SEZIONI DI APPROFONDIMENTO E DOCUMENTAZIONE

giovedì 30 giugno 2022

Niente VIA per l’ampliamento del rigassificatore di Panigaglia: analisi critica della decisione

IL Ministero della Transizione Ecologica ha deciso, alla fine della procedura di verifica di assoggettabilità a VIA, di non applicare la più rigorosa procedura di VIA ordinaria al "Progetto caricamento GNL su autobotti/isocontainer e rifacimento dell'esistente pontile secondario".

Il Decreto Direttoriale che porta questa decisione è dello scorso 20 giugno con allegato il Parere della Commissione tecnica (QUI).

Ho letto subito dichiarazioni di giubilo di alcuni esponenti politici come se derogare a norme ambientali sia di per se un elemento di cui vantarsi.

In realtà questo progetto doveva andare direttamente a Valutazione di Impatto Ambientale ordinaria senza perdere il tempo per fare la più blanda verifica di assoggettabilità. Riguardo a certe dichiarazioni di esponenti politici per cui chiedere l’applicazione della VIA ordinaria avrebbe comportato un allungamento delle procedure, nel caso specifico queste affermazioni dimostrano la totale ignoranza della procedura svolta fino ad oggi su questo progetto.

Voglio ricordare a questi signori che l’istanza per avviare la procedura di verifica di assoggettabilità del progetto in questione è stata presentata il 16 dicembre 2019. Quindi se avessero mandato subito a VIA ordinaria come peraltro richiedeva la legge a quest’ora la procedura sarebbe conclusa applicando una istruttoria ben più rigorosa. Sia sufficiente dire che non è stata applicata neppure l’ordinaria Valutazione di Incidenza per il fatto che il progetto ricade in zone contermini a siti tutelati dalle norme comunitarie sulla biodiversità, cavandosela solo con una verifica (screening) dia applicazione della Valutazione di Incidenza.

Insomma qui la accelerazione delle procedure per l’emergenza energetica legata alla guerra in Ucraina non c’entrano nulla. In realtà siamo di fronte all’ennesima deroga alle norme ambientali usando la scusa di emergenze non applicabili al caso in esame. D’altronde sia sufficiente analizzare il recente Decreto Legge che addirittura esclude la VIA a priori per progetti di ampliamento dei rigassificatori e la collocazione di navi rigassificatrici, sostituendola con una mera comunicazione alla Commissione UE (QUI).

Vediamo di seguito in cosa consiste questo progetto e perché doveva avere subito la VIA ordinaria, tornerò successivamente con più calma, sulle prescrizioni previste dal Decreto Direttoriale che ha deciso di non applicare la VIA ordinaria. Inoltre a mio avviso come vedremo nelle parti terza e quarta del presente post si rimuove la questione della modifica della Autorizzazione Integrata Ambientale al rigassificatore e la questione della revisione della documentazione relativa alla normativa della Seveso III sui rischi di incidenti rilevanti ma anche quella sulle infrastrutture critiche (vedi tutela dall’attacco di attentati terroristici).

Aggiungo che perfino il progetto di ampliamento del gnl che arriva con nuovi accosti al rigassificatore OLT di Livorno è stato sottoposto, a differenza del caso spezzino di seguito descritto, a VIA ordinaria vedi QUI.

mercoledì 29 giugno 2022

Legge SalvaMare Parte II: la nuova disciplina della gestione delle biomasse vegetali spiaggiate

La nuova legge salva mare, di cui ho trattato ampie parti nel post precedente (vedi QUI) introduce una nuova disciplina sulla gestione delle biomasse vegetali spiaggiate.

Si tratta delle biomasse vegetali, derivanti da piante marine o alghe, depositate naturalmente sul lido del mare e sull'arenile.

L’articolo 5 della legge (QUI) non fa alcun riferimento alla normativa previgente quanto meno quella sulla posidonia spiaggiata e relativi accumuli formatesi nel tempo, dimostrando quindi una certa superficialità del legislatore che non farà altro che produrre confusione in materia come spesso avviene soprattutto in campo ambientale dove la stratificazione normativa, spesso non coordinata, produce forti limitazioni alla certezza del diritto (vedi ad esempio il settore rifiuti).

Vediamo quindi prima di tutto cosa affermava la normativa precedente (peraltro non abrogata o dichiarata superata dalla legge salva mare) sulla gestione della posidonia e in generale delle biomasse vegetali spiaggiare, per poi analizzare cosa è stato introdotto con la nuova legge salva mare.

