Si è tenuta ieri una rappresentazione
mediatico elettorale travestita da audizione tecnica sulla bonifica della ex
area IP.
Non sto a tornare su tutta
la vicenda sulla quale credo di avere espresso in questo blog motivazioni molto
precise e puntuali che dimostrano inequivocabilmente i limiti dell’azione di
bonifica dell’area dell’ex raffineria, limiti frutto della superficialità
tecnica e amministrativa di Regione, Provincia, Comune e Arpal……l’Asl non la
nomino neppure perché sulla vicenda sostanzialmente non è mai pervenuta.
In questo post mi limito
solo a verificare tre tesi molto significative sostenute nella suddetta
audizione:
1. le
analisi dimostrano che non ci sono problemi anche nelle future aree residenziali
2.
quelle contenute nella determina sulle 8 ore sono solo indirizzi ma non
prescrizioni
3.
l’inquinamento nell’area ex IP è nettamente inferiore a quello del resto della
città.
Anche questa volta per controbattere alle tesi dei tecnici delle amministrazioni pubbliche risponderò usando i loro stessi documenti.
PUNTO 1 E’ VERO CHE LE ANALISI DIMOSTRANO
CHE TUTTA L’AREA E’ NEI LIMITI?
Afferma il dirigente del
settore Ambiente della Provincia: “Per i subdistretti con destinazione d'uso
residenziale, invece, si fanno gli stessi calcoli, con una permanenza ipotetica
di 24 ore, per tutti i giorni dell'anno e per periodi ancora più lunghi. E
anche in questo caso le nostre analisi dicono che è tutto entro i limiti".
Le nostre analisi dicono
che è tutto nei limiti? Dove? Nell’area destinata agli usi residenziali?
NON È VERO!!!
Vediamo cosa dice in
proposito l’atto ufficiale su questa vicenda del rapporto tra aree con il
limite delle 8 ore (destinate a parco urbane) ed aree a destinazione
residenziale. Si tratta della Determina del 6/10/2011 approvata sulla base di
una conferenza dei servizi a cui hanno partecipato gli enti tecnici auditi ieri
in consiglio comunale.
Recita sul punto la Determina , che riproduco
qui a fianco,: “Un eventuale utilizzo a
scopi edificatori non potrà essere consentito se non applicando nuova procedura
di analisi di rischio che tenga conto della nuova destinazione d’uso
residenziale”.
Ora a cosa serve l’analisi di rischio? Secondo la legge (comma 4 articolo
242 DLgs 152/2006) serve per determinare le concentrazioni soglia di rischio. Che cosa è la concentrazione
soglia di rischio? Secondo la legge (lettera c) comma 1 articolo 240 DLgs
152/2006) consistono nei: “ livelli di
contaminazione delle matrici ambientali, da determinare caso per caso con
l'applicazione della procedura di analisi di rischio sito specifica secondo i
principi illustrati nell'allegato 1 alla parte quarta del presente decreto e
sulla base dei risultati del piano di caratterizzazione, il cui superamento
richiede la messa in sicurezza e la bonifica. I livelli di concentrazione così
definiti costituiscono i livelli di accettabilità per il sito”
Quindi come afferma la
determina per capire se si potrà avvallare l’uso residenziale bisognerà fare
una nuova analisi del rischio che dovrà dimostrare le concentrazioni soglia di
rischio da rispettare. Ecco quindi che non è vero che in tutte le aree dell’ex
raffineria i limiti sono sotto controllo per il semplice motivo che devono
essere ancora definiti!
E’ VERO CHE QUANTO CONTENUTO NELLA
DETERMINA DELLE “FAMOSE” 8 ORE NON COSTITUISCE UNA PRESCRIZIONE MA SOLO UN
INDIRIZZO METODOLOGICO?
Le indicazioni contenute
nella Determina del Comune di Spezia sopra citata secondo i tecnici di Arpal e
Provincia: “sono inerenti le modalità di valutazione
del rischio, e non sono prescrizioni”.
