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mercoledì 1 luglio 2015

Federici, la lettera al Ministro, l’archeologia di Piazza Verdi: “il nemico marcia sempre alla tua testa”

Il Sindaco spezzino Federici scrive al Ministro per i Beni Culturali: "Il nostro territorio infatti è entrato nella sfera di un parossistico interesse di alcuni tuoi Uffici, non in ragione di importanti emergenze storico-architettoniche .......No, non tutto questo! Il “core business” delle Soprintendenze nazionali pare essersi, da tempo e ossessivamente, focalizzato sulla centrale piazza Verdi in La Spezia"............. 


Voglio ricordare al Sindaco più nervoso d'Italia (dopo De Luca per la precisione, un caso ?)  che la Soprintendenza è intervenuta su Piazza Verdi non per scelta propria, ma:
1. perchè c'è un progetto da realizzare presentato dal Comune,
2. perché Piazza Verdi è area soggetta a vincolo storico architettonico e quindi potenzialmente anche archeologico
3. perchè scavando hanno trovato reperti,
4. perché a scavare sono stati quelli del Comune
5. perché nel 2012 la Soprintendenza alla Archeologia Ligure aveva scritto al Comune che se avessero trovato reperti avrebbero dovuto comunicarlo a loro e loro, ex lege, avrebbero dovuto fare le verifiche sul valore archeologico di questi reperti

Infine quanto ad avere bloccato tutto il cantiere, la ragione questa volta sta nel fatto che mancando la preventiva verifica di interesse archeologico(quella che doveva essere fatta nel 2012 a cura del Comune) ed essendo questa volta i ritrovamenti qualcosa di più di qualche pezzo di pavimento, la Soprintendenza è stata costretta come misura cautelare a sospendere il cantiere fino alla fine della verifica di interesse archeologico.

Ma anche qui il Sindaco poteva fare qualcosa di più serio che una letterina al Ministro per i Beni Culturali.
Una domanda mi viene spontanea perché il Sindaco invece che scrivere al Ministro, realizzando un grave sgarbo istituzionale in quanto ha bypassato gli uffici regionali e centrali competente alla istruttoria in corso, non ha cercato con questi uffici l’accordo previsto dal comma 7 articolo 96 codice appalti tra la Soprintendenza e la stazione appaltante (il Comune in questo caso). Accordo finalizzato a graduare la complessità della procedura di cui al presente articolo, in ragione della tipologia e dell'entità dei lavori da eseguire, anche riducendo le fasi e i contenuti del procedimento.  
Accordo che andava chiesto da parte del Sindaco il giorno dopo gli ultimi ritrovamenti per non perdere tempo.
Invece il Sindaco decide di aprire un nuovo contenzioso con chi deve decidere l’interesse archeologico dei ritrovamenti avendone ampia discrezionalità ex lege.  

Vorrei dare un consiglio, che non accetterà ovviamente, al Sindaco:  scriva ai suoi uffici e chieda perché su Piazza Verdi:
1. non hanno svolto nel 2012 la verifica dell’interesse culturale
2. non hanno svolto nel 2012 la verifica dell’interesse archeologico
3. non gli hanno suggerito l'accordo sopra citato e previsto dalla legge

..... magari potrebbe scoprire che il vero nemico del progetto di Piazza Verdi il Sindaco lo ha avuto sempre in casa propria.

Si sa “il nemico marcia sempre alla tua testa” ….  e  a  volte anche dentro la propria testa! 





1 commento:

  1. Si dice che il ministro sia un uomo di cultura oltre che un politico di lungo corso.Speriamo che la sua prima natura faccia giustizia e dia dignità ad una intera
    città che non dovrebbe tollerare un uso così autorefenzale di risorse pubbliche (fondi europei,finanziamenti Enel per mitigare danni ambientali...)

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