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giovedì 23 febbraio 2012

Elezioni Spezia: cosa si poteva fare, cosa non si farà, cosa farò io!


Ma davvero alle prossime elezioni amministrative dovremo al massimo dare un voto di testimonianza contro il sistema di potere locale : a 5 Stelle o a qualche lista civica personale che non andranno oltre il 3-5%? 
Davvero non c’era altra possibilità? Davvero chi almeno a parole è critico con questo sistema di potere locale dovrà subire per l’ennesima volta il comportamento da Tafazzi dei soggetti politici operanti nel nostro territorio?

Io dico di no un'altra possibilità c’era e formalmente ci sarebbe ancora. 
E’ una questione di volontà politica e di coraggio civile!




QUALE POSSIBILITÀ ALTERNATIVA ALLA FRAMMENTAZIONE ATTUALE
La possibilità era, e teoricamente è,  una coalizione che aggreghi tutte le forze politiche non totalmente integrate o comunque critiche con l’attuale sistema di potere locale (almeno a parole!) mi riferisco a Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori, 5 Stelle, che insieme con comitati civici e associazioni che in questi anni si sono battuti contro le scelte scellerate della amministrazione avrebbero potuto produrre una coalizione con una base di quasi il 20% e che poteva portare il centro sinistra al ballottaggio.
Una operazione come questa avrebbe e ha ancora per il momento la possibilità di aggregare anche le parti migliori del centro destra non prone agli inciuci locali dei vari Morgillo e Gatti.

Ma chi avrebbe dovuto candidare una coalizione siffatta? Ci voleva un candidato autorevole, indipendente di pensiero perché non legato a nessuno potentato locale e non ricattabile ne politicamente ne professionalmente, espressione delle lotte di questi anni contro l’Amministrazione Federici.

C’era questo candidato io dico di si e tanto per non girare intorno al pero dico che uno poteva essere e può essere il sottoscritto. Credo di avere la autorevolezza, la competenza, l’esperienza amministrativa per poter fare il candidato sindaco e soprattutto credo di avere la coerenza dimostrata in tutti questi anni a cominciare da quando mi dimisi da assessore alla Giunta Pagano. 

Non andava e non va bene la mia persona io credo che c’erano altri candidabili ad una operazione come quella sopra descritta con caratteristiche simili alle mie penso tanto per essere chiari ad una persona come l’Avvocato Rino Tortorelli  espressione delle battaglie in questi anni su sanità ed acqua pubblica oppure il medico Marco Rivieri che da anni è impegnato nelle battaglie sulla prevenzione e la tutela della salute contro l’inquinamento ambientale. Ma credo che altre persona ancora non strettamente di partito potevano essere individuate. 

Quindi ci sarebbe stata una coalizione forte e dei candidati credibili di fronte a un PD locale che è solo una sommatoria di potentati che si scontrano fra loro e un centro destra che è ormai alla frutta e non solo a Spezia.


QUALE PROGRAMMA DI QUESTA COALIZIONE
Una coalizione del tipo sopra descritto ed il suo candidato a sindaco avrebbero e hanno la possibilità di presentare un programma chiaro e semplice.

Un elenco di azioni amministrative immediate da prendere nei primi due/tre mesi dopo l’elezione e faccio alcuni esempi:

1. riaprire il contenzioso relativo alla causa di risarcimento danni ambientali da parte enel (che aveva avuto condanna in sede penale con provvisionale in attesa della causa in sede civile mai avviata dal Comune nonostante pareri favorevoli dello stesso ufficio legale Avv. Accordon. 

2. avvio audit pubblico sui bilanci di Acam 

3. azzeramento dirigenti apicali del Comune (sono in tutto tre persone quindi assolutamente fattibile)

4. ricostruzione del settore ambiente del Comune: nuovi dirigenti, nuova formazione del personale, integrazione del settore ambiente con quello della pianificazione urbanistica creando un assessorato alla pianificazione ambientale

5. portare in comitato portuale delibera di revisione della procedura di approvazione del WF 

6. avviare immediatamente il tavolo di concertazione sull'attuazione del PRP coinvolgendo i quartieri interessati

7. incaricare Istituto Universitario o personalità scientifiche autorevoli per verificare lo stato bonifica ed il rischio sanitario prodottosi negli anni passati e tutt'ora in atto nell'area ex IP   

8. chiedere immediatamente al Ministero dell'Ambiente un supplemento di istruttoria sulla procedura di autorizzazione integrata ambientale della centrale enel. Il supplemento deve servire per predisporre uno verifica dell'impatto sanitario in atto della centrale, solo dopo questo studio il Comune rilascerà il proprio parere sanitario come previsto dalla legge.

9. nominare solo 4 assessori con competenze tecniche precise:
a) programmazione/attività produttive/commercio/pianificazione/ambiente;  
b) bilancio/finanze locali/partecipazioni comunali;
c) trasporti/traffico/viabilità/lavori pubblici
d) sociale e cultura.


