SEZIONI DI APPROFONDIMENTO E DOCUMENTAZIONE

lunedì 31 agosto 2020

Novità Normative e Sentenze in materia ambientale: AGOSTO 2020

Pubblicata sul mio blog nella apposita sezione “MENSILE DELLE NOVITA' DI LEGISLAZIONE E GIURISPRUDENZA AMBIENTALE” la NEWSAMBIENTE con le novità legislative e giurisprudenziali nazionali e comunitaria in materia ambientale.

In particolare vengono analizzati, tra gli altri, i seguenti provvedimenti:

Come applicare la normativa sull’inquinamento atmosferico alle emissioni odorigene


Fino ad ora le emissioni odorigene erano considerate inquinamento ai sensi della Parte V del DLgs 152/2006 (testo unico ambientale) solo per la giurisprudenza.
Nel frattempo nel 2017 è stato introdotto nel DLgs 152/2006 l’articolo 272-bis che disciplina le modalità con le quali le Regioni (con apposite linee guida) possono definire i parametri  affinché le autorità  competenti a rilasciare le autorizzazioni alle emissioni possano imporre prescrizioni e limiti specifici alle emissioni odorigene.
Infine con il Decreto Legislativo 30 luglio 2020, n.102 le emissioni odorigene sono entrate pienamente nelle definizioni del DLgs 152/2006 articolo 268:  f-bis) emissioni odorigene: emissioni convogliate o  diffuse aventi effetti di natura odorigena;”.
In questo modo se fino a questa ultima norma, molto dipendeva dalle interpretazioni della giurisprudenza oppure dalla discrezionalità delle Regioni  Province nell’applicare l’articolo 272-bis ora non ci sono più scuse!
Le emissioni odorigene sono inquinamento atmosferico per legge e vanno sempre disciplinate in qualsiasi autorizzazione su emissioni aereiformi e non farlo può comportare un comportamento omissivo da parte della Pubblica Amministrazione competente. Non solo ma una volta disciplinate dette emissioni se le prescrizioni sono violate le autorità competenti devono attivarsi per farle rispettare senza scuse come “la difficoltà di misurare gli odori o stabilire limiti agli odorigeni

Vediamo più precisamente la descrizione di detta giurisprudenza e successiva normativa sopra sintetizzata.

domenica 30 agosto 2020

ELEZIONI REGIONALI I CANDIDATI SI IMPEGNINO AD APPLICARE LA VIA EX POST


Il Consiglio Regionale con una decisione, a mio avviso discutibile, nella legislatura appena conclusa ha abrogato la legge regionale sulla VIA (LR 38/1998). Ne ho trattato diffusamente in questo post QUI.

Dopo questa abrogazione sta avanzando da parte della Giunta Regionale della Liguria nonché della dirigenza del settore Ambiente regionale una interpretazione secondo la quale, essendo stato abrogato insieme con la legge regionale 38/1998, anche il comma 4-bis articolo 2 che disciplinava la procedura di VIA ex post,  questa ultima non è più applicabile alle procedura di rinnovo delle autorizzazioni.

mercoledì 26 agosto 2020

Consiglio di Stato ancora su non conformità urbanistica degli impianti rifiuti


Ennesima sentenza del Consiglio di Stato che ribadisce come la richiesta di autorizzazione di un impianto di rifiuti non possa aggirare la mancanza di conformità di urbanistica. Il nuovo nel caso riguarda un impianto assoggettato ad Autorizzazione Unica Ambientale con comunicazione di inizio attività recupero non pericolosi in procedura semplifica articolo 216 DLgs 1152/2006 al fine della iscrizione nell’apposito registro delle imprese che svolgono attività digestione rifiuti con la suddetta procedura.

venerdì 21 agosto 2020

Elezioni Regionali: per una nuova pianificazione delle coste liguri, il caso Multedo e non solo

Ecco il quarto post di proposte di governo per i candidati alle prossime elezioni regionali . Qui partendo dal caso del porto petroli Multedo (GE), ed alla sua discussa e sempre rinviata ricollocazione ,  si fa riferimento:
1. prima di tutto alla giurisprudenza del consiglio di stato sulla prevalenza della pianificazione urbanistica relativamente alla presenza e alla modifica di questa presenza di depositi di oli minerali;
2. all’aumento di capacità di stoccaggio di una delle aziende presenti in questa area in palese contrasto con detta giurisprudenza e detta pianificazione locale;
3. per concludere con un ragionamento più generale legato alla esigenza di vedere questioni come quella della ricollocazione dei depositi di Multedo ma anche di altri come quelli del Fegino, nell’ottica di una pianificazione degli ambienti costieri fondata sui migliori e più recenti indirizzi della Unione Europea.

