Mentre scrivo si sta
svolgendo in consiglio comunale, l'audizione dei tecnici di Arpal e Provincia
sullo stato della bonifica dell'area ex IP.
Qualsiasi cosa diranno,
qualsiasi argomentazione useranno per difendere le scelte delle amministrazioni
locali succedutesi a Spezia in questi anni........
1. che
le concessioni per il nuovo centro commerciale non potevano essere rilasciate
prima della certificazione della avvenuta bonifica
2. che
la bonifica è stata impostata con una caratterizzazione e con tecniche
inadeguate
3. che
le tecniche e le modalità di bonifica alternative a quelle praticate sono state
suggerite fin dall’inizio sia dal Comitato di cittadini La Salamandra , sia dalle
buone pratiche esistenti a livello internazionale e poi nel 2007 dagli stessi
consulenti del Comune
4. che
questi suggerimenti non sono stati recepiti dagli amministratori, dai gestori
dell’area e dagli enti tecnici di controllo
5. che,
grazie a questa sordità nell’accogliere modalità di bonifica alternativa per
oltre 7 anni migliaia di cittadini sono stati sottoposti ad una continua
esposizione di sostanze maleodoranti contenenti inquinanti cancerogeni e tossici
6. che
quegli odori e quelle emissioni potevano
essere evitate, se si fosse messo al primo posto la tutela della salute dei
cittadini e non gli investimenti per la realizzazione del centro commerciale
7. che
gli odori subiti dai cittadini in questi anni sono di per se un danno alla salute a prescindere dagli inquinanti
che li hanno prodotti, come dimostra la pubblicistica scientifica ufficiale e
numerose sentenze della magistratura amministrativa ed ordinaria
8. che
i responsabili di tutto ciò dovrebbero pagare sia in sede penale, che civile
per avere permesso tutto ciò
9. che
la magistratura avrebbe dovuto aprire due inchieste: una per la falsa
dichiarazione di avvenuta bonifica negli anni 90 e la seconda per le emissioni
od0rose protrattesi dal 2004 fino ad oggi per palesi responsabilità degli
organi preposti alle autorizzazioni e ai controlli
10.
che queste inchieste non sono mai state aperte seriamente per ragioni
inspiegabili, razionalmente e legalmente, visto che i fatti di reato erano
davanti agli occhi di tutti
11.
che la bonifica non è finita almeno per le aree residenziali che riguardano una
parte ampia del territorio della ex raffineria e che questo risulta da atti
ufficiali dello stesso Comune
QUINDI…. CI VUOLE UNA PERIZIA
INDIPENDENTE
Considerato quanto sopra
elencato e soprattutto considerato …….
il comportamento assolutamente superficiale di tutte le
amministrazioni pubbliche (Comune, Provincia, Regione, Arpal, ASL,
Magistratura) che potevano intervenire impostando la bonifica in tutti questi
anni in modo da rispettare in primo luogo la salute dei cittadini e non lo
hanno fatto…
solo una perizia indipendente nominata all’unanimità da tutto il
prossimo consiglio comunale e che venga gestita sotto la supervisione di
tecnici indicati dai cittadini e dai comitati che in questi anni si sono
occupati della vicenda, potrà:
1. chiarire
al di sopra di ogni sospetto cosa è avvenuto in questi anni nel terreno dell’ex
area IP, cosa hanno rischiato e rischiano per il futuro i cittadini spezzini
2.
garantire che la parte ancora da bonificare venga ripulita dagli inquinanti in
modo corretto e soprattutto coerente con le destinazioni urbanistiche previste
nell’area a cominciare da quelle residenziali.
Sia che dimostri che l’esistenza
di un rischio passato e futuro è certa, sia che dimostri il contrario, la Perizia
è l’unico modo per ridare credibilità alle istituzioni pubbliche preposte ai
controlli ambientali nella nostra città, credibilità minata da anni di
comportamenti e atti contraddittori nonché dai fatti che ho elencato sopra che…….
nessuna slide piena di colori e sostenuta da “discorsi” suadenti o arroganti
potrà cancellare!
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