SEZIONI DI APPROFONDIMENTO E DOCUMENTAZIONE

giovedì 29 gennaio 2015

Paita: “Delibera regionale sul rischio idraulico come quella del 2011”.Speriamo di no!

Relativamente al nuovo provvedimento sulla prevenzione del rischio idraulico della Regione Liguria l’Assessore Raffaella Paita dichiara: “la filosofia è la stessa del provvedimento del 2011: introdurre una regola generale, coerente per tutte le zone colpite, che sovrasti eventuali decisioni o previsioni diverse dei  Comuni”.

In attesa della pubblicazione formale  del testo definitivo del nuovo provvedimento voglio ricordare alla signora Paita, forse in quel periodo affaccendata ad incontrare bocciofile o altro, che la delibera del 2011 non ha bloccato granchè perché era come dire “fallata” in anticipo.

mercoledì 28 gennaio 2015

Impianto Saliceti l’AIA che non c’è, i rifiuti di genova, i profili di illegittimità e penali!

Relativamente all’impianto di trattamento rifiuti in località Saliceti (Comune di Vezzano Ligure), non ci sono solo le, pur già di per se decisive, problematiche legate  agli odori e al mancato rispetto delle prescrizioni autorizzatorie,  rilasciate in questi anni dalla Provincia, nonché i limiti delle stesse prescrizioni rilevati nei miei post di questi mesi, vedi QUI

Come ho già rilevato nel post del 26 gennaio scorso  una questione totalmente rimossa in questi anni è stata quella della Autorizzazione Integrata Ambientale (di seguito AIA).

Voglio precisare meglio ed in modo più argomentato sotto il profilo giuridico amministrativo,  questo aspetto di grande rilievo anche sanitario con possibili risvolti penali.  
  
Ora a mio avviso l’impianto di Saliceti era assoggettabile ad AIA fin dalla prima autorizzazione del 2005 (prima ipotesi), ma anche se così non fosse ora l’impianto è certamente soggetto ad AIA  (seconda ipotesi).  Vediamo perchè....... 

martedì 27 gennaio 2015

Impianto rifiuti di Saliceti: Acam risponde ai cittadini con le bugie!

Acam (vedi QUIrisponde alla critiche sulla gestione dell’impianto di trattamento rifiuti in località Saliceti. Si tratta di affermazioni di pura propaganda che, in gran parte, non hanno alcun riscontro nei fatti  e negli atti. 
Di seguito dimostrerò la non fondatezza delle affermazioni di Acam che riporto in rosso, mentre in nero ci sono i miei commenti e soprattutto i riscontri documentali che dimostrano tale non fondatezza.

Ma prima di sviluppare questa analisi occorre dire che al di la delle questioni specifiche il fatto più eclatante è che a tutt’oggi le emissioni odorigene dall’impianto di Saliceti continuano a produrre enormi disagi ai cittadini residenti nella zona.  E questo non solo è un fatto incontestabile ma anche una notizia di reato e di danno perdurante alla salute dei cittadini interessati come affermano da tempo giurisprudenza e pubblicistica scientifica.

Veniamo comunque all’analisi critica delle affermazioni di Acam…7

lunedì 26 gennaio 2015

Pro memoria impianto rifiuti di Saliceti e la questione dell’AIA

Di seguito una sintesi delle principali questioni ambientali, sanitarie ma anche più strettamente giuridico amministrative  relative all’impianto di trattamento rifiuti in località Saliceti Comune di Vezzano Ligure) con in aggiunta la questione della Autorizzazione Integrata Ambientale alla quale l’impianto di Saliceti non si è mai adeguato nonostante i termini siano già abbondantemente scaduti come spiego nella sezione finale di questo post....

sabato 24 gennaio 2015

Fanghi dal Lagora: riutilizzo “fai da te”nella discarica di Pitelli

La notizia del giorno riportata dal Secolo XIX di oggi (con la solita ottima inchiesta della giornalista Sondra Coggio) è che i fanghi scavati nel Lagora e utilizzati per i riempimenti della discarica in località Pitelli non sono stati analizzati dall’Arpal ma da una ditta privata (come risulta QUI). L’Arpal ha però dato un parere favorevole successivo: vedi QUI, parere fondato solo sulla analisi delle carte prodotte dai privati non certo  su indagini sul posto ovviamente.

La notizia è emersa dalla conferenza di sintesi della Commissione Parlamentare di Inchiesta sui rifiuti nella sua visita al sito di Pitelli. 

Tutto questo accade non casualmente ma grazie ad una normativa recente (citata peraltro all’inizio della relazione della ditta che ha fatto l’analisi dei fanghi: articolo 41bis legge 98/2013) che ha allargato moltissimo le maglie di tutela ambientale delle operazioni di recupero delle terre da scavo.  Normativa e vicenda dei fanghi del Lagora di cui avevo già trattato in un post dello scorso 8 ottobre 2014.

venerdì 23 gennaio 2015

Il Comune di Sarzana nega accesso agli atti: comportamento contro la Legge!

