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venerdì 10 maggio 2019

Biodigestore rifiuti organici a Spezia: Analisi critica delle dichiarazioni della Regione Liguria


L’assessore all’ambiente della Regione Liguria interviene sui mass media spezzini (vedi ad es. QUI) per rispondere alle contestazioni sulle modalità con le quali la Regione ha deciso di rivedere il sito di localizzazione per il biodigestore (trattamento rifiuti organici) a Spezia. Lo fa con toni irridenti verso i cittadini dimostrando uno scarso rispetto per quei principi della democrazia a cui, nel comunicato, si vanta di essere “abituato”.
Ma la democrazia si fonda su alcuni presupposti fondamentali: il rispetto degli interlocutori, la informazione corretta del potere verso i cittadini. Entrambi questi presupposti sono stati palesemente violati dalle dichiarazioni dell’Assessore



L’Assessore per difendere la decisione della Regione di consentire l’apertura di un procedimento di autorizzazione del biodigestore afferma tra l’altro che:  “I siti? - ha proseguito – Sono quelli individuati nel 2002.
Intanto citare quel Piano non ha valenza giuridico amministrativa. Il Piano del 2002 era attuativo di una normativa regionale che basava gli ambiti di chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti per singole Province. Oggi la normativa regionale prevede invece l’ambito unico regionale. Non a caso i Piani di Area provinciali devono essere recepiti dal Piano di Ambito Regionale.
Ma anche volendo seguire il ragionamento dell’Assessore “i siti” del 2002 dimostrano che Saliceti non era il sito migliore in assoluto perfino per l’impianto di trattamento meccanico biologico (che è stato da tempo realizzato in loco) figuriamoci per un ulteriore impianto a pochi metri da quello esistente . Infatti tra i fattori critici per il sito di Saliceti c’è quello del rischio di inondazione, che invece non sussiste per il sito di Boscalino.
Non solo ma quel piano fa riferimento,per quanto riguarda i rifiuti organici, ad impianti di produzione di compost di qualità, tutt’altra cosa dei biodigestori e comunque al di la della evoluzione tecnologica del settore resta il fatto che il Piano del 2002 prevedeva più siti (6 oltre a quello di Saliceti) per il trattamento dei rifiuti organici e Saliceti non era certo quello più adatto insieme con quello di Mangina anch’esso con problematiche di rischio inquinamento acque.


Ma il riferimento ai siti del Piano del 2002 fa sorgere un'altra problematica tecnico giuridica ben più rilevante. Il Piano del2002 venne approvato senza Valutazione Ambientale Strategica - VAS (allora non in vigore) cioè quella procedura di valutazione che permette la migliore valutazione degli strumenti di pianificazione come quello del Piano di gestione rifiuti. Ad agosto del dello scorso anno è stato approvato un nuovo Piano che ha invece avuto una VAS. La domanda sorge spontanea come è possibile che nonostante siano passati 17 anni i siti siano rimasti gli stessi nonostante il territorio sia cambiato basti pensare , per tornare a Saliceti, che ora in quella località sussiste un impianto di trattamento rifiuti di enormi dimensioni? Mai sentito parlare Assessore di impatto cumulativo? Si legga la lettera f) dell’allegato VI alla Parte II del DLgs 152/2006 sui contenuti del Rapporto Ambientale che accompagna la procedura di VAS dei Piani e Programmi. Non a casosecondo le Linee guida per l’analisi e la caratterizzazione delle componenti ambientali a supporto delle valutazione e redazione dei documenti di VAS (approvate dal Consiglio Federale del Sistema Nazionale delle Agenzie Ambientali in data 29/11/2016) sotto il profilo della definizione delle localizzazione del piano anche in chiave urbanistica: “L’analisi delle criticità del territorio deve considerare la presenza di impianti di smaltimento o di recupero rifiuti e le relative problematiche.”.
Si è tenuto conto di tutto questo nella VAS del Piano di Area Provinciale e del Piano di Ambito Regionale? Direi di no e questo  è solo un esempio tra le varie criticità ambientali esistenti nella zona di Saliceti. Ma soprattutto si è tenuto conto di tutto questo quando si è deciso di violare (uso volutamente un termine legale perché di questo si tratta) la decisione del Piano approvato lo scorso agosto?