A questo elenco si potrebbe aggiungere altre azioni amministrative immediate nel campo della sanità, della cultura, del sociale.

QUALE CAMPAGNA ELETTORALE DI QUESTA COALIZIONE
Insieme con questi obiettivi programmatici precisi la campagna elettorale  non dovrà svolgersi sui mass media, non dovrà svolgersi nelle conferenze unilaterali con il candidato che “dispensa” il suo sapere al “popolo bue” come fanno sempre tutti anche quelli che si dichiarano a parole diversi. La campagna dovrà svolgersi nei quartieri parlando e soprattutto ascoltando i cittadini. Da questo lavoro capillare, e in due mesi si possono raggiungere migliaia di persone, dovrebbe emergere l’altro pezzo di programma: PROGRAMMA DELLE PRIORITÀ DEI CITTADINI  con i quali stendere un patto per attuarlo nei tempi amministrativamente più brevi.


MA PER UNA COALIZIONE DI QUESTO TIPO BISOGNAVA CONDIVIDERE ALCUNE PREMESSE
Questa coalizione poteva, e teoricamente potrebbe, costituirsi se si fossero condivise le seguenti premesse:
1. il riconoscimento che in questa città il gruppo dirigente del PD è una somma di potentati locali che vanno spazzati via pena la crisi irreversibile della democrazia nel nostro territorio, e quindi (parlo per Rifondazione Comunista) una autocritica radicale sul ruolo di governo svolto fino ad ora senza cercare alibi sulle poche cose ottenute
2. un passo indietro dei partiti di questa coalizione (Rifondazione Comunista, SEL, IDV, 5 Stelle) aprendosi davvero alla società civile critica che in questi anni ha espresso capacità, competenze, progettualità
3. una presa di coscienza dei soggetti organizzati e attivi della società civile (comitati, associazioni, singole personalità) che è giunto il momento di superare gelosie, autoreferenzialità, scazzi personali, che è giunto il momento di capire che le singole lotte separate da un progetto di governo alternativo non portano da nessuna parte, che senza “sporcarsi” le mani con la politica e con il potere si finisce nella testimonianza.



PURTROPPO PER ORA LE PREMESSE SOPRA ELENCATE NON SI SONO ANCORA REALIZZATE E PROBABILMENTE NON SI REALIZZERANNO
Come tutti coloro che seguono la campagna elettorale spezzina avranno capito quello sopra descritto è per il momento solo un sogno del sottoscritto.
La realtà vede:
IDV e Rifondazione Comunista già pronte a saltare sul carro di Federici,
SEL a metà del guado ma incapace di fare una scelta netta contro il sistema di potere di locale (anche per responsabilità gravissime del suo gruppo dirigente nazionale e di qualche “ex” di troppo presente nelle sue fila),
5 Stelle in pieno delirio autoreferenziale: incapace di capire che non basta annunciare un metodo nuovo di scendere in campo se poi rimuovi la realtà in cui operi, se soprattutto ti isoli preventivamente dalla ricchezza delle personalità, delle realtà organizzate, dei contenuti di 20 anni di lotte sul territorio spezzino, pensando che queste dovrebbero sostenerti solo perché sei “nuovo” senza che tu abbia provato a costruire qualcosa insieme fin dall’inizio!

Alla fine e se tutto andrà bene ci saranno in campo qualche lista civica, alcune demagogiche e piene  di nulla sotto il profilo programmatico (Cenerini, lista dei medici), altre più serie (forse) ma sempre tutte personalizzate senza aver dietro un progetto politico ampio, altre ancora come quella ipotizzata con Schiffini chiaramente di “servizio” a Federici.




COSA FARÒ IO SE NON CI SARÀ COME PROBABILE UNA COALIZIONE COME QUELLA CHE HO IPOTIZZATO
Alcuni amici e amiche, di cui ho stima profonda, mi hanno chiesto di candidarmi comunque. Li ringrazio per la fiducia ma non mi candiderò in liste personali, ho sempre aborrito la personalizzazione della politica, metterci la faccia è un conto ma dare più importanza al singolo che al percorso e al progetto collettivo è un altro.
Io penso tutt’ora che l’unica strada sarebbe quella che ho delineato sopra ma siccome ho un certa esperienza e conosco molto bene questa città so che il mio sogno non si realizzerà.

Per parte mia io quindi continuerò a mettere a disposizione le mie competenze alla società civile che non accetta le scelte di questo sistema di potere locale, continuerò a contribuire a far crescere una cittadinanza attiva e consapevole.

Per le elezioni per il momento mi limiterò a rompere le palle al sistema di potere locale. Come?