Il Comitato  Sarzana che botta anche a nome dei cittadini che stanno organizzando la contestazione alla installazione della antenna per telefonia mobile in località Grisei a Sarzana ha chiesto di poter accedere agli atti della pratica autorizzatoria di questo impianto.

La risposta del Comune di Sarzana è arrivata con lettera dello scorso 21 gennaio 2015. La lettera nega l’accesso per il seguente motivo: “la richiesta risulta incompleta con particolare riferimento alla motivazione e dichiarazione del possesso dell’interesse diretto concreto e attuale alla conoscenza degli atti”.

Una risposta dichiaratamente contra legem e che come vedremo rimuove oltretutto un preciso obbligo di pubblicazione degli atti relativi alla pratica in oggetto. 
Ma intanto partiamo dal diritto di accesso.


La normativa distingue due tipologie di accesso. Quello generale normato  principalmente dalla legge 241/1990 e quello relativo alle informazioni ambientali normato dal DLgs 195/2005. 

giovedì 22 gennaio 2015

Trasporti militari in città: la disinformatia del Comune di Spezia

Il Comune di Spezia ha risposto lo scorso 11 ottobre 2014 ad una interrogazione dei consiglieri di 5stelle in relazione ad un trasporto di materiale militare nelle strade cittadine avvenuto qualche giorno prima.

La risposta del Comune (vedi foto a fianco)  è che si tratta di operazioni “coperte da riservatezza”. 

Intanto se si risponde ad una interrogazione si devono fornire gli elementi normativi che dimostrino la fondatezza del diniego di accesso alle informazioni. Afferma il comma 6 articolo 5 del DLgs 195/2005 che il diniego di accesso deve essere adeguatamente motivato e soprattutto deve essere accompagnato dalla indicazione delle modalità di ricorso contro il detto diniego.

Ma il punto è che in questo caso le informazioni non erano alla luce di quanto affermato dal Comune stesso, non accedibili.

mercoledì 21 gennaio 2015

Rifiuti liguri in Toscana: testo dell’accordo con rimozione cause!

Oltre ai rifiuti che arriveranno a Spezia (vedi QUIuna parte dei rifiuti genovesi finiranno in Toscana all’impianto Cermec di Massa.

È un altro “regalo” che la giunta Burlando & Paita ha fatto ai cittadini liguri, con costi a carico della collettività. Costi prodotti da una emergenza conseguente alla incapacità della Giunta regionale e dei gestori dei diversi ambiti del servizio rifiuti urbani e assimilati ad adeguare molti impianti della provincia di Genova e non solo.

Le figuracce “anti Renzi” del tandem Burlando - Paita

Dichiara l’ineffabile signora Paita oggi sul Secolo XIX: “Con la mia vittoria alle primarie,ho sconfitto un disegno nazionale, portato avanti  con la candidatura di Cofferati. Un disegno il cui obiettivo era il Pd di Matteo Renzi”.


Non sono di certo un “renziano” ma francamente a me pare, come dimostrerò di seguito, che la signora Paita e il suo mentore Burlando fino ad ora abbiano fatto soprattutto danni al Governo Renzi altro che disegno nazionale del “povero” Cofferati, che ha semmai altre colpe prima di tutto quella di aver pensato che si potessero fare primarie serie in un contesto come quello ligure con un regolamento colabrodo come ho spiegato QUI

In realtà quale sia questo “disegno nazionale” anti Renzi partito dalla c.d. “sinistra PD” ligure, lo può sapere solo la mente malata di “politicismo” della signora Paita. Peraltro, visto come lo hanno massacrato politicamente ed elettoralmente, con”disegni” come quello presunto di Cofferati  il signor Renzi può dormire sonni tranquilli.  Io invece se fossi in lui non sarei così tranquillo nell’avere come sostenitori personaggi come la signora Paita e il signor Burlando.
 
Se parliamo di cose serie, di problemi concreti della Regione Liguria, si dimostra che il vero "disegno" anti governativo è quanto meno la conseguenza oggettiva di molte scelte ( o non scelte) della Giunta Burlando Paita.

mercoledì 14 gennaio 2015

Paita: “ci vuole il waterfront”. Ci spieghi quale, perchè e come, se è in grado!

La Signora Paita alla festa della sua vittoria alle primarie PD per la Presidenza della Regione Liguria dichiara: “Abbiamo due grandi urgenze. Il waterfront…e il progetto Marinella”.

