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venerdì 20 aprile 2012

Area ex IP: l’audizione di Arpal e Provincia non chiarisce i dubbi sulla bonifica!


Si è tenuta ieri una rappresentazione mediatico elettorale travestita da audizione tecnica sulla bonifica della ex area IP.

Non sto a tornare su tutta la vicenda sulla quale credo di avere espresso in questo blog motivazioni molto precise e puntuali che dimostrano inequivocabilmente i limiti dell’azione di bonifica dell’area dell’ex raffineria, limiti frutto della superficialità tecnica e amministrativa di Regione, Provincia, Comune e Arpal……l’Asl non la nomino neppure perché sulla vicenda sostanzialmente non è mai pervenuta.

In questo post mi limito solo a verificare tre tesi molto significative sostenute nella suddetta audizione:
1. le analisi dimostrano che non ci sono problemi anche nelle future aree residenziali
2. quelle contenute nella determina sulle 8 ore sono solo indirizzi ma non prescrizioni
3. l’inquinamento nell’area ex IP è nettamente inferiore a quello del resto della città.

Anche questa volta per controbattere alle tesi dei tecnici delle amministrazioni pubbliche risponderò usando i loro stessi documenti.



PUNTO 1 E’ VERO CHE LE ANALISI DIMOSTRANO CHE TUTTA L’AREA E’ NEI LIMITI?
Afferma il dirigente del settore Ambiente della Provincia: “Per i subdistretti con destinazione d'uso residenziale, invece, si fanno gli stessi calcoli, con una permanenza ipotetica di 24 ore, per tutti i giorni dell'anno e per periodi ancora più lunghi. E anche in questo caso le nostre analisi dicono che è tutto entro i limiti".

Le nostre analisi dicono che è tutto nei limiti? Dove? Nell’area destinata agli usi residenziali? 

NON È VERO!!!



Vediamo cosa dice in proposito l’atto ufficiale su questa vicenda del rapporto tra aree con il limite delle 8 ore (destinate a parco urbane) ed aree a destinazione residenziale. Si tratta della Determina del 6/10/2011 approvata sulla base di una conferenza dei servizi a cui hanno partecipato gli enti tecnici auditi ieri in consiglio comunale.
Recita sul punto la Determina, che riproduco qui a fianco,: “Un eventuale utilizzo a scopi edificatori non potrà essere consentito se non applicando nuova procedura di analisi di rischio che tenga conto della nuova destinazione d’uso residenziale”. 

Ora a cosa serve l’analisi di rischio? Secondo la legge (comma 4 articolo 242 DLgs 152/2006) serve per determinare le concentrazioni soglia di rischio. Che cosa è la concentrazione soglia di rischio? Secondo la legge (lettera c) comma 1 articolo 240 DLgs 152/2006) consistono nei: “ livelli di contaminazione delle matrici ambientali, da determinare caso per caso con l'applicazione della procedura di analisi di rischio sito specifica secondo i principi illustrati nell'allegato 1 alla parte quarta del presente decreto e sulla base dei risultati del piano di caratterizzazione, il cui superamento richiede la messa in sicurezza e la bonifica. I livelli di concentrazione così definiti costituiscono i livelli di accettabilità per il sito

Quindi come afferma la determina per capire se si potrà avvallare l’uso residenziale bisognerà fare una nuova analisi del rischio che dovrà dimostrare le concentrazioni soglia di rischio da rispettare. Ecco quindi che non è vero che in tutte le aree dell’ex raffineria i limiti sono sotto controllo per il semplice motivo che devono essere ancora definiti!


E’ VERO CHE QUANTO CONTENUTO NELLA DETERMINA DELLE “FAMOSE” 8 ORE NON COSTITUISCE UNA PRESCRIZIONE MA SOLO UN INDIRIZZO METODOLOGICO?
Le indicazioni contenute nella Determina del Comune di Spezia sopra citata secondo i tecnici di Arpal e Provincia:  “sono inerenti le modalità di valutazione del rischio, e non sono prescrizioni”. 