Insomma si descrive quello che non è stato fatto, le norme anche urbanistiche oltre che ambientali non applicate e come invece dovevano e dovrebbero essere applicate e questa descrizione può essere un impegno da condividere da parte dei candidati alle prossime elezioni  regionali soprattutto se si dichiarano ambientalisti.

mercoledì 19 agosto 2020

Elezioni Regione Liguria: quali impegni dei candidati per i depositi petroliferi di Genova

Quello che segue è un post dove spiego a breve termine cosa può essere fatto per limitare l’inquinamento e il rischio di incidente rilevante per le aree genovesi dove sono presenti depositi petroliferi soggetti alla Direttiva Seveso III recepita in Italia con DLgs 105/2015. In un prossimo post affronterò la questione della ricollocazione dei depositi: una telenovela piena di falsità e di approccio dilettantesco.  

Le mie richieste, a breve termine,  che avanzo ai candidati alle prossime elezioni regionali nascono dal fatto che quello che è mancato da parte delle Autorità Competente (Regione compresa), in queste aree, è l’utilizzo, anzi sarebbe meglio dire l’applicazione, degli strumenti di controllo autorizzazione e prescrizione previsti dalla vigente normativa ambientale.  

Vediamo perché e come e soprattutto cosa deve fare la Regione

lunedì 17 agosto 2020

Elezioni Regionali in Liguria: cosa chiedo ai candidati che si dichiarano ambientalisti

Come annunciato sul mio profilo di fb sviluppo di seguito una serie di richieste che avanzo ai candidati alle elezioni regionali che hanno messo al centro della loro campagna i temi ambientalisti. 
Non ho ovviamente la pretesa di toccare tutte, in assoluto, le problematiche ambientali della provincia spezzina e mi scuso fin d'ora se ne lascio fuori qualcuna. 
Il mio è per ora un primo approccio sia di merito che di metodo, centrato soprattutto sulla provincia spezzina ma non solo come vedrete. Un approccio volto a capire se dietro gli slogan sulla green economy  la economia circolare e il c.d turismo sostenibile, ci sia anche la consapevolezza  dei temi principali e del modo concreto di affrontarli.
Per ora ho visto solo slogan, carini ma proprio per questo inutili, mentre i problemi o marciscono o stanno prendendo soluzioni che con la green economy c’entrano come il “cavolo a merenda”.
Sia chiaro, non sono nato ieri, potrebbe succedere che i candidati accettino tutte le richieste che di seguito vado ad illustrare per poi rimangiarsele dopo le elezioni. Come vedrete le mie richieste hanno linkati riferimenti puntuali attuativi rispetto ai quali non è possibile trovare scuse del tipo “non si può fare”. Tutte le mie richieste sono fattibili giuridicamente perché frutto di approfondimenti di anni, di conseguenza è questione solo di volontà politica. Aggiungo che sottoscrivere quanto chiedo non è solo un impegno elettorale generico, non sono slogan ma azioni sostenute da atti concreti.  In sostanza non sfuggirete alle vostre responsabilità se dopo le elezioni farete i  furbi statene certi ma già ora per aderire alle mie richieste occorrerà dimostrare di averle studiate e capite.
Buona lettura…

lunedì 10 agosto 2020

Consiglio di Stato : la variante generale può bloccare l’autorizzazione ad un impianto di rifiuti


Il Consiglio di Stato,  sentenza n° 4991 pubblicata oggi 10 agosto 2020  QUI, ha confermato un precedente indirizzo  (QUI)  sul potere di pianificazione comunale prevalente a determinate condizioni di adeguata motivazione sulle autorizzazioni agli impianti di gestione rifiuti comprese le modifiche agli impianti esistenti.
In particolare la nuova sentenza riconosce il diritto del Comune di opporsi, in conferenza dei servizi, alla autorizzazione all’aumento delle quantità e qualità dei rifiuti trattati in un impianto esistente in quanto con variante generale al piano urbanistico comunale aveva variato la destinazione urbanistica della zona interessante a residenziale.
Vediamo le specifiche motivazioni della sentenza

venerdì 7 agosto 2020

Niente nuovo Piano per il porto di Spezia: è una decisione illegittima!

