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venerdì 20 maggio 2022

Controlli sulle navi in porto a Spezia: quelli attuali non bastano lo dice la normativa in vigore

La Capitaneria di porto in una dichiarazione pubblicata oggi sul Secolo XIX ha affermato di fare controlli a campione sui combustibili usati dalle navi che attraccano nei porti: in tutto nell’anno in corso meno di 30,  pochi rispetto all’insieme di navi che entrano nel porto di Spezia molte centinaia sia container che navi da crociera.

Ma come funziona la modalità di campionamento della qualità di combustibile delle navi? Si tratta di una domanda a cui è fondamentale rispondere visto che attualmente la legge non prevede formalmente l’obbligo di controlli alle emissioni ma solo indirettamente controlli sull’inquinamento della qualità dell’aria prodotto anche dalle navi in porto, peraltro sul punto QUI  ho spiegato come si potrebbe colmare questa lacuna legislativa anche da subito.

Ma torniamo alla questione dei controlli a campione e vediamo cosa dice la normativa in materia

 

 

LA PRIMA NORMATIVA SUI CONTROLLI A CAMPIONI

La normativa in materia è costituita dalla Decisione (UE) 2015/253 in attuazione della ormai abrogata Direttiva 1999/32/CEE. La Decisione è stata recepita in Italia con Decreto Ministero Ambiente 22 Marzo 2017 (QUI).

Tale normativa prevede controlli a campione ma fissando tetti percentuali precise per evitare un eccesso di discrezionalità da parte delle autorità preposte:

a) il 10 % del numero totale di singole navi facenti annualmente scalo: controlli documentali (giornali di bordo, bollettini consegna combustibile
b) dal 1/1/2016 i controlli, per i porti come quelli italiani, vengono fatti anche con analisi su prelievi del combustibile: 20% delle navi sottoposte ad ispezione di cui alla lettera a).  Sono diventati 30% dal 2020. Se fossimo in area Seca [NOTA 1] la percentuale sarebbe già da ora del 40%.

Secondo il paragrafo 3 articolo 3 della Decisione attuata con il Decreto nazionale sopra riportato: il numero di singole navi che sono anche oggetto di controlli tramite campionamento o analisi, o entrambi, calcolato ai sensi delle percentuali sopra riportate, può essere modificato ma non può essere ridotto, quindi può essere aumentato.

 

 

 

L’EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI CONTROLLI SULLA QUALITÀ DEL COMBUSTIBILE DELLE NAVI CHE ATTRACCANO IN PORTO

A conferma di questa ultima possibilità che dimostra come il numero dei campionamenti può essere discrezionalmente aumentato a discrezione della autorità competente nazionale (Capitaneria di Porto con protocolli da approvare con l’Autorità di Sistema Portuale) l’articolo 13 della nuova Direttiva (UE) 2016/802 lascia un ampio margine agli stati membri nel definire estensioni di campionamento e analisi superiori a quanto sopra riportato dalla Decisione del 2015.
Recita detto articolo 13: “Gli Stati membri adottano tutte le misure necessarie per verificare mediante campionamento che il tenore di zolfo dei combustibili usati sia conforme agli articoli da 3 a 7. Il campionamento ha inizio alla data di entrata in vigore del valore limite relativo al tenore massimo di zolfo del combustibile in questione. Esso è effettuato periodicamente con frequenza e quantità sufficienti in modo da assicurare la rappresentatività dei campioni rispetto al combustibile esaminato e, nel caso del combustibile per uso marittimo, rispetto al combustibile utilizzato dalle navi mentre si trovano nelle zone marittime e nei porti in questione. I campioni sono analizzati senza indebito ritardo.”

 

 

 

LE CRITICITÀ DEGLI INADEGUATI CONTROLLI NEL PORTO DI SPEZIA

Da quanto sopra riportato risultano due dati di fatto:

1. i campionamenti svolti nel porto di Spezia per quanto comunicato dalla autorità competente non raggiungono neppure le percentuali minime previste dalla normativa citata (Decisione UE 2015/253 e Decreto 22/3/2017)

2. i controlli possono essere ben superiori ai limiti minimi stabiliti dalla legge senza incorrere in violazioni della stessa, dipende solo dalla volontà e dalla organizzazione delle autorità competenti

D’altronde una visione formalistica e minimalista dei controlli a campione, come quella attuata nel porto di Spezia, non servirebbe a garantire il rispetto di quelli che sono i limiti di legge in materia per le emissioni di zolfo o ossidi di azoto. Non solo ma essendo il controllo prevalentemente documentale (come dimostrato in questo post QUI) i controlli devono essere sistematici, nel senso che copie dei documenti sopra elencati devono essere a disposizione degli Uffici della Autorità Portuale e della Capitaneria , come pure i verbali di ispezione.

 

 

 

I CONTROLLI SECONDO LA NORMATIVA INTERNAZIONALE

Ad ulteriore conferma la norma internazionale che disciplina le modalità di controllo (allegato VI convenzione Marpol) da cui discende la normativa europea e nazionale di cui stiamo trattando.

La Convenzione, come dimostrano questi passaggi dell’allegato VI relativo alle emissioni inquinanti delle navi e relative ispezioni, non parlano esplicitamente di controlli a campione ma di controlli periodici.

 



 


 


 

Il campionamento deve essere effettuato secondo le linee guida di cui alla Risoluzione 182(59) del comitato MEPC dell'IMO (QUI) in attuazione della regola 18.5 dell’allegato VI Convenzione di Marpol sulla nota di consegna delle caratteristiche dei carburanti usati dalla nave. Detta risoluzione riguarda il modo in cui il campione deve essere prelavato e conservato da parte del conduttore della nave.

Infine a dimostrazione che non sono previsti solo interventi a campione la legge prevede che, se per ragioni tecnico economiche, i campionamenti della qualità del combustibili non possono essere svolti, c’è comunque l’obbligo di controllare il campione sigillato di combustibili che deve sempre essere tenuto a bordo della nave.

 

 

 

CONCLUDENDO: TRE DOMANDE

Insomma anche sui controlli si può fare molto di più per cui cosa aspettano Autorità di Sistema Portuale e Capitaneria di Porto a darsi una mossa? Perché il Sindaco come massima autorità sanitaria, vista la situazione di criticità della qualità dell’aria nei quartieri prospicenti la zona portuale, non impegna dette autorità a darsi quella mossa? Perché nessun candidato a Sindaco alle prossime elezioni spezzine ha fino ad oggi evitato di chiedere con precisione quanto sopra esposto?

Domande che richiederebbero risposte immediate.

 

 



[1] SECA sta per Area di controllo emissioni di zolfo. limiti tenore di zolfo combustibili marittimi per le aree SECA:

a)1,00% fino al 31/12/2014

 b) 0,10% a partire dal 1° gennaio 2015 (0,50 nelle altre aree)

Dal 2025 anche i Paesi che si affacciano nel Mediterraneo entreranno in area SECA

  



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