Evidentemente per questi signori le prescrizioni di un atto amministrativo hanno un significato diverso da quello comunemente inteso in dottrina giuridica, secondo la quale  il contenuto di un atto amministrativo è dato dalla “… parte precettiva o prescrittiva dell’atto ovvero ciò che con esso si intende autorizzare, disporre, ordinare, concedere, attestare etc.” (pag. 452 Diritto Amministrativo Caringella, Delpino, del Giudice ed. Simone).

Ora chiedere una nuova analisi del rischio per verificare la destinazione urbanistica residenziale dei sub distretti 2 e 4 è una prescrizione che infatti è contenuta in un atto che si intitola “Determinazione n. 46 del 6/10/2011” e d’altronde come abbiamo visto l’analisi del rischio va fatta secondo le modalità indicate dal DLgs 152/2006 nonché dall’allegato 1 alla Parte IV di questo DLgs.  


E’ VERO CHE L’INQUINAMENTO NELL’AREA EX IP È NETTAMENTE INFERIORE A QUELLO DEL RESTO DELLA CITTÀ?
Un ultima questione la persona che dirige, per l’Arpal, i controlli ambientali nella nostra Provincia afferma che l’area  ex IP "……. ha livelli di inquinamento tra i più bassi della città"!  Ma cosa vuol dire che nel resto della città sono stati monitorati i terreni? No ovviamente, significa che è stata monitorata l’aria, quindi il confronto va fatto tra gli inquinanti standard (anidride solforosa, ossidi di azoto, polveri fini, alcune tipologie di microinquinanti), ma nell’area ex IP andavano e vanno monitorati moltissimi altri microinquinanti cancerogeni quali ad esempio cloruro di vinile,  1,2 dicloroetano,  tricloruro di etilene,  1,2-dibromoetano clorometano,  cloro etano,  1-dicloro etilene,  diclorometano,  cloroformio,  tetraclorometano,  1,1,2-tricloroetano,  tetracloroetilene,  1-4-diclorobenzene Bromuro di etile e  piombo tetraetile e tetrametile, Composti idrocarburici clorurati in particolare carbonio tetracloruro, dicloropropano; Policlorobifenili e policlorotrifenili etc . etc. Allora nel resto della città sono stati monitorati questi inquinanti? Non credo proprio e allora di cosa parla il direttore del dipartimento spezzino dell’Arpal?


UN ULTIMA COSA……..
Visto il rigore tecnico amministrativo di questi interlocutori occhio a questa dichiarazione della rappresentante dell’Arpal fatta ieri in audizione: “C'è ancora materiale da trattare, quindi ci potrà essere qualche episodio isolato, ma presto la bonifica sarà conclusa”.
Ovviamente in questo caso ci auguriamo tutti che abbia ragione….. ma visti i precedenti qualche dubbio credo sia assolutamente legittimo!  




3 commenti:

  1. Semplicemente: roba da matti. Ieri ho letto l'articolo del Secolo XIX e le dichiarazioni erano degne dei Monty Python...qualcuno imponga chiarezza!

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  2. Voglio precisare che l'elenco degli inquinanti, tutti cancerogeni, elencati nel post qui commentato, sono emersi dal campionamento dell'Istituto Superiore Sanità del 5 dicembre del 2006, secondo la relazione a quel campionamento: "dalle determinazioni analitiche eseguite su campioni prelevati con i “canister” si conferma la presenza preponderante di idrocarburi alifatici e aromatici ed una quantità non trascurabile di idrocarburi alogenati. Tra le sostanze individuate risulta la presenza di un certo numero di sostanze cancerogene di prima categoria (cloruro di vinile, benzene), di seconda categoria (1,2 dicloroetano, tricloruro di etilene, 1,2-dibromoetano) e di terza categoria (clorometano, cloro etano, 1-dicloro etilene, diclorometano, cloroformio, tetraclorometano, 1,1,2-tricloroetano, tetracloroetilene, 1-4-diclorobenzene).

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  3. Funzionari Pubblici che percepiscono stipendi (talvolta anche lauti) il cui livello di preparazione e terzietà è facilmente percepibile

    Questo, unitamente alla diffusa corruzione, è il male (proprio per niente oscuro) che sta sprofondando questa città e l'Italia tutta

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