Intanto rompendole al centro destra dando una mano, sotto il profilo programmatico alla candidata alla primarie del centro destra l’Avvocato Marina Bassan: una ragazza semplice, preparata e fuori dai giochi della politica politicante che se “per sbaglio” vincesse le primarie costituirebbe un prima bella botta alla diga del potere trasversale che comanda in questa città da decenni.

Per le elezioni vere se le cose resteranno all'attuale quadro di divisione e frammentazione autorefenziale credo che sarebbe importante durante la campagna elettorale una presenza attiva, militante dei movimenti della società civile che costringano i partiti e i candidati a confrontarsi con obiettivi programmatici precisi, con i bisogni reali dei cittadini spezzini. Auspico quindi un Patto di Azione tra associazioni  e comitati in questo senso.


Riguardo al voto io sono sempre stato contrario agli astensionisti........ma che cavolo
la stupidità,
l’incompetenza,
la autorefenzialità,
la mancanza di coraggio civile e politico
la sudditanza di tutti i soggetti politici che ho elencato sopra

( gli aggettivi sono da accoppiare a seconda del tipo di soggetto a  vostra scelta)

ANDREBBERO PUNITI
LO SCRIVO CON GRANDE AMAREZZA MA È QUELLO CHE PENSO CON TUTTA SINCERITÀ!





4 commenti:

  1. Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori, 5 Stelle, che insieme con comitati civici e associazioni.

    In termini assoluti è una proposta sensata, declinata in salsa spezzina, un delirio, un'accozzaglia ben peggiore di tante coalizioni definite minestre o robe simili.

    La realtà spezzina, prendiamone atto, è di una società civile che mugugna, s'indigna, accusa questo e quello e poi non costruisce nulla.

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  2. quindi cosa facciamo? Perchè un altra cosa che caratterizza la realtà spezzina oltre al mugugno sono quelli che ti dicono "ci vuole altro" ma questo altro non spiegano mai in cosa consista ahimè. Vero caro anonimo chiunque tu sia?

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  3. Questo tuo ragionamento sarebbe stato molto interessante e propositivo qualche mese fa. Fatto oggi rimane un'interessante disquisizione accademica, senza possibilità di trovare applicazione.
    Credo che la tua riflessione sarebbe perfetta se si votasse con un proporzionale puro. In una logica bipolare no.
    Il caso di torino è eclatante. Nella città di marchionne e della fiom rifondazione si è presentata da sola, candidando il leader locale della fiom, ed aggregando pezzi della sinistra radicale. Risultato, 1%. Perchè con la logica del bipolarismo la gente, piaccia o meno, vota per il meno peggio, e il concetto di voto utile è forse una delle principali ragioni di scelta.
    E' il grande dramma delle forze di alternativa all'interno del bipolarismo. qualunque scelta è sbagliata: o si rimane marginalizzati in un ruolo di mera testimonianza, oppure ci si rinchiude in coalizioni che annacquano i caratteri originari e mettono a dura prova coerenza e credibilità.
    Una grande coalizione di sinistra fuori dal pd, probabilmente non avrebbe preso il 20%; anche se fosse, cosa sarebbe servito quel 20%; far vincere un pd che in quel caso diventerebbe veramente partito unico, e quindi rendendolo più forte, e magari pronto immediatamente a far bruciare il cdr in enel. far vincere il cdx della propaganda contro i rom e "hanno rifatto piazza brin per gli immigrati ma agli spezzini non ci pensano"; ma sopratutto, molto più portualista, pro raddoppio di panigaglia, pro enel. Perchè il decalogo firmato dai candidati alle primarie del cdx (anche dalla bassan) fa un pò paura, a cominciare dal no ai ricatti ambientalisti, al sacrificare la salute per i posti di lavoro, un preoccupante ok alle opere a mare che la snam puà fare perchè paghi.
    Scusa, la domanda, ma non ho capito se hai dichiarato endorsement alla destra o di non voto.

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    1. La possibilità era, e teoricamente è, una coalizione che aggreghi tutte le forze politiche non totalmente integrate o comunque critiche con l’attuale sistema di potere locale (almeno a parole!) mi riferisco a Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori, 5 Stelle, che insieme con comitati civici e associazioni che in questi anni si sono battuti contro le scelte scellerate della amministrazione avrebbero potuto produrre una coalizione con una base di quasi il 20% e che poteva portare il centro sinistra al ballottaggio.


      questo,caro Marco, è quello che mi sarei aspettato. Sono molto deluso, soprattutto dal comportamento di FDS e PRC. Di SEL mi meraviglio meno visto i volponi vetero che schiera al suo interno. Siamo in controtendenza rispetto al paese (qui niente primarie). la blindatura PD sta bene a tutti, credo anche al pdl, che continuerà a farsi i propri interessi tranquillo. Ci sono tacite intese ben consolidate in questa città. Che dire, amarezza e delusione.

      Andrea Campanella
      scrittore e sceneggiatore

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