Ma
veniamo al sodo in questa intervista il sig. Federici afferma quanto segue
(dichiarazioni riportate in corsivo tra virgolette e tratte dall’intervista al
Secolo XIX):
PROGETTAZIONE DI NUOVE
OPERE
“abbiamo predisposto il progetto definitivo
del nuovo ospedale”
“abbiamo progettato il sottopasso di Viale
Italia. Primo passo del nuovo Waterfront”
Quindi
hanno progettato ma, come finanziare questi progetti, come attuarli, con quale
percorso amministrativo, come si collocano questi progetti (soprattutto il
secondo) nel contesto urbanistico complessivo della nostra città……tutto ciò non
è dato sapere eppure è proprio li che si dovrebbe in primo luogo concentrare
una amministrazione seria che non vende fumo…
TARIFFE SERVIZI PUBBLICI
“le tariffe dell’acqua si aumentano per fare investimenti”.
Anche
qui reticenza da parte del Sindaco che dimentica questi dati oggettivi. Vediamo il Rapporto ufficiale del COVIRI 2009 (vedi qui) secondo
il quale per il nostro ambito Territoriale la spesa unitaria del servizio
idrico, relativa a 200 m3/anno, è di 2,21 €/m3
uno dei più alti in Italia come risulta dalla tabella di comparazione n.
3.49 di detto Rapporto. Ci battono solo le città straniere ma li come è noto la
qualità del servizio non solo idrico è ben altra (Berlino, Parigi, Zurigo,
Ginevra, San Francisco etc.)
E
ce la siamo dimenticata la storia della bocciatura da parte del Comitato di
vigilanza sui servizi idrici ( nel 2008, vedi qui) della
delibera sulle tariffe idriche di ACAM in quanto costruite in danno degli
utenti che ha portato alla delibera sempre di detto Comitato che ha imposto la
revisione del Piano di ambito spezzino? (vedi qui).
ATTUAZIONE DEL PIANO
REGOLATORE DEL PORTO
“Sul rinnovo della concessione alla Contship,
le nostre riserve riguardano di una concessione così prolungata”
Dichiarazione
reticente, come ho dimostrato in questo post (vedi qui), le
vere riserve su questo atto unilaterale della Autorità Portuale, avvallato supinamente dal Comitato Portuale, sono a mio
avviso le seguenti (completamente rimosse dalle dichiarazioni del Sindaco):
1. Il problema del rispetto delle procedure di evidenza pubblica
nel caso di rinnovo di concessioni demaniali di questo tipo
2. Il problema del rispetto delle prescrizioni del Piano regolatore
del porto sia quelle di tipo urbanistico (dettate dal Consiglio Regionale della
Liguria), che quelle di tipo ambientale (dettate dal Ministero dell’Ambiente e
della Regione Liguria).
PARTECIPAZIONE
“ingraziarmi i comitati non mi interessa,
comporre i particolarismi si”.
Ci
risiamo ancora una volta emerge la cultura autoritaria di questo sindaco che
considera i comitati, leggi cittadini attivi e consapevoli, invece che una
risorsa democratica della città un problema da rimuovere, appunto “non mi
interessa”. Il Sindaco continua a non capire che non si tratta di ingraziarsi
nessuno ma di coinvolgere le parti più attive della città nei processi
decisionali strategici fin dalla loro impostazione. E’ questo l’unico modo per
evitare che la “composizione dei
particolarismi” di cui parla il Sindaco diventi, come è stata fin’ora
l’espressione dei particolarismi dei soliti noti come è avvenuto: con il centro
commerciale Le Terrazze, con il piano regolatore del porto, con la gestione
dell’inquinamento della centrale Enel etc. etc.
CENTRALE ENEL
“Noi siamo alle prese con una lunga e
complicata trattativa per portare alla città vantaggi ambientali concreti e
avanzati, livelli di emissione di inquinanti drasticamente ridotti. Enel e
governi stanno traccheggiando e rinviando da troppo tempo”.
Come
ho spiegato anche in un recente post (vedi qui):
1.
Le richieste del Comune all’Enel sono prevalentemente attuazione di obblighi di legge già vigenti, da un lato, e dall’altro non colgono nodi fondamentali come quello
dei microinquinanti cancerogeni
2.
Non è vero che il Comune è totalmente subordinato ai tempi di Enel e Governo,
l’Amministrazione potrebbe attivarsi anche da un punto di vista amministrativo; ad esempio: producendo un parere sull’accettabilità
sanitaria della centrale a carbone nel sito attuale, esercitando poteri di
ordinanza per le emissioni diffuse dallo sbarco del carbone nell’area di
demanio portuale, diffidare formalmente il Ministero dell'Ambiente ad applicare, per le fasi di spegnimento e accensione dei gruppi, la nuova Decisione della Unione Europea che impone obblighi
più stringenti alle centrali come quella spezzina (vedi qui).
“Gli ambientalisti fanno vita facile a
prendersela con i Comuni quando non riescono a ottenere un piano energetico
nazionale di segno nuovo”
Questa
dichiarazione del Sindaco dimostra la sua totale malafede comunicando inoltre
una enorme balla ai cittadini. Mi chiedo ma il Sindaco è al corrente del fatto
che il suo partito, il PD, è il principale sostenitore, ancor più del PDL,
dell’attuale Governo. Non solo ma
Federici ha letto la proposta di piano energetico avanzata dal Governo che il
suo partito sostiene dove addirittura si vuole ripartire con le trivellazioni
dei pozzi petroliferi, dove si propone di trasformare l’Italia (riempiendola di rigassificatori) in un
enorme hub per il trasferimento del gas nel Nord Europa, dove si conferma la
conversione a carbone di centrali come quella di Porto Tolle e si propongono ulteriori tagli ai fondi
alle rinnovabili? E dovrebbero essere
gli ambientalisti a far cambiare idea al governo o il suo partito che siede in
Parlamento e vota sistematicamente a favore di tutti i provvedimenti di questo
Governo compresi quelli in materia di energia?
