I sindacalisti spezzini ufficiali "invitano" i giudici del TAR, che il prossimo 5 dicembre dovranno decidere sulla legittimità dell'outlet di Brugnato: "ad avere la giusta attenzione ai posti di lavoro".......
LA GIUSTA ATTENZIONE AI POSTI DI LAVORO?
Verrebbe da rispondere: quali? Quelli ipotetici dell'outlet o quelli che verranno distrutti nel commercio al dettaglio della nostra provincia?
Ma non è questo l'aspetto più grave di queste dichiarazioni, il punto principale è che, come sempre, sindacalisti e amministratori di questa provincia dimostrano di avere la cultura della legalità tipica del teorico del diritto dell'epoca staliniana, il famigerato Vysinskij: "il diritto è l'insieme delle regole di condotta esprimenti la volontà della classe dominante" dove qui da noi la classe dominante si chiama PD e satelliti vari (sindacati ufficiali, affaristi e imprenditori, operatori monopolitistici vari, professionisti embedded etc. etc.)......
.......Il povero Kelsen a Spezia non è mai arrivato con il suo concetto del diritto come norma.....ma forse neppure il comma 1 dell'articolo 111 della Costituzione: "la giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge".
SEZIONI DI APPROFONDIMENTO E DOCUMENTAZIONE
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venerdì 29 novembre 2013
sabato 23 novembre 2013
I pini di Piazza Verdi anche se da abbattere andranno sostituiti.
Oggi
è apparso un articolo della Nazione (vedi QUI) che fa riferimento alla relazione del Corpo
Forestale dello Stato (vedi QUI) allegata al Decreto della Direzione Regionale
per i Beni Culturali che ha concluso la
procedura di verifica dell’interesse culturale della piazza.
Nell’articolo
si riprende una dichiarazione dell’Assessore competente del Comune di Spezia dalla quale si vorrebbe
far credere che sulla base della relazione suddetta si potrebbe rimettere in
discussione il vincolo culturale sul filare dei pini.
Sul
rapporto tra stabilità dei pini e vincolo culturale ai sensi dell’apposito Codice, avevo già
spiegato abbondantemente QUI, ma
evidentemente l’arroganza e l’incompetenza di certi amministratori è infinita e
quindi vale la pena ribadire quanto segue.
venerdì 22 novembre 2013
Piazza Verdi il ricorso del Comune dimostra l’importanza dei cittadini attivi!
Finalmente
ho potuto avere il testo del ricorso (lo trovate QUI) presentato dal Comune di Spezia contro gli
atti della Soprintendenza che sospesero il cantiere di Piazza Verdi per la
parte centrale.... Intanto questo ritardo è anomalo basta dire che per avere
questo atto abbiamo dovuto intervenire
al TAR in opposizione a detto ricorso (lo trovate QUI). Invece questo ricorso andava reso
pubblico immediatamente dopo il deposito (fine settembre) non solo perché è un
atto pubblico ma anche per una ragione semplice: il ricorso lo paghiamo con i
soldi di tutti noi cittadini.
Sugli
aspetti tecnico giuridici tornerò con calma sul mio blog, ma ora mi preme
sottolineare un aspetto di principio molto significativo: l’importanza della
partecipazione del pubblico nelle scelte rilevanti di una Amministrazione tanto
più se eletta dai cittadini.
giovedì 21 novembre 2013
Piazza Verdi: Una Procura ……. confusa?
Può
anche darsi che il G.I.P. del tribunale di Spezia accolga, o abbia già accolto, la richiesta di
archiviazione della procura per l’inchiesta
aperta su vari esposti relativi alla vicenda di Piazza Verdi…..
…….ma
una lettura obiettiva della richieste di
archiviazione fa emergere contraddizioni logiche clamorose che dimostrano la
superficialità con la quale l’inchiesta in esame è stata condotta fino ad ora.
Un
esempio? Eccolo…..
lunedì 18 novembre 2013
Piazza Verdi: il Comune ha perso!
Il Sindaco Federici
e i suoi collaboratori potranno tentare
di rigirare la frittata e giocare con la parzialità delle revoche, ma stavolta hanno perso. Non sto facendo una
affermazione da “bullo”, leggete questo mio post, soprattutto le
conclusioni, e poi mi direte se non ho ragione…… buona lettura!
giovedì 14 novembre 2013
Piazza Verdi: analisi del Decreto che dichiara il vincolo culturale sulla intera piazza.
Dalla
lettura del Decreto del Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici
della Liguria che conclude la procedura
di verifica dell’interesse culturale di Piazza Verdi si ricavano fin da ora considerazioni
assolutamente chiare sull’immediato futuro del progetto Buren Vannetti
ma anche del cantiere attualmente aperto nella piazza.
