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martedì 25 marzo 2014

Nave con materiale nucleare: Obama batte Federici in trasparenza. Ma non basta!

Relativamente alla vicenda del transito della nave con materiale nucleare nel nostro golfo,  per giorni il “mantra” di governo nazionale, prefetto e sindaco di Spezia è stato: si prevede di informare la popolazione solo dopo un eventuale incidente nucleare.



L’incidente non c’è stato, per fortuna! La novità recentissima è che, non il governo italiano ne tanto meno le autorità locali, ma il governo USA (vedi QUI) ha comunicato almeno il contenuto del trasporto transitato nel nostro golfo: uranio arricchito e plutonio.


E’ facile a questo punto affermare che, in questa vicenda abbiamo avuto più trasparenza da parte del governo USA che non da i nostri rappresentanti istituzionali nazionali e locali. Ma al di la della battuta, comunque quanto fino ad ora comunicato (comprese le notizie che vengono dagli USA) non è sufficiente.


Non è sufficiente sia per ragioni di principio democratico e di trasparenza ma anche e soprattutto per ragioni di rispetto delle leggi in materia. Vediamo perchè.....




LA INFORMAZIONE SUI TRASPORTI DI MATERIALI RADIOATTIVI DEVE ESSERE FORNITA A PRESCINDERE DA EVENTUALI INCIDENTI
Prima questione non è vero quanto affermato dal Governo italiano, dal Prefetto e dal Sindaco di Spezia per cui l’informazione di questi trasporti debba essere fatta solo dopo un eventuale e ovviamente non auspicabile incidente. Infatti:
1.  le linee guida della protezione civile (ex DPCM  10/2/2006)  non affermano un divieto esplicito di informazione preventiva alla popolazione dei potenziali trasporti di sostanze radioattive 
2. Secondo il DLGS 66/2010 Codice Ordinamento Militare: l'accesso all'informazione ambientale è negato quando la divulgazione dell'informazione reca pregiudizio alla difesa nazionale. Ovviamente qui si trattava di combustibile ad uso civile quindi la difesa nazionale non c’entra un tubo, infatti gli USA che di difesa nazionale se ne intendono più di noi hanno fornito una informazione ben più dettagliata del governo italiano e soprattutto del Prefetto spezzino
3. Infine Direttiva 2011/70/EURATOM (che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare  esaurito e dei rifiuti radioattivi ) afferma il principio generale che gli Stati membri provvedono affinché la popolazione abbia le necessarie occasioni di effettiva partecipazione ai processi decisionali concernenti la gestione del combustibile esaurito e  dei rifiuti radioattivi!



ECCO I DOCUMENTI CHE, SECONDO LA LEGGE VIGENTE, DEVONO ESSERE RESI PUBBLICI E SPIEGATI AI CITTADINI SPEZZINI SUL TRASPORTO AVVENUTO NEL NOSTRO GOLFO E SU QUELLI CHE EVENTUALMENTE VERRANNO......
Premesso che una Amministrazione democratica dovrebbe comunque informare preventivamente i cittadini da attività con rischi potenziali per salute e ambiente, nel caso in esame anche la legge stabilisce una serie di obblighi di comunicazione di atti e documenti che a tutt’oggi continuano a non essere pubblicati e che riguardano esplicitamente il caso in esame:
1. il testo della Comunicazione di chi ha trasportato il materiale radioattivo. Tale comunicazione contiene: informazioni sulla data di spedizione, data presunta di arrivo, percorso previsto e piano di viaggio; nome e caratteristiche chimico-fisiche delle materie radioattive o delle materie nucleari trasportate; attività massima e quantità in massa. Tale comunicazione viene rilasciata 15 giorni prima del trasporto a Prefetto, comando locale VVFF, ASL, Autorità Portuale
2. la documentazione che dimostri che la nave che ha trasportato il carico radioattivo non rientri tra quelle a rischio secondo i parametri ex articolo 16 DLgs 196/2005 (vedi ora Direttiva 2009/17/CE): sistema comunitario di monitoraggio e di informazione sul traffico navale
3. il rapporto di chi ha trasportato il materiale sulle attività svolte nell’anno passato  e in quello in corso: ex Decreto Ministeriale 18/10/2005: Criteri applicativi, modalità, termini di compilazione e di invio del riepilogo dei  trasporti di materie radioattive e fissili  speciali effettuati da parte delle società  operatrici.
4. la verifica che il Rapporto di sicurezza del Porto della Spezia, elaborato da parte della Autorità Portuale, abbia tenuto in considerazione le problematiche di rischio poste dalle: "… imprese autorizzate ad effettuare operazioni di carico, scarico, trasbordo, deposito e movimentazioni di sostanze pericolose" (Decreto Ministeriale 293/2001:  Regolamento di attuazione della direttiva 96/82/CE, relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose). Si vedano anche le Linee Guida per la redazione dei Piani Regolatori Portuali redatte dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici tra le misure atte a garantire la sicurezza dell'area portuale ci sono pure: "2) Vigilanza, controllo su soste, carico, scarico, trasporto di merci pericolose, esplosivi, sostanze radioattive;”.
5. le osservazioni, in vista del trasporto in oggetto, da parte della Regione Liguria: DLgs  20 febbraio 2009, n. 23: sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito.
6. i risultati delle esercitazioni biennali e quindi le eventuali criticità emerse, come  previsto dal piano di emergenza provinciale per il trasporto di materiale radioattivo (aggiornato da ultimo nel 2013). 
7. il rispetto degli obblighi formativi e informativi per la prevenzione sanitaria dei lavoratori del porto della Spezia come previsto dal protocollo di intesa del 2009 vedi QUI




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