Legge SalvaMare Parte I: recupero rifiuti pescati e altro per una legge di poca sostanza e di rinvii

La legge 17 maggio 2022 n° 60 (QUI) persegue l'obiettivo di contribuire al risanamento dell'ecosistema marino e alla promozione dell'economia circolare, nonche' alla sensibilizzazione della collettività per la diffusione di modelli comportamentali virtuosi volti alla prevenzione dell'abbandono dei rifiuti in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune e alla corretta gestione dei rifiuti medesimi.

In questo primo post tratterò le parti della legge che riguardano principalmente la disciplina del recupero dei rifiuti pescati accidentalmente in mare ma anche quella delle procedure per realizzare impianti di desalinizzazione.

Nel post successivo (pubblicato domani 30 giugno) invece tratterò della disciplina che questa nuova legge introduce sulla gestione delle biomasse spiaggiate.

Volendo anticipare una sintetica valutazione la legge afferma principi condivisibili ma è piena di rinvii a successivi decreti e in alcuni casi appare anche poco coordinata rispetto al quadro giuridico vigente.

martedì 28 giugno 2022

Spesa per il clima: secondo la Corte dei Conti la UE spende molto meno di quello che dichiara

La Corte dei Conti della UE ha pubblicato la sua relazione speciale (QUI) avente per oggetto “La spesa per il clima nel bilancio dell’UE per il periodo 2014-2020”. Dalla relazione emergono forti criticità sulla non adeguata destinazione di fondi per il clima rispetto alle dotazioni di bilancio della scorsa legislatura.

Le relazioni speciali della Corte dei Conti europea illustrano le risultanze degli audit espletati su politiche e programmi dell’UE o su temi relativi alla gestione concernenti specifici settori di bilancio. La Corte seleziona e pianifica detti compiti di audit in modo da massimizzarne l’impatto, tenendo conto dei rischi per la performance o la conformità, del livello delle entrate o delle spese, dei futuri sviluppi e dell’interesse pubblico e politico

Vediamo in particolare cosa ha scritto la Corte nella sua relazione speciale…

 

lunedì 27 giugno 2022

Organizzazione Mondiale della Meteorologia: ULTIMI SETTE ANNI PIÙ CALDI MAI REGISTRATI !

Il Rapporto (QUI) analizza una serie di dati fortemente allarmanti sullo stato dei mutamenti climatici e delle prospettive future del pianeta sia in termini di progressivi mutamenti degli ecosistemi a cominciare dall’innalzamento dei mari, sia degli eventi catastrofici naturali destinati ad aumentare come la attuale siccità che sta investendo l’Europa centro meridionale.

Vediamoli riassunti questi dati che emergono dal Rapporto:

 

sabato 25 giugno 2022

I progetti delle grandi imprese di petrolio e gas contro la neutralità climatica

Inchiesta del quotidiano inglese The Guardian (QUI) che dimostra come le major del petrolio e del gas stanno pianificando decine di vasti progetti che minacciano di infrangere l'obiettivo climatico di 1,5 ° C. Se i governi non agiscono, queste aziende continueranno a incassare mentre il mondo brucia.


Il testo completo della inchiesta lo trovate QUI.

L’inchiesta dimostra:

venerdì 24 giugno 2022

Chi finanzia la guerra di Putin: uno studio lo dimostra

Per far luce su chi acquista petrolio, gas e carbone della Russia e su come il volume e il valore delle importazioni sono cambiati dall'inizio dell'invasione, il Centro per la ricerca sull'energia e l'aria pulita ha compilato un set di dati dettagliato sul commercio di combustibili fossili russi con oleodotti e commercio via mare. 

Per una analisi completa dello studio vedi QUI.

Di seguito si riportano le parti più significative dello studio... 

lunedì 20 giugno 2022

La Corte Costituzionale boccia ancora la Liguria: caccia in aree incendiate

La Giunta della Regione Liguria continua la sua “guerra” contro la Costituzione con particolare riferimento alla materia ambiente che come è noto, tranne alla giunta in questione e ai consiglieri che la sostengono, è di competenza esclusiva dello Stato salvo che le norme regionali migliorino la tutela dell’ambiente nei diversi settori.

La Giunta Toti in questi 7 anni di suo insediamento, come dimostro nella seconda parte del post, ha spiccato per le sentenze della Corte Costituzionale che hanno bocciato specificamente norme regionali in materia ambiente. 

Questa volta la Corte Costituzionale con sentenza n° 144 dello scorso 13 giugno 2022 (QUI) ha bocciato una legge regionale ligure che ampliava le possibilità di cacciare in aree già percorse dal fuoco.