Una prima analisi di merito, con l'impegno a tornare sulla questione subito dopo la pubblicazione dell'atto di revoca della autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici del novembre 2012.....
mercoledì 13 novembre 2013
I pini vincolati di Piazza Verdi e le responsabilità del Comune.
Dopo il provvedimento della Direzione Regionale per i beni
culturali che conferma il vincolo sul filare dei pini di Piazza Verdi, si sta riproponendo la tesi per cui il Comune
non avrebbe “sbagliato” nulla nella vicenda in quanto con il rilascio della
autorizzazione da parte della
Soprintendenza il Comune pensava di
essere in regola.
È davvero così?
domenica 10 novembre 2013
Progetto Marinella: rimossa la partecipazione dei cittadini!
La
Regione Liguria ha approvato un
protocollo operativo per arrivare alla approvazione del progetto di Marinella.
Il protocollo vedi QUI e QUI, si
pone immediatamente dentro una logica autoritaria non prevedendo alcun
coinvolgimento del pubblico.
La
questione è ancora più grave perché lo stesso protocollo, e non poteva
ovviamente fare altrimenti visto che così prevede la normativa vigente, prevede
la sottoposizione a Valutazione Ambientale Strategica dell’Accordo di Programma
che dovrà portare alla approvazione definitiva (sotto il profilo urbanistico,
ma su questo tornerò alla fine del presente post) del progetto relativo alla
famosa tenuta di Marinella e non solo.
Questa
mancanza costituisce già in se un grave vulnus alla legittimità della
procedura individuata da detto
protocollo operativo a prescindere dalle questioni di merito su cui da tempo è
aperta una critica da parte del fronte ambientalista.
venerdì 1 novembre 2013
Outlet Brugnato: decisione inefficiente e legge regionale incostituzionale.
Non
ho mai visto un progetto, come quello dell'outlet di Brugnato, così discutibile come impatto socio economico
sull'intero territorio provinciale e al contempo così sponsorizzato da tutti ,
non solo e non tanto dai mass media locali (dove sia pure saltuariamente un
minimo di spazio ai critici è stato dato), ma soprattutto da: politici, tecnici, sindacati, e, addirittura, una associazione ambientalista
, il partitino dei Verdi e le associazioni ufficiali dei Commercianti.
Questa
vera e propria campagna sistematica di sostegno, sarebbe di per se legittima
ovviamente se fosse promossa dai chi vuole realizzare l’outlet. Fa specie invece che di questa campagna quasi
senza se e senza ma facciano parte anche mass media, istituzioni pubbliche (che
per loro natura dovrebbero essere superpartes) a cominciare dalla Prefettura.
Questo
anche perché questa campagna arriva a nascondere
( o quantomeno a sottovalutare) i seguenti dati di fatto:
La Corte Costituzionale: la VIA si applica a tutti i centri commerciali, anche in Liguria
LA SENTENZA
DELLA CORTE COSTITUZIONALE IN MATERIA DI
APPLICAZIONE DELLA VIA AI CENTRI
COMMERCIALI
La
Corte Costituzionale con la sentenza n. 251 del 28/10/2013 (vedi QUI) ha
dichiarato la incostituzionalità della
legge regionale veneta in materia di applicabilità della Valutazione di Impatto
Ambientale (di seguito VIA) ai centri commerciali
Afferma
la Corte sul punto: “ La norma regionale censurata sarebbe manifestamente
difforme da quanto stabilito dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152
(Norme in materia ambientale), Allegato IV alla Parte II, punto 7, lettera b),
il quale richiede che sia sottoposta alla verifica di assoggettabilità
ambientale la costruzione di tutti i centri commerciali. La norma censurata, al
contrario, limiterebbe l’applicazione della normativa sulla VIA alle sole
grandi strutture aventi le caratteristiche sopra descritte. In tal modo, la
disciplina regionale escluderebbe indistintamente dall’applicazione della
verifica di assoggettabilità a VIA o screening i centri commerciali dalla
superficie di vendita superiore a 150 e fino a 1.500 metri quadrati, nei Comuni
con popolazione residente inferiore a 10.000 abitanti, e superiori a 250 e fino
a 2.500 metri quadrati nei Comuni con popolazione oltre i 10.000 abitanti. Pertanto, la
disposizione regionale restringerebbe illegittimamente il campo di applicazione
della disciplina della VIA, come definito dal legislatore statale
nell’esercizio della sua competenza esclusiva in materia ambientale, ai sensi
dell’art. 117, secondo comma, lettera s), Cost.”
Questa sentenza afferma quindi un principio applicabile sia pure indirettamente e per interpretazione anche alla legge ligure sulla VIA, vediamo perché........