L’Assessore relativamente alle quantità di rifiuti organici da trattare nel biodigestore spezzino previsto dal Piano di Area Provinciale e dal Piano di Ambito Regionale, afferma: “è vero che prima si parlava di 20mila, ma prima non c'era la differenziata di oggi”
Qui l’Assessore o mente oppure pensa che a Spezia siamo tutti idioti e siamo quindi pronti a berci ogni panzana del potere. Come ho già avuto modo di dimostrare: nel Piano provinciale e relativo Piano di ambito regionale si prevedevano già gli aumenti di rifiuti organici da trattare nel futuro biodigestore spezzino




L’Assessore afferma: “Oggi non fare niente significa disallinearsi rispetto ai tempi e renderebbe inutile fare la differenziata”. In realtà nessuno ha mai detto di non fare niente. Semmai è la Regione che ha cambiato idea in pochi mesi senza rispettare quanto approvato dalla Provincia e dalla Regione stessa e cioè un Piano che prevede il biodigestore a Boscalino e non a Saliceti. In questo modo la ragione ha realizzato i seguenti risultati:
1. ha perso 7 mesi di tempo che potevano essere utilizzati per presentare il progetto di biodigestore in località Boscalino in coerenza con il Piano approvato ad agosto del 2018
2. ha dimostrato di non essere coerente con le dichiarazioni fatte pubblicamente dopo la approvazione del Piano del 2018, credando una chiara sensazione di sfiducia da parte dei residenti
3. ha creato i presupposti per una guerra tra territori (Boscalino contro Saliceti)
4. ha trasformato una procedura utilissima come la Inchiesta Pubblica in uno strumento politico per rimuovere la palese violazione delle procedure di approvazione del sito per il biodigestore.

L’Assessore afferma ancora: “non è la Regione ad avere deciso i siti per gli impianti di rifiuti”. Questa dichiarazione fa sorgere una domanda per l’Assessore: se non è la Regione a scegliere i siti, perché la Regione ha accettato di avviare una procedura di autorizzazione per un progetto di biodigestore che riguarda un sito diverso da quello previsto dal Piano Provinciale di area approvato il 6 agosto 2018?
La legge è chiara i siti li decidono i Piani Provinciali e il Piano di Ambito Regionale ha il compito solo di coordinare le scelte delle Province in chiave regionale. Invece qui addirittura si è modificato un Piano di Ambito Regionale attraverso dichiarazioni ai mass media e permettendo ad una società di presentare un progetto per un sito non previsto dal Piano di Ambito Regionale. Non solo ma per giustificare in chiave di ambito regionale questa scelta si sono cercate motivazioni che in realtà erano già presenti  quando venne approvato il Piano di Ambito Regionale ad agosto del 2018 quindi non rilevanti per giustificare il cambiato del sito e quindi del Piano.


L’Assessore poi afferma rivolgendosi ai critici e contestatori: “Il biodigestore non è un termovalorizzatore, è un impianto che non brucia nulla, ma secca l'organico producendo biogas e compost
Nessuno dei contestatori del sito del biodigestore ha mai affermato che il biodigestore è un inceneritore. Questa è la classica accusa stile “Fake News” per cercare di dimostrare la ignoranza di chi critica il potere politico e le sue scelte e quindi screditarne preventivamente le tesi. Una tecnica vecchia ma che ormai con i cittadini attivi e informati non funziona più.
Comunque la distinzione dagli inceneritori non significa che il ciclo produttivo del biodigestore non ponga problematiche ambientali potenzialmente serie: odori ed emissioni inquinanti aereiformi varie, rischio inquinamento batterico, rumori, inquinamento da camion, rischio esplosione, rilascio sostanze pericolose per l’ambiente e quindi nel caso di Saliceti rischio falde acquifere.


P.S.
Non ho citato tutte le dichiarazioni contraddittorie che l’Assessore ha prodotto in questi mesi sul sito del biodigestore ( a proposito di chi dimostra rigore e serietà nelle dichiarazioni pubbliche) ma come dire non le ho dimenticate e sono in archivio a disposizione!  



2 commenti:

  1. Mi sembra una opposizione sterile e senza senso. Grondacci sinceramente direi che devi andare a scuola e capire se vuoi fare il tecnico ambientala o anare a scula per fare il politicante fallito

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    1. lei è un maleducato e pure un vigliacco perchè non ha neppure il coraggio di firmarsi.Quindi ai cialtroni come lei non rispondo nel merito non se lo meritano. Aspetto quindi alla prossima iniziativa pubblica a cui parteciperò che lei me le venga a dira in faccia le stupidaggini che ha scritto qui. A presto anche se quelli come lei di solito sputano merda e scappano

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