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lunedì 13 febbraio 2023

Rapporto Rifiuti Urbani ISPRA edizione 2022 : aumentano i rifiuti ma non gli impianti

Secondo il Rapporto dell'ISPRA (QUI) i dati sui rifiuti urbani riflettono un continuo aumento.

Nel 2021, la produzione nazionale dei rifiuti urbani si attesta, infatti, a 29,6 milioni di tonnellate, in aumento del 2,3%. La crescita registrata si rileva ad ogni modo più contenuta rispetto agli indicatori socioeconomici quali il PIL e i consumi delle famiglie che registrano un incremento, rispettivamente, del 6,7% e del 5,3%.

L’aumento si riscontra in tutte le macroaree geografiche: le regioni del Sud fanno registrare la crescita percentuale più consistente (+2,9%), seguono le regioni del Centro (+2,5%) e quelle del Nord (+1,9%). In valore assoluto, il nord Italia produce quasi 14,2 milioni di tonnellate, il Centro oltre 6,3 milioni di tonnellate e il Sud oltre 9,1 milioni di tonnellate.

Per gli impianti invece siamo di fronte ad una carenza impiantistica soprattutto per la gestione dei rifiuti da raccolta differenziata soprattutto al Sud.

 

 

IMPIANTISTICA

 

In generale 

Gli impianti di gestione dei rifiuti urbani, operativi nel 2021, sono 657: 349 al Nord, 116 al Centro e 192 al Sud. Sono dedicati al trattamento della frazione organica della raccolta differenziata 356 impianti (293 impianti di compostaggio, 42 impianti per il trattamento integrato aerobico /anaerobico e 21 impianti di digestione anaerobica), 124 sono impianti per il trattamento meccanico o meccanico biologico, 126 sono impianti di discarica cui si aggiungono 37 impianti di incenerimento e 14 impianti industriali che effettuano il coincenerimento dei rifiuti urbani. Va rilevato che l’aumento della raccolta differenziata ha determinato negli anni una crescente richiesta di nuovi impianti di trattamento, soprattutto per la frazione organica, ma non tutte le regioni dispongono di strutture sufficienti a trattare i quantitativi prodotti.

 

Trattamento biologico

L’anno 2021 è caratterizzato da un ulteriore progresso del settore del trattamento della frazione

organica da raccolta differenziata. La quantità totale recuperata (8,3 milioni di tonnellate), denota, nel confronto con il 2020, un incremento di 188 mila tonnellate (+2,3%). La quota dei rifiuti organici, in particolare, passa da circa 6,6 milioni di tonnellate a circa 6,8 milioni di tonnellate (pari all’81,6% del totale trattato), evidenziando una crescita di 190 mila tonnellate, pari al 2,9%. Tale andamento interessa tutte le aree del Paese, con una maggiore rilevanza, in termini quantitativi, nelle regioni del Nord che evidenziano una crescita di circa 123 mila tonnellate (+ 2,8%). Più contenuta, ma superiore in termini percentuali, la crescita nelle regioni centrali (circa 33 mila tonnellate, pari al 4,2%); costante appare la progressione anche nelle regioni del Meridione, dove si assiste ad un aumento di oltre 34 mila tonnellate, pari al 2,5%.

 

Smaltimento in discarica

I rifiuti urbani smaltiti in discarica, pari a quasi 5,6 milioni di tonnellate, mostrano rispetto al 2020, una riduzione del 3,4% e costituiscono il 19% del totale prodotto. Si evidenzia, in particolare, un decremento riferibile al Sud (-5,8%), pari, in termini assoluti, a circa 151 mila tonnellate. Diminuzioni significative si rilevano, anche, al Centro dove il decremento è pari a circa 37 mila tonnellate (-2,1%) da ascrivere ai miglioramenti in termini di raccolta differenziata. Non si rilevano variazioni significative al Nord, dove si registra una leggera diminuzione dello 0,7%, pari a circa 11 mila tonnellate. Nell’ultimo decennio il ricorso alla discarica si è ridotto del 52%, passando da 11,7 milioni di tonnellate a 5,6 milioni di tonnellate. Il numero degli impianti operativi (126) è rimasto, nel complesso, stabile rispetto alla precedente rilevazione (131 impianti nel 2020).

 


Incenerimento

Il 18,3% dei rifiuti urbani prodotti è incenerito (5,4 milioni di tonnellate); il dato evidenzia, rispetto al 2020, un incremento di circa 85 mila tonnellate, pari all’1,6%. Su 37 impianti operativi, 26 si trovano al Nord, in particolare in Lombardia (13 impianti) e in Emilia-Romagna (7 impianti).

 

 


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