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sabato 12 settembre 2015

Il Comune spezzino fa causa al Ministro Bray: una vendetta giuridicamente infondata

L’Amministrazione Comunale spezzina dichiara che farà causa al Ministro Bray per il famoso “tweet” con il quale dichiarava che il Comune avrebbe dovuto svolgere la verifica di interesse culturale di Piazza Verdi prima di iniziare i lavori del progetto di riqualificazione della stessa.

A questo punto sorgono due domande inevitabili:
1. il Comune ha dei fondamenti legali forti per attivare questa causa e soprattutto chiedere poi un eventuale risarcimento danni all’ex Ministro?
2. la sentenza del Consiglio di Stato che dette ragione al Comune sul progetto Buren Vannetti contiene elementi che possano sostenere la tesi risarcitoria del Comune?


A mio avviso no e spiego perché:

giovedì 10 settembre 2015

Perché i platani di Sesta Godano non potevano essere tagliati

La vicenda dei platani di Sesta Godano dimostra, nel suo piccolo, la arroganza che ormai caratterizza il modo di governare di Sindaci che, eletti ormai quasi sempre da una minoranza di cittadini, pensano di avere una sorta di  diritto assoluto di governare per 5 anni a prescindere da un continuo confronto con tutti i cittadini che vivono nel territorio di un Comune e che a maggioranza sicuramente non lo hanno neppure votato. È come se la democrazia rappresentativa dopo le elezioni venisse sospesa.
D’altronde la “megalomania” di questo Sindaci (eletti dal popolo) la si riscontra nella risposta del Sindaco di Sesta Godano alla richiesta di Italia Nostra di sospendere il taglio dei platani, afferma il Sindaco: “Riguardando i nostri precedenti scambi, trovo infine un poco sgradevole la diffusione che si è scelto di dare alla “lettera aperta”…… cioè mi faccia capire Signor Sindaco perché la lettera doveva rimanere segreta? Forse perché in questo modo lei non sarebbe stato costretto a rispondere, come è vostro costume di voi Sindaci “unti” dal mandato elettorale?

Ma veniamo ai fatti di questa vicenda.  Il Sindaco per ragioni risibili, il solito progetto di riqualificazione della Piazza di turno, decide di tagliare i platani della piazza principale del paese. 
Come è noto in area urbana per un taglio di alberi sia in area pubblica che privata occorre il parere tecnico obbligatorio e vincolante dell’ufficio comunale ma sulla base appunto di una apposita perizia salvo che i vigili del fuoco intervengano per rischi di cadute imminenti.

martedì 8 settembre 2015

Impianto rifiuti pericolosi Follo: senza autorizzazione e fuori controllo

Ci sono problematiche ambientali discutibili, contestabili, ma ce ne sono alcune che sono intollerabili. Intollerabili perchè dimostrano il totale disprezzo delle leggi nonchè della salute e della qualità della vita dei cittadini, da parte delle Autorità Pubbliche. Ci sono esempi in questo senso nel nostro territorio come quello dell'impianto di Saliceti a Vezzano Ligure, di cui mi sono occupato spesso anche su questo blog,  con le sue emissioni odorigene pluriennali nel totale disinteresse di Acam e Provincia e nella passività del Comune di Vezzano.......e poi c'è l'impianto di rifiuti in località Cerri di Follo. 

Le foto che pubblico in questo post riguardano proprio questo ultimo impianto di trattamento e recupero di rifiuti speciali pericolosi collocato a poche decine di metri da numerose abitazioni........ 

lunedì 7 settembre 2015

Rigassificatore e nuovo progetto:chiarimenti urbanistici,ambientali, informativi

PREMESSA SINTESI DEL PRESENTE POST

Il Sindaco di Portovenere in relazione al nuovo progetto relativo al rigassificatore di Panigaglia (Le Grazie) di cui ho trattato ampiamente QUIdichiara oggi sul Secolo XIX: “Chi parla di dismissione deve proporre un’alternativa e considerare che l’area è di Snam”.

Vorrei ricordare che compito del Sindaco non è quello di limitarsi a registrare una presunta impossibilità di dismettere il rigassificatore dall'attuale sito, ma intanto e prima di tutto di svolgere la propria funzione che rispetto a questo impianto è tutt’altro che banale come spiego in questo post.

In secondo luogo sarebbe bene che prima di parlare di nuovi interventi le autorità preposte controllassero lo stato del rispetto delle norme di tutela ambientale e di prevenzione del rischio di incidente che si applicano a questo impianto nella attuale versione. 
Il Sindaco in particolare dovrebbe farsi portavoce di queste richieste in quanto massima autorità sanitario sul territorio oltre che responsabile del governo urbanistico dello stesso. Le autorità a cui chiedere chiarimenti, sono le seguenti:
1. il Prefetto (questioni di protezioni civile),
2. la Provincia (questioni sul controllo del rispetto della autorizzazione integrata ambientale),
3. la Regione il Ministero dell’Interno - Dipartimento  Vigili  del  Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile,  che attraverso il Comitato tecnico regionale preposto  devono effettuare i  controlli sul rispetto della normativa sulle industrie a rischio.

Le questioni che affronto in questo post riguardano:
1. la mancanza di adeguate informazioni alla popolazione sui rischi di incidenti potenziali;
2. le modalità di funzionamento dell’impianto, su cosa devono fare i cittadini in caso di incidente (la esercitazione svolta qualche anno fa non è sufficiente e non ha adeguatamente coinvolto la cittadinanza). Sullo stato del rispetto della normativa sulle industrie a rischio di incidente rilevante per il rigassificatore di Panigaglia ho scritto recentemente QUI;
3. lo stato del coordinamento della disciplina urbanistica del Comune di Portovenere in rapporto alla presenza di un impianto come il rigassificatore;
4. la questione della mai, risolta o comunque affrontata con rigore amministrativo, contraddizione tra la incompatibilità  del rigassificatore e gli attuali strumenti di pianificazione urbanistica: PUC, PTC, PTCP;
5. la questione delle compatibilità strategica di un rigassificatore in un golfo come quello spezzino in profonda evoluzione sotto il profilo dell’aumento del traffico mercantile, passeggeri e militare nonché con la vocazione turistica dello stesso anche in relazione alle vicine 5Terre.

martedì 1 settembre 2015

Regione Liguria: sul rischio alluvioni si risponda nel merito senza insultare!

Secondo l’assessore alla Difesa del Suolo della Regione Liguria,  le richieste di chiarimenti sugli indirizzi operativi in materia di difesa idraulica e idrogeologica richiesti dal gruppo consiliare 5stelle,  dimostrerebbero che questi ultimi continuerebbero: "a vivere nel paese delle meraviglie".


Dobbiamo dire che cambiano i suonatori ma l'arroganza maleducata da vertigine del potere resta? Sembrerebbe di si a leggere le suddette dichiarazioni dell'Assessore.