Evidentemente
per questi signori le prescrizioni di un atto amministrativo hanno un
significato diverso da quello comunemente inteso in dottrina giuridica, secondo
la quale il contenuto di un atto
amministrativo è dato dalla “… parte
precettiva o prescrittiva dell’atto ovvero ciò che con esso si intende
autorizzare, disporre, ordinare, concedere, attestare etc.” (pag. 452
Diritto Amministrativo Caringella, Delpino, del Giudice ed. Simone).
Ora
chiedere una nuova analisi del rischio per verificare la destinazione
urbanistica residenziale dei sub distretti 2 e 4 è una prescrizione che infatti è contenuta in un atto che si
intitola “Determinazione n. 46 del 6/10/2011” e d’altronde come abbiamo visto l’analisi
del rischio va fatta secondo le modalità indicate dal DLgs 152/2006 nonché dall’allegato
1 alla Parte IV di questo DLgs.
E’ VERO CHE L’INQUINAMENTO NELL’AREA EX IP È NETTAMENTE INFERIORE A
QUELLO DEL RESTO DELLA CITTÀ?
Un ultima questione la persona che dirige, per
l’Arpal, i controlli ambientali nella nostra Provincia afferma che l’area ex IP "…….
ha livelli di inquinamento tra i più
bassi della città"! Ma cosa
vuol dire che nel resto della città sono stati monitorati i terreni? No
ovviamente, significa che è stata monitorata l’aria, quindi il confronto va
fatto tra gli inquinanti standard (anidride solforosa, ossidi di azoto, polveri
fini, alcune tipologie di microinquinanti), ma nell’area ex IP andavano e vanno
monitorati moltissimi altri microinquinanti cancerogeni quali ad esempio cloruro di vinile, 1,2 dicloroetano, tricloruro di etilene, 1,2-dibromoetano clorometano, cloro etano,
1-dicloro etilene, diclorometano, cloroformio,
tetraclorometano,
1,1,2-tricloroetano,
tetracloroetilene,
1-4-diclorobenzene Bromuro di etile e piombo
tetraetile e tetrametile, Composti idrocarburici clorurati in particolare
carbonio tetracloruro, dicloropropano; Policlorobifenili e policlorotrifenili
etc . etc. Allora nel resto della città sono stati monitorati questi
inquinanti? Non credo proprio e allora di cosa parla il direttore del dipartimento
spezzino dell’Arpal?
UN ULTIMA COSA……..
Visto il
rigore tecnico amministrativo di questi interlocutori occhio a questa
dichiarazione della rappresentante dell’Arpal fatta ieri in audizione: “C'è ancora materiale da trattare, quindi ci
potrà essere qualche episodio isolato, ma presto la bonifica sarà conclusa”.
Ovviamente
in questo caso ci auguriamo tutti che abbia ragione….. ma visti i precedenti
qualche dubbio credo sia assolutamente legittimo!
Semplicemente: roba da matti. Ieri ho letto l'articolo del Secolo XIX e le dichiarazioni erano degne dei Monty Python...qualcuno imponga chiarezza!
RispondiEliminaVoglio precisare che l'elenco degli inquinanti, tutti cancerogeni, elencati nel post qui commentato, sono emersi dal campionamento dell'Istituto Superiore Sanità del 5 dicembre del 2006, secondo la relazione a quel campionamento: "dalle determinazioni analitiche eseguite su campioni prelevati con i “canister” si conferma la presenza preponderante di idrocarburi alifatici e aromatici ed una quantità non trascurabile di idrocarburi alogenati. Tra le sostanze individuate risulta la presenza di un certo numero di sostanze cancerogene di prima categoria (cloruro di vinile, benzene), di seconda categoria (1,2 dicloroetano, tricloruro di etilene, 1,2-dibromoetano) e di terza categoria (clorometano, cloro etano, 1-dicloro etilene, diclorometano, cloroformio, tetraclorometano, 1,1,2-tricloroetano, tetracloroetilene, 1-4-diclorobenzene).
RispondiEliminaFunzionari Pubblici che percepiscono stipendi (talvolta anche lauti) il cui livello di preparazione e terzietà è facilmente percepibile
RispondiEliminaQuesto, unitamente alla diffusa corruzione, è il male (proprio per niente oscuro) che sta sprofondando questa città e l'Italia tutta