SEZIONI DI APPROFONDIMENTO E DOCUMENTAZIONE
▼
venerdì 26 ottobre 2018
giovedì 18 ottobre 2018
Per la Provincia della Spezia gli impianti rifiuti non sono industrie insalubri… sic!
La Provincia della Spezia hanno
risposto su sollecitazione del Sindaco del Comune di Vezzano Ligure in
relazione ad una istanza con la quale un gruppo di cittadini residenti nell’area
interessata dall’impianto di trattamento rifiuti urbani indiferenziati in
località Saliceti, chiedevano al Sindaco di emettere il parere sanitario previsto dal comma 6 articolo 29-quater del
DLgs 152/2006 nella procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata
a detto impianto nel 2015, parere non emesso quando appunto detta
autorizzazione venne rilasciata.
Intanto una questione di metodo. La istanza era rivolta al Sindaco e si
riferiva al mancato esercizio di una sua funzione ex lege. Non si comprende
quindi perché ilSindaco che ha disposizione funzionari, segretario comunale e
avvocati non abbia risposto direttamente senza rimbalzare la questione alla
Provincia che certamente è l’ente autorizzatore ma non è competente a
rilasciare il sopra citato parere sanitario. Diciamo che il Sindaco di Vezzano Ligure sull’impianto
di trattamento rifiuti di Saliceti ci ha abituati a atteggiamenti tipici da “pesce
in barile” di cui renderà conto alle prossime elezioni (se non lui il suo
partito) e alla sua coscienza (e questa invece riguarda solo lui).
Quanto al merito della risposta
della Provincia (sollecitata dal Sindaco di Vezzano Ligure) in 30 anni di
lavoro nel campo del diritto ambientale raramente mi è capito di leggere una sequenza di assurdità giuridiche come
quelle in questione.
Vediamole queste assurdità con mia
spiegazione punto per punto del perché le ritenga assurde, visto che sono
abituato a criticare sempre nel merito le posizioni che ritengo sbagliate
In corsivo (e nel riquadro) riporto
le assurdità della nota della Provincia seguite dalla mia analisi critica
domenica 14 ottobre 2018
Sul futuro dell’area Enel a Spezia finiamola con il politichese e coinvolgiamo la città!
Continuo
a leggere sui mass media spezzini dichiarazioni fantasiose per giustificare la
scelta contenuta nell’ordine del giorno
approvato dal consiglio comunale sul futuro dell’area attualmente occupata
dalla centrale Enel. Come è noto uno dei punti principali di quell’ordine del
giorno è quello di impegnare la Giunta Comunale e il Sindaco nella richiesta all’Enel
di restare nell’area con investimenti in particolari diretti a realizzare una nuova centrale a gas.
Provo
a chiarire la questione andando per voci come se fosse un dizionario sull
futuro di quest’area così rilevante per la città.
giovedì 11 ottobre 2018
Sversamenti dal depuratore Acam nel golfo di Spezia: cosa dice la legge
L’amministrazione
pubblica comunale ha ammesso durante la seduta della commissione ambiente che
ci sono stati 8 sversamenti negli ultimi 8 mesi in mare dal depuratore della Spezia attraverso il bypass. E aggiunge «l’utilizzo della procedura
bypass da parte di Acam è regolare.
Intanto
per dire che la procedura è regolare bisogna dimostrarlo verificando in
concreto se le norme in materia sono
state rispettate.
Vediamo come
funziona la normativa
mercoledì 3 ottobre 2018
Futuro area Enel a Spezia: non serve aspettare i Piani Nazionali il Comune ha strumenti per intervenire subito!
Ma come cavolo si fa a sostenere la tesi per cui
bisogna aspettare un nuovo Piano Energetico Nazionale per discutere il futuro
dell'area Enel? Tesi sostenuta da consiglieri di maggioranza lunedì sera nel
Consiglio Comunale spezzino che ripetono a pappagallo le amenità dei
rappresentanti Enel che hanno tutto l’interesse in questa fase a inventarsi
scuse per fare melina sul futuro dell’area.
martedì 2 ottobre 2018
Centrale Enel: la giunta spezzina alla “canna del gas”
Il
Consiglio Comunale spezzino convocato ieri sera per discutere del futuro dell’area
della centrale Enel, ha votato un ordine del giorno in cui tra le varie cose
(la maggior parte aria fritta esattamente il contrario di quanto avevo spiegato
in questo post QUI) chiede
all’Enel di restare con un presidio energetico sul territorio con particolare
riferimento ad una centrale a gas.
Questa
richiesta, visto che stiamo parlando di
un area rilevante per il futuro della città ma anche della salute di chi la abita, ha degli aspetti che raggiungono
ampiamente l’indecenza.