito analizzo le principali illegittimità di questo iter che hanno costituito  il fondamento legale per presentare un esposto alla Procura di Imperia per chiedere il sequestro del cantiere ai sensi dell’articolo 321[Nota 1]  [Nota 2] del Codice di Procedura Penale.   

mercoledì 28 ottobre 2015

Consiglio di Stato: senza prevenzione sanitaria niente AIA

Come ho spiegato da tempo, in altri post di questo blog, all’interno della istruttoria che può portare al rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) deve emergere con chiarezza e con adeguati approfondimenti: la verifica del potenziale impatto dell’attività o progetto da realizzare (compreso anche il caso dell’ampliamento e/o modifica di installazione esistente) sulla salute dei cittadini residenti nell’area di impatto potenziale.

Questa necessità, in particolare nella procedura di rilascio dell’AIA, costituisce un obbligo di legge attuato attraverso il Parere obbligatorio del Sindaco territorialmente competente.

giovedì 22 ottobre 2015

Piano Spiagge, la Regione ammette: il piano dopo la VAS sarà rivisto

Martedì scorso in consiglio regionale si è discussa la Interrogazione che il Gruppo Consiliare Regionale di  5 Stelle (vedi QUIha presentato in relazione alla avvenuta approvazione, da parte del Consiglio Comunale,  del Piano Spiagge di Marinella di Sarzana prima della conclusione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) da parte della Regione oltre che della Inchiesta Pubblica.

mercoledì 21 ottobre 2015

Piazza Verdi: il Comune aveva deciso da mesi lo scontro con il Ministero dei Beni Culturali

Ho avuto modo di leggere la copia degli atti e delle lettere  tra il Comune di Spezia e gli organi del Ministero dei Beni Culturali che si stanno occupando della richiesta di revisione del progetto di riqualificazione di Piazza Verdi alla luce della verifica dell’interesse archeologico svolta sulla piazza nei mesi scorsi.

Come è noto tutta la vicenda si è, per ora, conclusa con la decisione della Giunta Federici di impugnare al TAR l’atto delle Soprintendenze Archeologica e delle Belle Arti e Paesaggio con il quale si chiede al Comune di modificare il progetto secondo le prescrizioni in esso indicate.

Sulla legittimità o meno di questi atti e scambi epistolari ci sarà tempo per intervenire e anch’io esprimerò la mia opinione. Anche perché la documentazione che il Comune ha prodotto su richiesta del Consigliere Comunale Giulio Guerri risulta incompleta in quanto mancano quattro documenti fondamentali:
1. Relazione Soprintendenza Archeologica del 18/6/2015 prot. n. 330 che risponde alle richieste di chiarimenti del Direttore Generale Archeologia
2. Le 2 Relazioni della Soprintendenza Archeologica del 21/7/2015 prot. n. 8615 e del 27/7/2015 prot. n. 8837 che contengono la verifica preventiva dell’interesse archeologico della piazza
3. L’Atto di Indirizzo del Direttore Generale Belle Arti e Paesaggio del 31/7/2015 prot. n. 18289 che interviene sulle contraddizioni tra i ritrovamenti del Politeama e del quartiere del Torretto con la attuale visione della Piazza dopo i lavori svolti dal Comune



Quello che voglio invece dimostrare in questo post è, attraverso la analisi del testo dei documenti relativi a questa nuova controversia su Piazza Verdi, che il Comune aveva comunque deciso fin dall’inizio di non adeguarsi a qualsiasi decisione che sarebbe emersa dalla verifica dell’interesse archeologico da parte degli organi competenti del Ministero dei Beni Culturali. In sostanza c’è stata fin dall’inizio una pregiudiziale del Comune verso l’attività del Ministero e dei suoi organi questo nonostante che il Comune fosse in difetto fin dall’inizio visto che non aveva svolto la obbligatoria, per legge, verifica preventiva dell’interesse archeologico (vedi QUI). 

lunedì 19 ottobre 2015

Cassazione ribadisce:"gli odori si sentono dal naso". A Saliceti sembra di no!

Ancora una sentenza di Cassazione sulla problematica della tutela penale contro le emissioni odorigene anomale da impianti di trattamento rifiuti (altri esempi vedi QUI)

Con la recentissima sentenza n. 36905 dello scorso 14 settembre (vedi QUI)  la Cassazione ha confermato la sentenza del Tribunale che in primo grado ha condannato una azienda di trattamento rifiuti per la produzione di compost di qualità alle pene previste dall’articolo 674 del Codice Penale: getto di cose pericolose.

mercoledì 14 ottobre 2015

Corte di Giustizia UE: costi e diritti dei cittadini per accedere alle informazioni ambientali

La Corte di Giustizia della UE accogliendo in gran parte le tesi della Avvocatura UE (di cui avevo trattato QUIha fatto chiarezza, con la sentenza dello scorso 6 ottobre 2015 causa C-71/14, su quali siano i costi addebitabili al cittadino che chiede di accedere alle informazioni ambientali in possesso della Pubblica Amministrazione degli Stati membri.

La questione trattata dalla sentenza riguarda una domanda pregiudiziale posta alla Corte di Giustizia al fine di chiarire l’interpretazione di due norme della Direttiva UE 2003/4 sull’accesso del pubblico all'informazione ambientale (di seguito Direttiva, per il testo vedi QUIsecondo i principi della Convenzione di Aarhus sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale.

