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mercoledì 21 gennaio 2015

Le figuracce “anti Renzi” del tandem Burlando - Paita

Dichiara l’ineffabile signora Paita oggi sul Secolo XIX: “Con la mia vittoria alle primarie,ho sconfitto un disegno nazionale, portato avanti  con la candidatura di Cofferati. Un disegno il cui obiettivo era il Pd di Matteo Renzi”.


Non sono di certo un “renziano” ma francamente a me pare, come dimostrerò di seguito, che la signora Paita e il suo mentore Burlando fino ad ora abbiano fatto soprattutto danni al Governo Renzi altro che disegno nazionale del “povero” Cofferati, che ha semmai altre colpe prima di tutto quella di aver pensato che si potessero fare primarie serie in un contesto come quello ligure con un regolamento colabrodo come ho spiegato QUI

In realtà quale sia questo “disegno nazionale” anti Renzi partito dalla c.d. “sinistra PD” ligure, lo può sapere solo la mente malata di “politicismo” della signora Paita. Peraltro, visto come lo hanno massacrato politicamente ed elettoralmente, con”disegni” come quello presunto di Cofferati  il signor Renzi può dormire sonni tranquilli.  Io invece se fossi in lui non sarei così tranquillo nell’avere come sostenitori personaggi come la signora Paita e il signor Burlando.
 
Se parliamo di cose serie, di problemi concreti della Regione Liguria, si dimostra che il vero "disegno" anti governativo è quanto meno la conseguenza oggettiva di molte scelte ( o non scelte) della Giunta Burlando Paita.

A cosa mi sto riferendo? A quello che scrivo da settimane su questo blog alla voce “Paita Raffaella”.


Mi riferisco alla leggina agostana presentata dalla signora Paita  che prevedeva una proroga della disciplina europea in materia di trattamento dei rifiuti preliminare al loro smaltimento. Leggina bocciata dal governo nazionale che ha dovuto ricorrere alla Corte Costituzionale per evitare una nuova sentenza di condanna della Corte di Giustizia con relativa mega multa ai danno dello Stato Italiano, (vedi QUI). In questo caso la signora Paita non può fare il solito giochino di scaricare tutto sull’Assessore all’Ambiente che la ha preceduta perché la leggina agostana è stata presentata da lei in Giunta.


Mi riferisco alla emergenza rifiuti ligure prodotta dalla incapacità di una Giunta Burlando che in questi anni insieme con la responsabilità dei vari gestori di ambito provinciale non ha saputo adeguare una lunga serie di impianti alla normativa europea in vigore da anni.  Il risultato è stato quello di dover esportare i rifiuti genovesi e non solo fuori regione e fuori provincia: vedi  QUI


Mi riferisco  alle assunzioni “politiche”, da parte della Signora Paita, in piena campagna per le primarie in violazione della normativa sulla trasparenza e la anticorruzione: vedi QUIVicenda finita sulla stampa nazionale con una non certo “edificante” ricaduta di immagine non solo per la Paita ma per tutto il PD ligure.


Mi riferisco alle scempiaggini amministrative contenute nel Programma elettorale della signora Paita come quella dove si propone di promuovere un pianificazione regionale sui porti di interesse nazionale, dimenticando che il disegno di legge Renzi di riforma della Costituzione prevede che per questi porti la competenza diventi esclusivamente dello Stato.


Mi riferisco allo scontro con il capo della Protezione Civile dopo l’ultima alluvione in Liguria relativamente alle responsabilità della Regione nel sistema di allerta come pure sulle scelte di pianificazione del territorio. La signora Paita anche qui, pur avendo la delega solo dall’inizio della scorsa estate, non ha evitato di fare brutte figure prima rimuovendo le responsabilità della Regione  (vedi QUI), per poi arrivare a proporre soluzioni in materia di prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico che costituiscono obblighi di legge nazionale e regionale da anni, anzi in molti casi da decenni (vedi QUI). 


Mi riferisco alle frasi minacciose e intimidatorie  che il principale sostenitore della signora Paita, Il presidente della Regione Burlando, ha rivolto verso i giornalisti che semplicemente chiedevano conto alla Assessore alla Protezione Civile (Raffella Paita) sui ritardi nel sistema di allerta per l’ennesima alluvione genovese.  Renzi , quello del “disegno nazionale” di cui ciancia la Signora Paita, definì quelle frasi “infelici”.  


Insomma siamo di fronte ad una candidata che ancor prima di essere eletta ha prodotto danni di immagine non solo al PD ma allo stesso Governo Renzi, quello che secondo la Paita doveva essere danneggiato dal “disegno nazionale” di Cofferati.

Una candidata che ha dimostrato di non conoscere neppure le proprie competenze relativamente alle deleghe assessorili che ha da ormai molti mesi. 
Una candidata che ha presentato un Programma elettorale pieno di slogan ma anche di riferimenti impropri alla vigente normativa nonché alla ripartizione delle competenze stato regione (vedi QUI


L’ultimo danno di immagine è oggi riportato dal principale quotidiano Ligure dove la signora Paita si fa dare lezioni di trasparenza e correttezza politica da un personaggio che credevamo in questo campo non avesse titolo per darne a nessuno.   “La Paita ha cercato e chiesto voti a destra. Un’operazione trasformistica, non è una cosa bella” ha dichiarato ieri, alla trasmissione radio RAI “La Zanzara”, Claudio Scajola, che ha aggiunto: “In Liguria il risultato è stato determinato da elettori che alle prossime regionali voteranno dall’altra parte,ma che sono stati invitati a votare per il Pd. Un pasticcio”.


Insomma la signora Paita e il suo mentore Burlando hanno più volte messo in difficoltà il governo Renzi, tanto che la chiara sensazione è che,  il vero “disegno nazionale”, sia stato portato avanti in Liguria, proprio dalla signora Paita ed è il disegno di stravolgimento del PD e delle sue ragioni fondanti (almeno quelle dichiarate ufficialmente ovviamente).
Non è stato Renzi anche ieri a dichiarare che farà la riforma elettorale insieme con il centro destra per poter poi governare da solo senza più “inciuci trasversali”?
In Liguria invece il tandem Paita Burlando non solo non ha saputo fare nessuna riforma per le elezioni regionali ma ha già preparato il terreno per una alleanza di governo con ampie parti del centro destra stesso…. E qui si spiega anche la mancata riforma elettorale regionale: il listino del candidato Presidente servirà per fare spazio a qualche personaggio “al di sotto” di ogni sospetto?........












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