Intanto vediamo la nuova sentenza...  

domenica 19 giugno 2022

Sulle emissioni da navi da crociere il Sindaco di Spezia rimuove le sue responsabilità

Il Sindaco di Spezia, appena rieletto, ha subito fatto una dichiarazione, oggi sul Secolo XIX, che conferma la superficialità con la quale in questi anni la sua giunta ha affrontato le problematiche ambientali strategiche del nostro territorio.

Il Sindaco relativamente alle emissioni da navi da crociera ha affermato che:

1. la competenza per le banchine (vedi elettrificazione delle stesse per permettere alle navi di spegnere i motori in porto) è della Autorità di sistema Portuale

2. le emissioni delle navi sono di competenza della Capitaneria

3. a terra delle ricadute delle emissioni delle navi si occupa Arpal

4. le immissioni degli inquinanti a terra nella zona davanti all’attracco delle navi rispettano la media annuale per gli inquinanti monitorati.

Le cose stanno come dice il Sindaco? Non proprio ecco perché…

martedì 14 giugno 2022

Confermato il Sindaco uscente a Spezia: cosa occorre fare su ambiente e transizione ecologica da subito

Il Sindaco uscente del Comune di Spezia ha rivinto con grande margine le elezioni amministrative tenutesi domenica scorsa. Ovviamente come si fa sempre auguro al Sindaco buon lavoro, ma io non mi voglio limitare a questo e ripropongo di seguito una serie di azioni in materia di ambiente, ma sarebbe meglio dire di transizione ecologica, da attuare da parte della prossima sindacatura.

Qualcuno dirà “Marco ma sei dè coccio, non ti ha ascoltato fino ad ora figuriamoci ora che ha stravinto le elezioni annichilendo proprio i suoi oppositori più determinati".

No non sono di coccio penso invece che l’impegno politico o civico non finisca con le elezioni ma semmai inizi e penso che uno dei limiti di questa campagna elettorale appena passata sia stato non solo l’eccesso di personalizzazione dello scontro sul Sindaco uscente ma proposte programmatiche, interessanti dal punto di vista dei principi, ma troppo generiche dal punto di vista della amministrazione attiva che poi è quella che conta a mio avviso per giudicare un governo uscente ma anche come governare in futuro. Penso anche che se hai idee frutto di analisi rigorose non devi avere paura di essere minoranza, quante volte le minoranze hanno cambiato il mondo? 

Il Sindaco rieletto non accetterà nessuno di questi punti, non importa diventeranno la base (ovviamente da approfondire oltre la sintesi di questo post) per la mia opposizione. Naturalmente se lo vorranno questi punti li metterò a disposizione oltre che per la maggioranza di governo della città anche per la nuova opposizione.

Comunque vada buon lavoro a tutti nell’interesse della città! 

Ecco i punti di azione...

domenica 12 giugno 2022

Emissioni navi da crociera a Spezia: limitarne l’accesso immediatamente, ecco come

Come riportato anche oggi sul Secolo XIX i dati della centralina mobile sulla qualità dell'aria, nella zona prospiciente l'attracco delle crociere, sono sopra il limite della media annuale ma soprattutto lontanissimo dal limite che l’OMS prevede per i biossidi di azoto per una reale tutela della salute pubblica.

La situazione è intollerabile e richiederebbe provvedimenti di prevenzione dalle autorità competenti a cominciare dal Sindaco massima autorità sanitaria sul territorio comunale, sia quello in carica se verrà confermato che quella o quello che lo sostituirà

La mia affermazione nasce non solo dai dati ufficiali del monitoraggio di Arpal ma da documenti ufficiali della UE e dell’OMS ma anche dalla normativa sulla qualità dell’aria e la giurisprudenza della Corte di Giustizia.

 

Vediamo come stanno le cose...

sabato 11 giugno 2022

Consiglio di Stato no a Piani antenne con divieti per intere aree del territorio comunale, come superare questo limite

Il Consiglio di Stato con sentenza n° 4689 del 9 giugno 2022 (QUI) è intervenuto per giudicare la legittimità di un piano comunale antenne in relazione al diniego di autorizzazione di una stazione radio base perché il sito individuato contrastava con i criteri di localizzazione del suddetto Piano.

Il Consiglio di Stato, come in precedenza il TAR territorialmente competente, ha annullato il diniego di autorizzazione e dichiarandolo illegittimo insieme al piano ribadendo un principio generale di non prevedere nei piani comunali antenne divieti generalizzati “di installazione in aree urbanistiche predefinite, al di là della loro ubicazione o connotazione o di concrete (e, come tali, differenziate) esigenze di armonioso governo del territorio”.