La sentenza ha chiarito che i costi addebitabili al cittadino per accedere alle informazioni ambientali che richiede devono essere ragionevoli e proporzionati alle sue condizioni economiche. A tali costi non possono essere aggiunti i costi che la Pubblica Amministrazione sostiene per costituire e gestire le banche dati di informazioni ambientali. Questa distinzione tradotta nella normativa italiana significa che al cittadino non possono essere addebitati i costi che la Pubblica Amministrazione sostiene per pubblicare i dati, gli atti e le informazioni in base alla normativa sul c.d. accesso civico (vedi QUI e QUI). Infine il cittadino deve avere il diritto di ricorrere contro le omissioni della Pubblica Amministrazione senza costi e difficoltà burocratiche eccessive. 

Questa in sintesi la sentenza che merita però una analisi più approfondita che sviluppo di seguito in questo post…..   

sabato 10 ottobre 2015

Indagini epidemiologiche "inutili" e la prevenzione sanitaria inesistente

Secondo l'assessore all'Ambiente del Comune di Spezia: "la responsabile ASL sostiene che non servono le indagini epidemiologiche".

Non è accettabile che in una città come Spezia una affermazione del genere sia rilasciata così con un battuta in televisione.
Intanto i signori dell'ASL avrebbero dovuto spiegare pubblicamente perchè non serve o il "popolo bue" non ha diritto di sapere ma solo di subire? MODALITA' DI COMUNICAZIONE INACCETTABILE!

Ma il problema non è solo di modi di comunicare e/o di trasparenza, ma soprattutto di sostanza.


martedì 6 ottobre 2015

Il Consiglio Comunale di Sarzana vota il Piano Spiagge: delibera illegittima.

Oggi il Consiglio Comunale di Sarzana è stato convocato per approvare in via definitiva il Piano Particolareggiato degli arenili (Piano Spiagge) di Marinella di Sarzana.

La pratica non può essere votata per due motivi strettamente tecnico giuridici:

lunedì 5 ottobre 2015

Piano Spiagge Marinella: come redigere il Rapporto Finale della Inchiesta Pubblica

Sto seguendo, sia pure a distanza per ragioni personali,  l' Inchiesta Pubblica sul Piano Spiagge di Marinella di Sarzana e relativa procedura di Valutazione Ambientale Strategica (di seguito VAS). Voglio qui sottolineare alcune questioni metodologiche prioritarie che se non affrontate correttamente la faranno fallire a prescindere anche da eventuali volontà politiche negative presenti nelle Amministrazioni pubbliche interessate e non solo. 

Vediamole:  

sabato 3 ottobre 2015

Note su Inchieste Pubbliche nella VAS e fase di adozione di un Piano

All’ultima udienza della Inchiesta Pubblica sulla Valutazione Ambientale del Piano Spiagge di Marinella da parte dei rappresentanti istituzionali presenti si è sostenuto che un Piano urbanistico può essere adottato anche prima della conclusione di un percorso partecipativo avviato in precedenza come ad es. proprio la Inchiesta Pubblica di cui sopra.

Ora premesso che l’Inchiesta Pubblica non è obbligatoria nella procedura di VAS, una volta che l’Inchiesta è avviata questa deve poter incidere sulla conclusione della VAS. 

venerdì 2 ottobre 2015

Colline di Pitelli:nuovi rifiuti, vecchi rischi per ambiente e salute

Scoperti nuovi fusti di rifiuti pericolosi nelle colline di Pitelli fuori dalle zone fino ad ora censite ma non completamente caratterizzate...... era tutto prevedibile.....lo scrivevo lo scorso maggio quando avvennero i primi ritrovamenti "anomali" .......... questo modo di ritrovare ogni tot mesi qualcosa non può bastare occorre che le Autorità Pubbliche competenti intervengano e non lascino la questione solo in mano ad una magistratura che oltre gli interventi spot non ha mai voluto andare su Pitelli.


Voglio ricordare che ci sono due mozioni che dormono sonni tranquilli, pur essendo state approvate dal Consiglio Comunale (nel luglio 2014 vedi QUI) e dal Consiglio Regionale (ad inizio Agosto di questo anno vedi QUI)


Queste mozioni individuano una serie di azioni per avviare un piano di governo per la bonifica del sito di Pitelli.
In particolare quella del Consiglio Comunale era proprio dedicata alla vicenda dei primi ritrovamenti nella primavera del 2014. Ma la Giunta Federici, pur essendo passato oltre 1 anno, nulla ha fatto per attuare quanto approvato addirittura dagli stessi consiglieri di maggioranza.

giovedì 1 ottobre 2015

Snam di Panigaglia: il sindacalismo corporativo della CGIL

"Gli “esperti”, “ingegneri”, “fisici”, (detto con tono sprezzante) pur non conoscendo lo studio di fattibilità visto che ancora non c'è, si sono già sperticati a sostenere: “raddoppio mascherato, passeranno centinaia di camion sulla napoleonica, ecc.” così dichiara il sig David Nerini – del Direttivo Nazionale CGIL alla tavola rotonda sulla energia lo scorso 26 Settembre. Allora questo signore, maleducato peraltro come dimostra la dichiarazione sopra citata, pensa ancora come i padroni nell'800 che la scienza la competenza e la conoscenza siano patrimonio solo di chi gestisce una azienda..... che lo faccia un sindacalista come dire è un segno dei tempi.


In realtà nessuno dei critici al nuovo progetto di realizzare depositi di gnl per navi e autotrazione ha mai affermato che il deposito di gnl in se costituisca il raddoppio del rigassificatore…… questi sindacalisti moderni come i padroni amano disegnare i cittadini attivi come una sorta di luddisti moderni ma sempre ignoranti.


È ovvio che trattasi, del deposito e del rigassificatore, di due attività esistenti ma che non possono ovviamente essere considerate nettamente separate, vediamo perchè.....