Ecco il Sig. Federici muova il suo “riverito culo” e chieda a al suo
partito, a Roma, di respingere questo piano tanto per cominciare.
FONDAZIONE CASSA DI
RISPARMIO
“Chiederemo impegni su obiettivi comuni per
affrontare meglio temi come il sociale o la cultura e indicheremo donne e
uomini capaci di interpretare questa proposta”
Si
uomini e donne capaci come quelli che fanno parte dell’attuale consiglio di
amministrazione e del consiglio di
indirizzo come risulta da qui....... Siamo al ridicolo davvero! E comunque il ruolo della Fondazione si deve basare solo sulla scelta dei consiglieri di amministrazione? Il Comune ha elaborato proposte per definire il nuovo ruolo di questo ente così rilevante, ha avviato un dibattito in città? Ha chiesto alla Fondazione di farlo? Ovviamente no perché in questa città di "grembiulini" ognuno gestisce la propria fetta di potere separatamente e il confronto avviene nelle segrete stanze sulla base di "scambi di favori" e non di progetti, programmi, idee discusse pubblicamente!
COMMERCIO
“Sulle Terrazze parlerei di crisi legata alla
fase di forte calo dei consumi con le
conseguenze sulla grande, ma purtroppo pesantemente, anche sulla piccola
distribuzione”
Come
sempre le scelte di questa Amministrazione vengono fatte senza alcun respiro
strategico ma solo per avvallare decisioni prese dai soliti potenti gruppi di
interesse come, nel caso in esame, la lega delle cooperative.
Eppure
i dati sono li da anni: le imprese del commercio a Spezia sono calate di 400 unità da
5.344 a 4.946 con un trend negativo del 7,4%. Ma il centro commerciale Le Terrazze doveva essere fatto e così è stato ed ora cominciano
le lacrime da coccodrillo, si accorgono che anche i grandi centri commerciali
sono in crisi…. Eppure anche qui i dati sono li da anni, ad esempio già nel
2010 il Ministero dello Sviluppo Economico aveva rilevato una stazionarietà
delle vendite (solo + 0,1%) ed ancora
uno studio, di oltre due anni fa, della società specializzata Nielsen, dimostrava che la forbice di convenienza
a favore dei grandi centri commerciali rispetto ai negozi di vicinato è
ridotta a mezzo punto contro i 7 punti del 2005. Concludeva questo studio affermando che gli aumenti di ipermercati
fino al 2008 riguardano investimenti pianificati da tempo, tuttavia
strategicamente la quota si è ormai stabilizzata.
Un trend che era chiaro, addirittura prima della grande crisi economica
internazionale a tutti gli addetti ai lavori, per il nostro Sindaco diventa verità solo oggi. Quello che dovrebbe
dire un Sindaco serio è che di fronte ai trend in atto da anni occorrevano:
1. da un
lato una valutazione più approfondita delle reali ricadute economiche del nuovo
centro commerciale sulla scala temporale lunga
2. allo stesso tempo nel caso di decisione
favorevole andava programmata per tempo una politica di sostegno per il
commercio al dettaglio.
Come
ha affermato l’Assessore all’Urbanistica della Regione Toscana “Per far vivere il commercio
tradizionale le scelte urbanistiche sono importanti, ma da sole non bastano –
ha affermato l’assessore Marson – Occorre anche costruire e incentivare filiere locali di approvvigionamento di prodotti di qualità diversi da
quelli in vendita nella grande distribuzione”. Dove sono
queste filiere, dove è la
Regione , dove sono i nostri
deputati locali, cosa hanno fatto per attivare misure di vera compensazione per
il commercio al dettaglio spezzino di fronte alla concorrenza che produrrà la
nuova Ipercoop? Perché il Sindaco invece che considerare come ineluttabili i
dati sulla crisi del commercio, Le Terrazze comprese, non ammette che c’è stata
una gravissima superficialità della classe politica locale e regionale nel
decidere la scelta del nuovo centro senza una seria politica preventiva di tutela del
commercio in generale?
E questo sepolcro imbiancato di Sindaco con
riferimento alla sua opposizione al nuovo outlet di Brugnato ha pure il
coraggio di dire nella intervista citata: “sono contrario perché quel centro nasce già superato e la Val di Vara
deve puntare su altro”….. come dire visione strategica solo per i grandi centri
commerciali in casa di altri, in casa propria, dove domina la coop, i centri si
devono fare a prescindere. COMPLIMENTI
PER LA COERENZA SIGNOR FEDERICI!
UN
NUOVO STADIO DA SERIE A……. MA GLI
AMMINISTRATORI RESTANO DA SERIE DILETTANTISTICA
Federici conclude affermando che ci vuole un
nuovo stadio di calcio da serie A…… può darsi! Di sicuro avremmo bisogno di
amministratori da serie A ma fino a che governeranno questi sarà impresa
impossibile…… forse dovremmo far scegliere gli amministratori al sig. Volpi presidente
dello Spezia Calcio…..ovviamente è solo una battuta amara in attesa che la maggioranza degli spezzini si svegli dal
torpore in cui è stata sedata da anni!
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