Vediamo in sintesi le motivazioni di questa sentenza…

 

mercoledì 8 giugno 2022

Hydrogen Valley nell’area Enel a Spezia? I limiti procedurali e ambientali la mancanza di un metodo sul futuro post centrale a carbone

A Spezia, in piena campagna elettorale si avanzano proposte di realizzazione di una Valle dell’Idrogeno, o ‘Hydrogen Valley’, un incubatore di tecnologie, componenti, prodotti e servizi legati alla filiera industriale dell'idrogeno applicato alla nautica e alla navigazione, così come ai trasporti”.

La proposta in se può anche avere un certo interesse ma a mio avviso appare ad oggi formulata in modo molto generico e confuso non tenendo conto sia delle procedure di accesso ai finanziamenti del PNRR per questi progetti di quello che oggi avverrà a Roma che dimostra come, al di la di quello che si pensi di questo progetto, la Liguria e quindi Spezia è in forte ritardo sull’accesso ai finanziamenti di questa linea del PNRR

Non solo ma occorre dire che questa idea dell’idrogeno andrebbe ben valutata nel merito prima di lanciarla pubblicamente per ragioni di metodo ma anche ambientali come spiego nella parte finale di questo post.

Ma vediamo come funzionano le procedure di accesso al finanziamento di questo progetto valle dell'idrogeno…

lunedì 6 giugno 2022

Corte dei Conti: l’elettrificazione delle banchine portuali ritarda insieme con la tutela della salute pubblica

Tempi lunghi per la elettrificazione delle banchine e quindi tempi lunghi per tutelare la salute dei residenti che vivono vicino ad aree portuali di attracco di navi container e passeggeri (vedi alla voce crociere).

La normativa, come descrivo nella prima parte del post ha stanziato ingenti risorse per la elettrificazione, stabilendo ancora percorsi amministrativi e ripartizione di responsabilità istituzionali, arrivando ad approvare un Piano nazionale di investimenti per questo obiettivo e un bando di manifestazione di interesse rivolto alle Autorità di Sistema Portuale.

La Corte dei Conti, come descrivo nella seconda parte del post, con una deliberazione dello scorso 22 maggio ha descritto un quadro impietoso dei ritardi nella attuazione del Piano Nazionale di investimenti ma anche nella insufficienza della normativa solo procedurale approvata per ora dal Governo Draghi, della serie le semplificazioni servono per fare immagine e magari derogare a qualche norma ambientale ma non risolvono i problemi concreti.

Infine nella terza parte di questo post si accenna ai costi eccessivi della energia elettrica per le navi che dovrebbero utilizzare le banchine elettrificate. Come vedremo qualcosa si muove in Europa ma in Italia su questo siamo poco più che a zero senza considerare che l’energia per la elettrificazione se perverrà da fonti fossili difficilmente produrrà un bilancio ambientale positivo.

sabato 4 giugno 2022

Corte di Giustizia: quando la proroga di una discarica o altro impianto costituisce modifica sostanziale

La Corte di Giustizia con sentenza 2 giugno 2022 (causa C-43/21 - QUI) è intervenuta per rispondere alla richiesta di rinvio pregiudiziale del giudice di uno stato membro in relazione alla questione se la proroga di una discarica per la terza volta oltre il termine della fine di esercizio della stessa possa costituire modifica sostanziale ai sensi del punto 9 articolo 3 della Direttiva 2010/75/UE (QUI) e quindi richiedere l’avvio di una nuova Autorizzazione Integrata Ambientale.

Come è noto il rinvio pregiudiziale è previsto dagli articoli 19, paragrafo 3, lettera b), del trattato sull'Unione europea (TUE - QUI) e 267 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE - QUI)

La sentenza della Corte di Giustizia esclude che una proroga senza modifiche impiantistiche e senza quindi possibili effetti su ambiente e salute pubblica possa essere definita sostanziale e comportare sostanzialmente una nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Questo però, come affermato da precedente sentenza sempre della Corte di Giustizia su un altro caso simile, non esclude la necessità nel caso di proroghe prolungate (anni come nel caso della discarica della nuova sentenza) la applicazione della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) a questa proroga anche se gli interventi legati alla proroga riguardano il miglioramento dell’impianto energetico esistente anche ai fini della tutela ambientale.

Vediamo entrambe queste sentenze nel post che segue