Restiamo al waterfront per ora, anche se su Marinella ho avuto già modo di esprimere recentemente la mia opinione, vedi  QUIquanto meno sul metodo.

Siamo di fronte anche sul waterfront alle solite dichiarazionie “bulliste” del partito del “Fare”.  Francamente sono stufo di questo modo provinciale di avviare il confronto sulle scelte strategiche del nostro territorio.  

martedì 13 gennaio 2015

Noterelle sulle Primarie PD e i vuoti della politica ligure.

Primarie PD: se ci sono state irregolarità spero vengano sanzionate ma francamente mi chiedo: se fissi delle regole di voto poco chiare poi non ti puoi stupire che vengano fuori problemi e strumentalizzazioni.

venerdì 9 gennaio 2015

La Cassazione: Presidenti AP solo con curricula e titoli di studio adeguati!

In questo post (vedi QUIavevo trattato della sentenza del Consiglio di Stato che dichiarando la illegittimità della nomina del Presidente della Autorità Portuale di Cagliari aveva definito i due criteri fondanti per nominare il Presidente di una Autorità Portuale (tutte Spezia compresa) nel rispetto del dettato dell’articolo 8 della legge quadro sui porti, per il quale il Presidente della AP deve essere scelto tra persone: “esperte e di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale.”.  Questi due criteri erano:
1. La comprovata competenza acquisita nella propria attività professionale nel settore della portualità e non in quella derivata da nomine meramente politiche
2. La conseguente, in quanto derivante dal punto 1 o comunque integrativa con questo, del possesso di idoneo titolo di laurea nelle materie conformi all’area della portualità, navigazione e trasporto marittimo.

Ebbene ora la Cassazione ( con sentenza n. 27341 del 2014  vedi QUI)   riconosce che la sentenza del Consiglio di Stato non è viziata 

Le "allegre" proposte di legge di Raffaella Paita: la tutela delle coste.

L’ultima trovata della candidata alle primarie del PD per  la Presidenza della Regione è, come ribadito in una dichiarazione anche di suoi sostenitori in questi giorni,  la proposta di una legge per la tutela delle coste e del suolo (pagina 8 del suo programma vedi QUI).

Ancora una volta la signora che ha fatto parte per anni della attuale Giunta Regionale con competenze inerenti alle infrastrutture quindi interferenti anche con la pianificazione costiera, scopre in ritardo,  quello che lei o quanto meno l’Ente di cui ha fatto parte fino ad ora (la Regione),  avrebbe dovuto predisporre da anni.

Non è la prima volta, come ho dimostrato QUIche la Signora Paita si inventa obiettivi  come fossero sue idee geniali quando invece trattasi di obblighi che la normativa Europea e Nazionale prevede da anni. Obiettivi dei quali, in questi anni di governo la Signora, insieme con il suo Presidente, si è  dimenticata alla grande, per poi spolverarli in vista di queste nuove elezioni, peraltro senza chiarire mai nel merito come davvero voglia raggiungerli.

Ora è la volta della pianificazione e tutela degli ambienti costieri. Secondo il programma della Paita si tratterebbe della prima legge di questo genere in Italia! 

Voglio ricordare alla Signora Paita e  a chi gli suggerisce le sue proposte elettorali  quali sono gli obblighi in materia di ambienti costieri vigenti da anni.

mercoledì 7 gennaio 2015

Centrale Enel. Federici & Paita: rimuovere le responsabilità con le battute!

Il Sindaco della Spezia Massimo Federici, qualche giorno fa ne ha sparata un'altra delle sue probabilmente pensando di aiutare l’immagine “ambientalista” della candidata Raffaella Paita alle primarie PD per la presidenza della Regione; immagine ambientalista ampiamente offuscata  da tempo come ho spiegato in questi post, vedi QUIa cominciare dal suo vuoto programma elettorale. 

L’ultima dichiarazione di Federici resta nel filone di questa candidata: sparare annunci senza alcuna verifica della loro fattibilità amministrativa e rimuovendo le vere responsabilità su quello che non è stato fatto fino ad ora e che potrebbe essere messo in campo da subito.

Dichiara Federici: “entro il 2020 chiuderemo la centrale Enel”!   Come dire, la sparo grossa su un cosa della quale comunque nessuno mi potrà venire a rendere conto visto che nel 2020 il sig. Federici non sarà più Sindaco.

Nel frattempo il Sindaco Federici da anni avrebbe potuto fare tre cose essenziali per tutelare la salute dei cittadini, tre cose che ovviamente si è guardato bene da fare.
Le tre cose in realtà sono tre strumenti giuridico amministrativi
1. Il parere Sanitario del Sindaco
2. La sospensione della autorizzazione alla centrale per violazione delle prescrizioni e/o eventuale ordinanza sanitaria del Sindaco  
3. La revisione dell’AIA