SEZIONI DI APPROFONDIMENTO E DOCUMENTAZIONE

domenica 10 maggio 2020

Come determinare gli effetti sulla salute dal rumore ambiente nuova Direttiva UE

La Direttiva (UE) 2020/367 (QUI - rettifica QUI)della Commissione del 4 marzo 2020 modifica l’allegato III della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale (QUI).  Si tratta del’allegato che definisce i metodi per determinare gli effetti nocivi del rumore nell’ambiente esterno. Uno strumento utile, ora normato da una direttiva comunitaria che dovrà essere recepita entro il 31/12/2021, per imporre prescrizioni alle emissioni rumorose una volta dimostrato specificamente il danno alla salute anche solo potenziale delle stesse.  

Rispetto al testo precedente dell’allegato III sono valutati: la cardiopatia ischemica, il fastidio [NOTA 1] forte, il disturbo del sonno.
L’esposizione della popolazione è valutata in modo indipendente per ogni sorgente di rumore e per ogni effetto nocivo. Quando gli stessi individui sono esposti contemporaneamente a più sorgenti di rumore, gli effetti nocivi non devono, in generale, essere cumulati; possono però essere confrontati per determinare l’importanza relativa di ciascun rumore.
Gli effetti nocivi sono calcolati mediante formule riportate nella nuova versione dell’allegato distinguendo:
1. rischio relativo: che consiste nella probabilità che un effetto per la salute si verifichi in date condizioni
2. rischio assoluto: è la probabilità che si verifichi un evento in un gruppo di persone rispetto ad un altro gruppo in condizioni o ambienti diversi



IL NUOVO ALLEGATO TIENE CONTO DELLE LINEE GUIDA OMS SUL RUMORE (QUI)

Raccomandazioni per rumore da traffico stradale:
1. Ridurre i livelli di rumore prodotto dal traffico stradale sotto i 53 decibel (dB) Lden, in quanto quel livello è associato ad   effetti negativi sulla salute. Il Descrittore acustico Lden è un descrittore del livello di rumore globale durante il giorno, la sera e la notte che viene utilizzato per descrivere il fastidio causato dall’esposizione al rumore;
2. ridurre i livelli di rumore prodotto dal traffico stradale durante la notte sotto 45 dB Lnight, in  quanto quel livello è associato ad effetti negativi sul sonno. Il Descrittore acustico Lnight è un  descrittore acustico notturno utilizzato per descrivere i disturbi del sonno
3. ridurre il  rumore sia alla fonte che sul percorso tra la fonte e la popolazione interessata dagli effetti

Raccomandazione per rumore da traffico ferroviario:
1. Ridurre i livelli di rumore prodotto dal traffico ferroviario al di sotto di 54 dB Lden in quanto  questo livello  è associato ad effetti sulla salute;
2. ridurre i livelli di rumore prodotto dal traffico ferroviario durante la notte sotto 44 dB Lnight in quanto questo livello è associato ad effetti sulla salute;
3. non vengono individuate misure specifiche per raggiungere obiettivi 1 e 2 in quanto nessuno si è dimostrato superiore agli altri, quindi si rinvia questa decisione ai casi specifici ovviamente da parte delle autorità competenti degli stati

Raccomandazioni rumore da aerei
1.Ridurre il rumore dei livelli prodotti da aeromobili al di sotto di 45 dB Lden. In quanto questo livello è associato ad effetti sulla salute;
2. ridurre i livelli di rumore prodotto da aeromobili durante la notte al di sotto di 40 dB Lnight. In quanto questo livello è associato ad effetti sulla salute;



COSA MANCA ANCORA SUL RUMORE...  
Quello che continua a mancare è una integrazione (sia a livello di linee guida che di normativa comunitaria  nazionale) di indicazioni ma anche prescrizioni cogenti per tipologie di rumore specifiche come quelle delle aree portuali tanto più se vicine a zone densamente abitate come avviene sicuramente in Italia ,basti pensare,ma sono solo esempi, ai porti Liguri. La nuova Direttiva potrà comunque essere utile anche per le situazioni come quelle dei porti quanto meno in relazione al rapporto tra traffico container ed effetti sulla salute ma è indiscutibile che occorra fare di più sia in termini di limiti di emissione/immissione, sia in termini di modalità monitoraggio, sia in termini di zoonizzazione acustica, come spiego QUI.




c) «fastidio», la misura in cui, in base a indagini sul campo, il rumore risulta sgradevole a una comunitàdi persone;” (articolo 3 Direttiva 2002/49/CE)

Nessun commento:

Posta un commento