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sabato 1 marzo 2014

La Cava Fornace, i verbali dell’ASL “inesistenti”…..siamo alle solite!

L'ultima di quelli che dirigono gli enti di controllo ambientale e della sicurezza in questa città:  l'ASL fa un controllo ufficiale alla cava fornace (localizzata nella strada che da Pegazzano porta a Biassa) che sta da anni creando enormi problemi ai cittadini residenti.   Ma,  inspiegabilmente,  il verbale del sopralluogo non è stato steso. Così risulterebbe  da una nota dell’Ufficio Ambiente del Comune di Spezia (vedi  QUI) in risposta ad una richiesta di accesso dl Consigliere Giulio Guerri.     

Premesso che l'ispezione c'è stata come confermato da testimoni oculari e come ammesso dalla stessa lettera del Comune che nega l'esistenza del verbale ma non della avvenuta ispezione. Premesso ciò,  emergono le seguenti gravissime considerazioni......



Se fosse vero quello che è scritto nella lettera del Comune di Spezia saremmo di fronte ad un  COMPORTAMENTO DEGLI ISPETTORI ASL TOTALMENTE ILLEGITTIMO anzi ILLEGALE. 
Infatti è noto a chiunque abbia una minimo di dimestichezza della normativa in materia ma anche delle linee guida che ogni Regione stabilisce in attuazione di detta normativa che al termine del sopralluogo vada compilato sul posto un verbale limitatamente alle attività svolte, di cui dare  conto in modo puntuale e preciso potendosi rinviare a specifici atti che seguiranno eventuali disposizioni, contravvenzioni e prescrizioni. 
Non solo ma come viene ribadito dalla prassi costante in materia come pure dalle suddette linee guida in una prospettiva di trasparenza ed allo scopo anche di tutela degli operatori della ASL, i contenuti di tutti  i verbali di sopralluogo in uso nelle ASL devono essere conformi al combinato disposto degli artt. 126 e  180 del C.P.C. e artt. 136 e 481 del C.P.P.; in particolare nel testo devono essere esplicitati:
1. l’individuazione degli operatori incaricati dell’ispezione e di tutte le persone presenti;
2. i tempi, ovvero la data e l’ora d’inizio e fine della visita;
3. gli obiettivi ed il campo di azione dell’intervento;
4. le azioni ed attività intraprese, gli elementi verificati, le evidenze raccolte ed i risultati delle rilevazioni;
5. le eventuali dichiarazioni dei presenti al sopralluogo e l’eventuale rifiuto alla sottoscrizione da parte del  titolare o dei presenti.

Ma io temo che la questione sia ancora più grave e cioè che il verbale esista, ma lo si tenga nascosto!

Allora fatemi divertire con la descrizione di uno scenario ipotetico: "il verbale esiste e ha registrato infrazioni nella gestione del cantiere, nel verbale ci sono prescrizioni importanti a carico della ditta, prescrizioni che non devono essere rese pubbliche perché potrebbero dare argomentazioni a quei cittadini che da anni chiedono la chiusura di questa attività di cava in un luogo assurdo perpendicolarmente su una strada pubblica.  E' meglio che le prescrizioni e le infrazioni rilevate restino dentro una trattativa tra enti pubblici e ditta che gestisce la cava"......

E' uno scenario ipotetico certo, ci mancherebbe, tutto da dimostrare ma insomma certe risposte “ufficiali” autorizzano o no a pensare che certe ipotesi siano reali? Io dico di si, se invece si vuole smentire questa ipotesi chi di dovere  (ASL e Comune) spieghi pubblicamente cosa è stato rilevato in questa ispezione. 


P.S.

Ah!  A proposito casualmente la ditta in questione è la stessa che ha vinto l'appalto del progetto di Piazza Verdi....casualmente certo ci mancherebbe vero?  

1 commento:

  1. il mondo delle cave a La Spezia e Comuni limitrofi è una voragine oscura ove pochi personaggi si arrochiscono spudoratamente distruggendo il nostro (di tutti) patrimonio ambientale. Che dei politici o dei funzionari pubblici possano trarre diretto "vantaggio" da queste situazioni ricche e per nulla trasparenti, alla italiana maniera, non mi stupirebbe poi tanto. Chissà se si sta pensando di indagare anche in questa direzione.

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