L'Assessore Mai della
Regione Liguria chiede le dimissioni del Presidente del Parco Montemarcello
Magra. Uno legge il titolo della notizia (QUI) e pensa "chissà cosa avrà fatto
di grave il Presidente in carica perché un Assessore regionale ne chieda la
dimissioni:
Avrà dissestato le finanze
del parco?
Avrà autorizzato attività
inquinanti,
Non avrà attuato la
legge?...
Poi leggi la lettera
dell'Assessore dove si si afferma: "Tedeschi è un solista e rifiuta il
lavoro di squadra. In ogni tavolo di coordinamento regionale dei parchi non ha
mai perso l'occasione di criticare in maniera pretestuosa Regione Liguria e di
lamentarsi costantemente senza alcun approccio costruttivo". Ah ecco
perché chiede le dimissioni! Perché il Presidente critica la Regione e soprattutto rende conto solo al Consiglio del Parco e alla Comunità del Parco, come peraltro prevede la legge, ma non agli obiettivi politici dell'Assessore.
Però mi dico, magari ho capito male offuscato dalla mia cultura "ambientalista", e
allora leggo ancora dalla lettera di questo signore che ricopre
transitoriamente la carica di assessore, tra l’altro, ai Parchi liguri.
In questa lettera si critica il Presidente
del Parco perché: “È necessario anche
spiegare a Tedeschi che l'uomo e il lavoro dell'uomo sono parte integrante
dell'ambiente. È ora di uscire da questa logica per cui un parco deve essere un
luogo interdetto ai più; una zona protetta nella quale non si può tagliare un
ramo secco e dove l'uomo non può coesistere con il territorio. Queste posizioni
estremiste non fanno parte delle mie logiche politiche. Il territorio senza la
presenza dell'uomo e delle sue attività, diventa un luogo abbandonato e
insicuro, con fenomeni quali il dissesto idrogeologico”
Qui c’è la apoteosi della
ignoranza in materia di Parchi:
1. ignoranza
di cosa sia un Ente Parco per la legge: L'Ente Parco deve essere quello di
un soggetto amministrativo ad elevata specializzazione tecnico scientifica,
con una rilevante indipendenza dalle strutture di derivazione politico
rappresentativa. L’Ente Parco quindi deve perseguire la finalità di
conservazione/valorizzazione del patrimonio naturale, non attraverso un
processo di mediazione politica ma all’interno di un sistema di procedure e
strumenti di gestione il più possibile oggettive e scientifiche attuate
attraverso responsabilità tecniche precise e trasparenti.
2. Ignoranza
di cosa abbia prodotto il dissesto idrogeologico: la pianificazione folle di
uso del territorio perpetrata da decenni non dagli enti Parco ma Comuni ,
Province e Regioni: vogliamo parlare di tutte le attività incompatibili non
solo con Parco ma con il bacino fluviale della Magra, chi le ha autorizzate? Non
certo l’Ente Parco!
3.ignoranza
delle procedure di legge sulla nomina del Presidente di un Parco: come è noto
la nomina ma quindi anche la eventuale dimissione avviene sentita la Comunità
del Parco cioè i Comuni, proprio quell’ente che il signor Mai vuole difendere
contro quei “cattivoni” dell’Ente Parco.
Insomma la governance del parco in chiave di
tutela antropologica e non solo naturalistica c’è eccome basterebbe applicare la
legge vigente. Ma cosa ne può sapere di legge sui parchi un assessore che ha
presentato e fatto approvare una legge di riforma delle normativa ligure sulle
aree protette che quasi sicuramente verrà cassata dalla Corte Costituzionale? (QUI)
Il ricorso della Avvocatura di Stato contro la recente legge di riforma della legge quadro regionale sui
Parchi afferma testualmente: “Le norme
impugnate, pertanto, incidono sull'assetto organizzativo dell'Ente Parco, come
predeterminato dal parametro interposto statale costituito dalla citata «Legge
quadro sulle aree protette» n. 394 del 1991, in violazione degli articoli 97 e
117, comma 2,
lettera s), della Costituzione,
con riflessi sotto il profilo della regolarità ed efficienza dell'attività
dell'Ente stesso.”
Ecco cosa nasconde la
richiesta di dimissioni del Presidente del Parco Montemarcello Magra: l’attacco
alla autonomia degli Enti Parco secondo il vecchio detto: “colpiscine uno per educarne
cento” !
Per tutto quanto
motivato sopra le chiedo io le dimissioni… ma dell’Assessore Regionale!
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