L'Autorità di Sistema Portuale dichiara che ""Il Prp spezzino del 2006 è valido e deve essere attuato". Quindi nessun nuovo Piano Regolatore di Sistema Portuale ai sensi della vigente versione della legga quadro sui porti perché viene ritenuto valido un Piano Regolatore Portuale (PRP) vecchio di 14 anni fondato su uno studio del 1990, un piano che fino ad oggi nelle parti attuate o in attuazione non ha mai rispettato sia le prescrizioni urbanistiche del Consiglio Regionale che quelle ambientali della VIA del Ministero dell'Ambiente (vedi QUI).

Non solo ma l’unico modo per poter dimostrare la confermata validità del vecchio Prp del 2006 era quello di applicare la VAS al Documento di Pianificazione Strategica di Sistema (DPSS) approvato dalla Regione recentemente dopo il passaggio in  Comitato di gestione della Autorità di Sistema Portuale, oppure, e questo sarebbe in realtà un obbligo di legge come spiegherò tra poco,  riaprire la VIA sul PRP del 2006 visto che è scaduta.
Di seguito spiego ...

giovedì 6 agosto 2020

La Corte Costituzionale boccia la Regione Liguria anche sui pesci..liguri !



La Giunta Toti quando si tratta di legiferare in campo ambientale non ne indovina una e quindi si becca,anche a legislatura regionale ormai conclusa, un’altra bocciatura dalla Corte Costituzionale che arriva dopo molte altre come spiego QUI. Questa volta si tratta di violazione:
1. della normativa che vieta immissione nelle acque interne di fauna ittica non autoctona
2. della normativa sul numero di giorni di caccia di appostamento per la fauna migratoria
La sentenza è la n° 178 del 30 luglio 2020 (QUI) che vado sinteticamente a descrivere…

martedì 4 agosto 2020

Decreto Semplificazione: la riforma della legge quadro sui Parchi


L’articolo 55 del Decreto Legge 76/2020  (QUI) modifica in varie parti la legge quadro sui Parchi e aree protette (legge 394/1991). In particolare in relazione alla nomina del Presidente di Parco Nazionale , al ruolo del Direttore dell’Ente Parco,alle modalità di approvazione del Regolamento  e del Piano del Parco, alla gestione dei beni demaniali in area Parco.
Vediamo specificamente le modifiche apportate alla legge quadro... 

lunedì 3 agosto 2020

Nuova procedura di bonifica per i siti di interesse nazionale: inutile e pericolosa

L’articolo 252 del DLgs 152/2006 prevede che la istruttoria e la approvazione, al di la della diversa competenza del Ministero dell’Ambiente, della bonifica dei siti di interesse nazionale (SIN) si svolgano secondo la procedura ordinaria (prevista anche per i siti regionali - SIR) di cui all’articolo 242.


L’articolo 53 del Decreto Legge 76/2020 (QUI) modifica la procedura di bonifica per i siti di interesse nazionale (di seguito SIN) introducendo nuovi commi all’articolo 252.
Si tratta di una ulteriore anzi ennesima modifica delle procedure di bonifica che si va ad aggiungere alle molte altre approvate nel passato più o meno recente: sono ben 11 (le trovate QUI) quindi quest’ultima è la dodicesima!

domenica 2 agosto 2020

Novità Normative e Sentenze in materia ambientale: LUGLIO 2020


Pubblicata sul mio blog nella apposita sezione “MENSILE DELLE NOVITA' DI LEGISLAZIONE E GIURISPRUDENZA AMBIENTALE”  la NEWSAMBIENE con le novità legislative e giurisprudenziali nazionali e comunitaria in materia ambientale.

In particolare vengono analizzati: