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giovedì 4 settembre 2025

La UE critica le politiche ambientali ed energetiche dell’Italia

Raccomandazione (QUI) del Consiglio della UE dell'8 luglio 2025 sulle politiche economiche, sociali, occupazionali, strutturali e di bilancio dell'Italia.

La Raccomandazione analizza molte criticità nelle politiche ambientali dell’attuale Governo italiano che in premessa sintetizzo:

1. Frammentazione competenze in materia di politiche di adattamento agli eventi da mutamenti climatici

2. Degrado dei suoli

3. Carenze infrastrutture per gestione risorse idriche e rifiuti

4. Regime fiscale in materia di energia che favoriscono le fonti fossili nel quadro di una elevata evasione fiscale

5. Carenze nelle infrastrutture (anche a livello transfrontaliero) della rete elettrica per favorire il trasferimento di energia da impianti da fonti rinnovabili

 

 

FONDAMENTO GIURIDICO DELLA RACCOMANDAZIONE

La Raccomandazione deriva dalle seguenti Direttive Comunitarie:

Il Regolamento (UE) 2024/1263 (QUI), entrato in vigore il 30 aprile 2024, specifica gli obiettivi perseguiti dal quadro di governance economica, il quale mira a promuovere finanze pubbliche sane e sostenibili, una crescita sostenibile e inclusiva e la resilienza attraverso riforme e investimenti, nonché a prevenire disavanzi pubblici eccessivi.

Il Regolamento (UE) 2021/241 (QUI) del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza.

Il Regolamento (UE) 2023/435 (QUI) del Parlamento europeo e del Consiglio («Regolamento REPowerEU»), adottato il 27 febbraio 2023, mira alla progressiva eliminazione della dipendenza dell'Unione dalle importazioni di combustibili fossili russi. 

 



CRITICITÀ DELLE POLITICHE AMBIENTALI ENERGETICHE DELL’ITALIA RISPETTO AGLI OBIETTIVI DELLA UE

 

Criticità idrogeologiche ed idriche

L'elevata esposizione dell'Italia ai rischi climatici, in particolare idrogeologici, ha ripercussioni sull'economia, in particolare sulle PMI. La governance delle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici è tuttavia frammentata tra diverse autorità e organi, di livello sia centrale sia locale, e non sono sfruttate completamente le potenzialità delle soluzioni basate sulla natura. La perdita e il degrado dei suoli impongono di prendere provvedimenti per migliorarne la resilienza così da ridurre i rischi idrogeologici e gli effetti della siccità.

 

Criticità gestione rifiuti

L'Italia registra risultati superiori alla media dell'UE in termini di economia circolare. Tuttavia, i deficit infrastrutturali nell'ambito della gestione delle risorse idriche e dei rifiuti, in particolare nelle regioni meridionali, generano un forte impatto ambientale che comporta costi considerevoli e perdita di entrate per l'economia italiana.

  

Criticità energia e obiettivi decarbonizzazione

Le imposte sull'energia non sono concepite in modo da incoraggiare la transizione verso tecnologie pulite. Sebbene le ambiziose contromisure adottate negli ultimi anni, anche nell'ambito del piano per la ripresa e la resilienza, stiano dando frutti, l'evasione fiscale resta infine elevata.

Nonostante le considerevoli potenzialità in termini di energia solare ed eolica, l'Italia continua a incontrare ostacoli strutturali nell'accelerazione dell'elettrificazione del sistema energetico e nell'aumento della quota di fonti rinnovabili nella produzione di energia elettrica. l'integrazione di quote maggiori di fonti rinnovabili variabili implica investimenti coordinati nell'infrastruttura della rete elettrica, in particolare per aumentare la flessibilità del sistema con tecnologie non basate sui combustibili fossili quali lo stoccaggio e i meccanismi di gestione della domanda (ad esempio tariffe differenziate a seconda dei periodi di consumo, piani tariffari dinamici, contatori intelligenti, partecipazione degli aggregatori e dei consumatori industriali ai mercati del bilanciamento). Le interconnessioni transfrontaliere rimangono sottosviluppate in alcune parti della rete, il che limita la capacità dell'Italia di fruire del bilanciamento regionale e della convergenza dei prezzi. Un rafforzamento della resilienza della rete e dell'interconnettività aiuterebbe a conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione grazie alla maggiore disponibilità di energia elettrica da fonti rinnovabili da destinare ai settori contemplati dal regolamento sulla condivisione degli sforzi, in particolare trasporti ed edilizia, concorrendo a colmare il divario che separa dall'obiettivo fissato in detto regolamento. Contribuirebbe altresì a stabilizzare i prezzi dell'energia e a ridurre i picchi legati alla produzione di gas in un mercato volatile.



 

RACCOMANDAZIONI ALL’ITALIA

1. In linea con gli obiettivi di sostenibilità di bilancio, rendere il sistema fiscale più propizio alla crescita contrastando ulteriormente l'evasione fiscale, riducendo il cuneo fiscale sul lavoro e le restanti spese fiscali, comprese quelle collegate all'imposta sul valore aggiunto e alle sovvenzioni dannose per l'ambiente.

2. Accelerare l'elettrificazione e intensificare le iniziative per la diffusione delle energie rinnovabili, anche riducendo la frammentazione della normativa sulle autorizzazioni e investendo nella rete elettrica.

3. Affrontare il problema dei rischi legati al clima e attutirne l'impatto economico grazie a un maggiore coordinamento istituzionale, a soluzioni basate sulla natura e alla copertura assicurativa contro i rischi climatici. Parare le restanti inefficienze nella gestione delle risorse idriche e dei rifiuti colmando le lacune nell'infrastruttura.

 

 

 

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