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venerdì 12 novembre 2021

La Spezia: emissioni da navi da crociera, cosa fare subito per tutelare la salute dei cittadini

Il post che segue ricostruisce la situazione, conosciuta ufficialmente dai dati Arpal ad oggi pubblicati, delle emissioni da navi da crociera che stazionano nel porto di Spezia all’altezza del centro cittadino (Via San Cipriano).

Di questi dati ne ha già trattato in un’ottima inchiesta il Secolo XIX lo scorso 4 ottobre 2021.

Da questi dati oggettivi voglio sollevare una questione fondamentale: gli spezzini alla luce della evoluzione prevista nel 2022 dell’arrivo delle navi da crociera non possono aspettare, soprattutto i loro polmoni, che arrivino soluzioni tecniche (elettrificazione banchine, diffusione navi a gnl o altro) che comunque richiederanno anni di progettazione valutazione/autorizzazione e installazione. In questo senso i progetti presentati dalla AdSP per il porto di Spezia traguardano soluzioni tecnologiche significative non prima del 2027.

Occorrono scelte coraggiose da chi ci amministra (Regione, Provincia e Comune).

La prossima campagna elettorale per il Comune della Spezia dovrà avere tra i suoi punti centrali non solo il waterfront e la stazione crocieristica che verranno ma la definizione di misure di prevenzione per la tutela della salute pubblica immediate.

 

La nota pubblicata più recentemente da Arpal, sulle emissioni da stazionamento navi da crociera nell’area Molo Garibaldi – Calata Paita, è dell’ottobre 2020 QUI.  Si veda per tutte le altre note pubblicate a questi link:

 

Secondo la nota Arpal del 20 ottobre 2020: “La presenza delle navi da crociera al molo Garibaldi nel 2017 e nel 2018 ha contribuito al supero del valore medio annuo di 40 mg/m3 previsto dalla vigente normativa per il Biossido di Azoto (NO2) presso la postazione sopracitata; nel corso del 2019 si è assistito, probabilmente grazie alle condizioni meteorologiche meno favorevoli all’accumulo degli inquinanti, ad una riduzione generalizzata dei valori di questo parametro che con 39,7 mg/m3 è rimasto, seppur di poco, al di sotto del valore limite.”

 

DATI SIGNIFICATIVI NEL PERIODO DELLE MISURE ANTICOVID 

La nota Arpal afferma: “La società Costa Crociere ha comunicato che il regime di funzionamento dei motori delle sue navi, pur prive di passeggeri, risultava essere dell’ordine di circa l’80% della potenza in condizioni di massima presenza passeggeri...

Dai grafici si evidenzia inoltre che, soprattutto nel mese di aprile, i valori riscontrati nella postazione di San Cipriano, presentano notevoli differenze rispetto alle altre postazioni interessate da traffico veicolare (quali ad esempio Viale Amendola e Piazza Saint Bon): in questa postazione gli andamenti presentano solo piccole variazioni rispetto agli anni precedenti, per effetto molto probabilmente dell’impatto delle navi da crociera permanentemente presenti al vicino molo Garibaldi.

 

RISPETTO A QUESTI DATI SIGNIFICATIVI IL NUMERO DI NAVI NEL PERIODO GENNAIO-AGOSTO 2020

La presenza di attracco di una nave da crociera:

- per 5 volte nel mese di gennaio,

- 4 volte nel mese di febbraio (prima del Lockdown) e

- per 2 volte nel mese di marzo fino al 27/03/2020;

- la presenza continuativa dal giorno 27/03/2020 di almeno una nave da crociera con eccezione dei due periodi 20/07 ÷ 29/07 e 31/07 ÷ 02/08;

-  la presenza contemporanea di nr. 2 navi da crociera caratterizzate da significative differenze dimensionali, nel dettaglio dal 10/04/2020 al 13/04/2020 Costa Pacifica (con stazza di circa 114.000 t) e Costa Mediterranea (86.000 t) e dal 03/08/2020 al 31/08/2020 Riviera (66.000 t) e Sirena (30.000 t).

 

I DATI SONO SIGNIFICATIVI, SOTTO IL PROFILO AMBIENTALE E SANITARIO ANCHE CON IL TRAFFICO LIMITATO DEL PERIODO 2020-2021 MA NEL 2021 SONO DESTINATI A PEGGIORARE

Secondo i rappresentanti degli operatori croceristici entro la fine del 2021 sono previste 52 navi e nel 2022 addirittura 192 che attraccheranno nel porto di Spezia a due passi, in linea d’aria non solo dall’ospedale civico ma anche dal centro città!

I dati sulla qualità dell'aria nella zona, ad oggi rilevati da Arpal e sopra riportati, non possono che peggiorare ovviamente nel quadro attuale e il 2022 rischia di diventare un anno durissimo per i polmoni di decine di migliaia di spezzini.


 

I VALORI DI QUALITÀ DELL’ARIA ATTUALI NELLA ZONA DI ATTRACCO DELLE NAVI DA CROCIERA DI PER SE SONO PERICOLOSI PER LA SALUTE PUBBLICA MA SONO COMUNQUE IMMENSAMENTE PIÙ DI ALTI DI QUELLI DELL’OMS

Lo studio pubblicato recentemente sulla autorevole rivista Lancet (QUI) ha dimostrato che il più alto onere di mortalità per NO2 è stato stimato poprio nei centri urbani europei.

A sua volta l’OMS ha pubblicato le sue nuove linee guida sulla qualità dell’aria (QUI). Le nuove linee guida, ad esempio, hanno portato il limite della media 24 ore nell’arco di un anno dai 40 mg/m3 a soli 10 mg/m3!


La Risoluzione (QUI) del Parlamento europeo approvata il 25 marzo 2021 sull'attuazione delle direttive sulla qualità dell'aria ambiente: direttiva 2004/107/CE (QUI) e direttiva 2008/50/CE (QUI) ha avanzato una serie di proposte alla Commissione UE molto significative:

1. rivedere le norme sulla qualità dell'aria e invita la Commissione ad allineare i valori di PM10, PM2,5, SO2 e O3 alle linee guida dell'OMS;

2. necessità che la legislazione dell'UE tenga maggiormente e opportunamente conto dell'esposizione umana all'inquinamento atmosferico individuare appositi indicatori sull’impatto sanitario dell’inquinamento atmosferico

3. visto che l'impatto dannoso delle navi sulla qualità dell'aria continua ad aumentare parallelamente alla crescita del settore, la Risoluzione invita la Commissione a rispettare urgentemente il proprio impegno di regolamentare l'accesso ai porti delle navi più inquinanti.

 

 

CONCLUSIONI

Come abbiamo visto sopra:

1. da anni nella zona interessata dalle emissioni da navi da crociera ci sono superamenti continui e comunque per periodi significativi dei limiti di legge di emissioni degli inquinanti (in particolare NO2)

2. non sono mai stati svolti studi specifici sugli effetti che tali superamenti hanno prodotto e stanno producendo sulla salute dei residenti del centro urbano sottoposti quindi ad un gigantesco esperimento come fossero cavie

3. mancano studi che distinguano le emissioni da navi da crociera con quelle  da altre fonti inquinanti presente nell’area, lo stesso studio di Arpal del 2015 metteva in rilievo questa necessità di approfondimento per tutti i porti liguri

4. nel 2022, in assenza di misure definitive sulla drastica riduzione delle emissioni da navi da crociera, stazioneranno nel porto di Spezia 192 navi quindi più di 1 ogni 2 giorni

5. quanto sopra rischia di produrre un impatto sanitario devastante sui cittadini spezzini.

 

Cosa fare subito

Occorre quindi che sulla base di dati aggiornati e monitoraggi più specifici di Arpal nella zone in questione, il Sindaco come massima autorità sanitaria, se la situazione di rischio per la salute pubblica da detti aggiornamenti venisse confermata, imponga provvedimenti che limitino drasticamente il numero di navi da crociera che possono accedere al porto spezzino.

D’altronde questo modo di procedere è tutt’ora contenuto nel PRP approvato nel 2006 ed in particolare nelle prescrizioni del Decreto VIA 1 aprile 2006:Per l’acquisizione di dati rappresentativi dell’inquinamento prodotto sulla qualità dell’aria dal traffico diretto ed indotto  dall’attività propriamente portuale sulla fascia  di probabile propagazione degli impatti dovrà essere posto in atto un programma di monitoraggio  esteso a tutta la fascia urbana  di possibile coinvolgimento in accordo con l’ARPAL; detto monitoraggio -da effettuarsi in continuo con postazioni fisse integrate da postazioni mobili gestite dal Proponente a titolo compensativo, individuate con  particolare attenzione ai siti dove si prevede incremento delle emissioni-dovrà verificare l’attuale situazione ambientale della componente atmosfera nonché l’evolversi delle possibili variazioni determinate dall’attuazione del PRP per l’adozione delle eventuali misure di mitigazione;” 

Ci sono i dati (purtroppo) sui superamenti degli inquinanti, ci sono le prescrizioni vigenti (il vecchio PRP è stato considerato valido dalla attuale Autorità di Sistema Portuale), ci sono i poteri di autorità sanitaria del Sindaco, ebbene in Comune si mettano al lavoro per tutelare subito i cittadini dalle emissioni abnormi delle navi da crociera: ora non nel 2027!

 

Cosa fare in sede di valutazione/autorizzazione della stazione crocieristica

Questo per l’immediato, ma la prevista stazione crocieristica dovrà come il progetto di waterfront essere sottoposta a VAS per l’intero ambito portuale di riferimento in coerenza con il vigente PRP . Il PRP del 2006 afferma che quando si andrà a progettare negli ambiti del demanio portuale spezzino occorreranno “schemi di assetto urbanistico” cioè strumenti urbanistici attuativi del vecchio PRP del2006. Questi strumenti devono essere sottoposti a VAS secondo gli indirizzi della giurisprudenza comunitaria e costituzionale italiana. Non solo ma a fianco della VAS occorrerà svolgere una valutazione integrata di impatto ambientale  sanitario secondo le linee guida del sistema delle Agenzie per la Protezione Ambientale recepite dall’articolo 15 della legge regionale ligure sulla VAS (QUI)  e la DGR 1295 del 2016.

Ricordo che la VAS, essendo i piani regolatori portuali anche nella nuova versione della legge 84/1994 di competenza della Regione,  è anch'essa di competenza regionale. Ricordo ancora che il PRP vigente per il porto di Spezia non ha avuto una VAS ma solo una VIA come fosse una sommatoria di opere singole cosa ormai superata dal comma 3-ter articolo 5 legge 84/1994.  Non solo ma, a conferma che il PRP vigente non è stato adeguatamente valutato come un Piano, e questo ha inevitabilmente delle gravi lacune sulla verifica degli impatti ambientali e sanitari dei singoli interventi previsti dal vecchio PRP,  si veda quanto afferma il comma 3-ter articolo 6 DLgs 152/2006: ”Per progetti di opere e interventi da realizzarsi nell'ambito del Piano regolatore portuale o del Piano di sviluppo aeroportuale, già sottoposti ad  una valutazione   ambientale strategica, e che rientrano tra le categorie per le quali é prevista la Valutazione di impatto ambientale,  costituiscono  dati  acquisiti tutti gli elementi valutati in sede di VAS o comunque desumibili  dal Piano regolatore portuale  o  dal  Piano  di  sviluppo  aeroportuale.”  Ma nel Piano spezzino gli elementi valutati in sede di pianificazione da utilizzare per approvare i singoli interventi non ci sono mai stati: APPUNTO!

 

 

 

 

 

 

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